Antropologia museale, n. 28-29, 2011 - Dipartimento Storia Culture ...
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La Costituzione brasiliana è innovativa sotto vari ed importanti aspetti. Primo, essa sancisce<br />
il concetto che la nazione è una realtà plurale, internamente diversificata e socialmente<br />
eterogenea. In secondo luogo, essa considera i beni culturali sia materiali che<br />
intangibili come facenti parte del patrimonio culturale. Terzo, si evidenziano non solo<br />
le qualità storiche o estetiche eccezionali caratterizzanti i beni culturali, ma anche il significato<br />
sociale che essi hanno per i gruppi che formano la comunità nazionale, in<br />
quanto la Costituzione solleva la questione dell’effettivo riferimento che essi esercitano<br />
sull’identità, l’azione e la memoria dei gruppi sociali. Come Londres Fonseca ha notato,<br />
“parlare di riferimenti culturali presuppone soggetti per i quali tali riferimenti hanno<br />
senso” 11 . Così, i legittimi beneficiari dei diritti impliciti in questo testo di legge non<br />
sono più le élite intellettuali egemoni e le loro opere, ma finalmente una entità sociale<br />
che, sebbene sia alquanto difficile da gestire da parte dei politici, viene descritta come<br />
“i diversi gruppi che costituiscono la società brasiliana”. Tra questi, si parla nello specifico<br />
dei popoli indigeni e dei brasiliani di origine africana. Di conseguenza, il cammino<br />
è stato aperto alle istanze basate sulla percezione e l’affermazione della differenza politica,<br />
sociale e culturale, e dei diritti ad essi connessi.<br />
Lo strumento giuridico specifico per l’attuazione della politica in materia di patrimonio<br />
culturale intangibile del Brasile è il decreto federale 3551 del 4 agosto 2000. Esso crea<br />
i processi amministrativi necessari per il registro e per il programma nazionale di salvaguardia<br />
del patrimonio culturale intangibile. Attualmente, ci sono quattro registri di<br />
classificazione del patrimonio culturale intangibile, sotto i domini (1) conoscenze e<br />
modi di fare, (2) forme di espressione, (3) celebrazioni, (4) luoghi. La creazione di ulteriori<br />
registri è resa possibile da questo strumento giuridico e, di fatto, esiste attualmente<br />
un movimento verso la creazione di un registro specifico dedicato all’oralità e<br />
alle varie lingue parlate in Brasile.<br />
Le forme espressive, la conoscenza e la tecnologia, le celebrazioni collettive e la produzione<br />
sociale del luogo – per non menzionare il linguaggio e l’oralità – sono definiti<br />
come soggetti di salvaguardia dai testi giuridici esistenti (da quelli della legislazione<br />
brasiliana, così come da quelli dell’UNESCO, giusto per citare le fonti giuridiche principali)<br />
in quanto realtà vive, relative a gruppi umani specifici. Sebbene il decreto federale<br />
risalga al 2000, i cambiamenti istituzionali che esso ha generato si sono apprezzati solo<br />
a partire dal 2003. L’esperienza istituzionale dell’IPHAN in materia, pur essendo ancora<br />
“in fieri”, è sicuramente effettiva a norma di legge. Fino ad oggi, sono state registrate<br />
come patrimonio culturale intangibile brasiliano sette forme di espressione, sette modi<br />
di fare, due luoghi e cinque celebrazioni 12 .<br />
La cultura come eredità ufficialmente tutelata: dalla diversità alla differenza<br />
Questi nuovi parametri legali hanno prodotto e stanno producendo conseguenze significative<br />
nella formulazione e nell’attuazione delle politiche pubbliche in materia di patrimonio<br />
culturale. Le modifiche apportate nel quadro giuridico e amministrativo a livello<br />
federale hanno indotto alcuni stati e comuni ad adottare misure specifiche per<br />
quanto riguarda la tutela delle pratiche e dei beni culturali considerati pertinenti a tali<br />
livelli.<br />
Un importante risultato politico e sociale della tutela del patrimonio culturale intangibile<br />
è che questi cambiamenti riguardano il valore attribuito a ciò che è identificato<br />
come “degno di protezione ufficiale” e, cosa forse ancora più importante, la relativa<br />
posizione delle agenzie governative coinvolte, in particolare il ruolo e l’autorità delle<br />
comunità locali nell’individuazione di ciò che dovrebbe ufficialmente diventare patrimonio<br />
e nell’attuazione di pratiche specifiche di protezione. È, questa, una questione<br />
che richiede una più profonda considerazione.<br />
L’inclusione di un particolare bene patrimoniale come elemento della cultura pubblica<br />
ufficiale è una decisione presa dallo Stato, in qualità di massimo rappresentante dell’interesse<br />
pubblico a livello federale, statale o comunale. Questa decisione è supportata<br />
tecnicamente dalla conoscenza accademica relativa al tema in questione, ed è legittimata<br />
da un Consiglio composto di rappresentanti della società civile il quale trae il suo<br />
fondamento da una autorevolezza intellettuale e che comunque si muove dentro i parametri<br />
fissati dalla legislazione vigente. L’adozione, da parte della legislazione brasiliana<br />
e da parte delle sue pratiche di conservazione, della nozione di “riferimento culturale”<br />
come fonte legittima di valore, da prendere quindi in considerazione perché un<br />
bene culturale venga identificato e proclamato come “patrimonio”, nonché la compresenza<br />
del riconoscimento della “qualità eccezionale” come criterio per la conserva-<br />
55<br />
11 - Londres Fonseca, M.C.<br />
(2000), “Referências<br />
culturais: bases para novas<br />
políticas de patrimônio”, in<br />
GT IPHAN: O registro do<br />
patrimônio imaterial, Brasília,<br />
Iphan, 50-74.<br />
12 - Lista completa<br />
disponibile nel sito www.<br />
iphan.gov.br.