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Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...

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Capitolo 1 I controlli <strong>non</strong> <strong>di</strong>struttivi<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti riscontrabili in questa categoria sono: inclusioni, <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> cristallizzazione,<br />

<strong>di</strong>fetti su<strong>per</strong>ficiali, <strong>di</strong>fetti da segregazione, <strong>di</strong>fetti da cavità <strong>di</strong> ritiro, cricche, <strong>di</strong>fetti dovuti<br />

a raffreddatori o supporti <strong>non</strong> fusi.<br />

d) Difetti legati alle lavorazioni plastiche a caldo e a freddo<br />

Le lavorazioni a caldo consentono <strong>di</strong> passare dal pezzo colato (in genere lingotto) al pezzo<br />

interme<strong>di</strong>o o finito. Per l’esecuzione <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> lavorazione sono <strong>di</strong>sponibili vari<br />

mezzi quali forgia, pressa e laminazione, ciascuno adatto <strong>per</strong> una particolare applicazione,<br />

<strong>per</strong> cui la bontà finale <strong>di</strong> un manufatto <strong>di</strong>pende anche dall’idoneità del mezzo <strong>di</strong><br />

lavorazione scelto.<br />

Tra le varie possibilità <strong>di</strong> origine <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti nelle lavorazioni a caldo possono ricordarsi le<br />

seguenti:<br />

- Formatura a tem<strong>per</strong>atura troppo bassa. Essa può dar luogo a tensioni <strong>di</strong> deformazione<br />

troppo alte con conseguente separazione interna e comparsa <strong>di</strong> cricche <strong>di</strong> fucinatura.<br />

- Formatura a tem<strong>per</strong>atura troppo alta. Essa provoca l’ingrossamento del grano che<br />

<strong>di</strong>minuisce sensibilmente le caratteristiche finali <strong>di</strong> tenacità del pezzo. A tem<strong>per</strong>atura<br />

ancora maggiore interviene anche una ossidazione intergranulare e il fenomeno è detto<br />

bruciatura.<br />

- Riscaldamento e raffreddamento troppo veloce. Esso può provocare la comparsa <strong>di</strong><br />

cricche interne e, in casi gravi, anche <strong>di</strong> cricche esterne; la causa è sempre da ricercare<br />

in effetti <strong>di</strong> sollecitazione conseguente a gra<strong>di</strong>enti termici <strong>di</strong>fferenziali.<br />

- Sono inoltre da annoverare nei <strong>di</strong>fetti da lavorazione a caldo le deformazioni con<br />

inglobamento <strong>di</strong> scoria nel laminato, le deformazioni con ripiegatura <strong>di</strong> <strong>di</strong>fetti<br />

su<strong>per</strong>ficiali, le deformazioni con strappo del materiale.<br />

- Le lavorazioni a freddo sono tutte quelle che avvengono a tem<strong>per</strong>atura inferiore a<br />

quella <strong>di</strong> ricristallizzazione del materiale. Nelle lavorazioni a freddo la forma finale<br />

viene <strong>di</strong> regola raggiunta in più gra<strong>di</strong>ni attraverso cicli successivi <strong>di</strong> incru<strong>di</strong>mento e<br />

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