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ebook numero 17 - Calomelano

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mani, per farmi capire come devo fare. Alle spalle, un’altra donna<br />

mi afferra le braccia e mi suggerisce le giuste movenze, con il<br />

corpo schiacciato contro il mio. Devo fare uno sforzo per non<br />

eccitarmi, per concentrarmi solo sul ballo, capire bene i passi,<br />

orecchiare la musica. Alla fine, dopo molti tentativi, riesco a<br />

seguire la danza, prima fermo sul posto, poi avanti e indietro,<br />

quindi in un girotondo sempre più veloce, che trasforma la stanza<br />

in un vortice e tutto inghiotte, mi trascina, mentre Dana si<br />

avvicina a una grata d’oro, in alto sul muro, infila una mano tra le<br />

maglie del metallo e consegna qualcosa a un’ombra dai lunghi<br />

capelli. Un’ombra di donna.<br />

Mi svegliai riposato, sorpreso di ricordare i dettagli del sogno.<br />

Di solito, visioni oniriche e vita reale occupano stanze separate<br />

nella mia testa e le prime svaniscono non appena apro la porta<br />

della seconda.<br />

Mi lavai e scelsi i vestiti con cura: quello non era un sabato<br />

come gli altri.<br />

Nell’atrio di palazzo Belvedere si preparava una vera<br />

processione. Servitori, parenti e accoliti abbandonavano le loro<br />

stanze, scendevano scale e attraversavano corridoi, per confluire<br />

tutti di fronte al grande portone.<br />

Nasi arrivò per ultimo, vestito di cremisi e cobalto, e si mise alla<br />

testa della sfilata.<br />

Quando il vecchio guardiano aprì i battenti, almeno cinquanta<br />

persone erano pronte a scendere in strada, disposte su due schiere,<br />

gli uomini davanti e le donne dietro. Lungo la via, si accalcava una<br />

folla molto più vasta e disordinata, desiderosa di unirsi al corteo.<br />

Percorremmo le strade di Ortaköy, assaporando il calore<br />

benevolo di quella mattina d’estate. Il serpente di corpi era sempre

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