Metodi e strumenti di misura per l'esecuzione di test non distruttivi ...
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Capitolo 2 I meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> indagine proposti<br />
L’analisi dei risultati riportati in fig. 2.14, come anche degli altri <strong>test</strong> eseguiti su pezzi<br />
costituiti da materiali <strong>di</strong>versi con <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong>fferenti sia in forma che <strong>di</strong>mensioni (<strong>non</strong> riportati<br />
<strong>per</strong> brevità espositiva), mostrano la vali<strong>di</strong>tà del metodo e della sonda realizzata <strong>non</strong>ché<br />
dell’algoritmo sviluppato e delle modalità <strong>di</strong> pilotaggio definite in fase <strong>di</strong> caratterizzazione.<br />
Il sistema è risultato efficiente nell’in<strong>di</strong>viduazione delle cricche, presentando <strong>per</strong>ò alcuni<br />
limiti <strong>di</strong> generalizzazione: infatti in alcuni casi, <strong>per</strong> particolari scansioni rispetto alla cricca, il<br />
sistema si trova ad o<strong>per</strong>are in altrettanto particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> simmetria da <strong>non</strong> <strong>per</strong>mettere<br />
<strong>di</strong> avere alcuna informazione sulla presenza della cricca. E’ questo il caso, ad esempio, <strong>di</strong> una<br />
scansione longitu<strong>di</strong>nale passante sulla cricca, come mostrato in fig. 2.15.<br />
Risulta chiara la necessità <strong>di</strong> sviluppo ed ottimizzazione del sistema al fine sia <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are i<br />
limiti evidenziati che <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizione maggiori informazioni così da riuscire ad<br />
in<strong>di</strong>viduare delle precise correlazioni tra i segnali <strong>di</strong> output dei sensori e le caratteristiche del<br />
sonda<br />
cricca<br />
Pezzo in esame<br />
Fig. 2.15 Esempio <strong>di</strong> scansione che <strong>non</strong><br />
<strong>per</strong>mette l’in<strong>di</strong>viduazione della presenza del<br />
<strong>di</strong>fetto.<br />
<strong>di</strong>fetto. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> generalizzare il<br />
sistema messo a punto, realizzando uno<br />
strumento compatto capace <strong>di</strong> eseguire il <strong>test</strong><br />
<strong>non</strong> <strong>di</strong>struttivo con il metodo proposto, fornendo<br />
<strong>non</strong> solo in<strong>di</strong>cazioni riguardo la presenza del<br />
<strong>di</strong>fetto, ma anche sulla sua posizione e sulle sue<br />
caratteristiche geometriche e <strong>di</strong>mensionali<br />
corredate dalla relativa incertezza.<br />
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