Antropologia museale, n. 28-29, 2011 - Dipartimento Storia Culture ...
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MIMMO CUTICCHIO E L’OPERA DEI PUPI.<br />
Luciana Mariotti - Ministero per i Beni e le Attività Culturali<br />
procedure e criteri<br />
produrre d’iscrizione di elementi culture<br />
del patrimonio culturale immateriale<br />
The intangible heritage, as a living mirror of<br />
<strong>Culture</strong>s and their interactions, has frequently<br />
Been held in higher esteem by the population<br />
Than the tangible heritage which may be further<br />
Removed from their existence than its intangible<br />
Equivalent…<br />
Koichiro Matsuura, Nara 2004<br />
Una premessa<br />
Il saggio scritto per questa occasione è un saggio breve.<br />
I dati sono relativi ad un solo anno di lavoro: l’”assistenza”<br />
ad undici proposte di candidatura nella Lista<br />
Rappresentativa del patrimonio culturale immateriale -<br />
che poi sono diventate otto. Se consideriamo il lavoro<br />
una sorta di “intervento di campo”, i dati ricavati non<br />
sono molti e soprattutto non coprono una forte maggioranza<br />
di tipologie di beni ascrivibili a patrimonio culturale<br />
immateriale. Forse la tipologia potrebbe non essere<br />
molto significativa nella redazione del dossier di candidatura,<br />
ma è un fatto che se nel <strong>2011</strong> ci sono state più richieste<br />
relative ad elementi culturali immateriali relativi<br />
ad eventi festivi, per il 2012 ha chiesto l’avvio della procedura<br />
per la Lista rappresentativa del patrimonio culturale<br />
immateriale dell’umanità un certo numero di cerimonie<br />
religiose. Questo fatto potrebbe alterare, per<br />
esempio, il paragrafo relativo alle azioni di dialogo interculturale<br />
o quello relativo alle misure di salvaguardia: ma<br />
è troppo presto per dirlo.<br />
Tematiche di riflessione sulle prime procedure<br />
italiane di iscrizione<br />
Il lavoro per la presentazione delle proposte di candidatura<br />
degli elementi del patrimonio culturale immateriale<br />
ha comportato l’impegno di numerosi ricercatori e catalogatori<br />
specialisti sulle tematiche che il patrimonio culturale<br />
immateriale UNESCO porta alla luce e sulle quali<br />
si è – in diverse occasioni – richiesto l’intervento accade-<br />
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mico di quanti operano – senza problemi di applicazione<br />
– sulla disciplina antropologica.<br />
Un impegno sostenuto è stato svolto dalla ONG Simbdea,<br />
accreditata presso l’UNESCO per il Patrimonio culturale<br />
immateriale dall’Assemblea Generale degli Stati parte<br />
del giugno 2010. Come antropologi esperti sono stati<br />
coinvolti – in grande misura dai Comuni – nelle attività<br />
di inventariazione attraverso la scheda inventariale (o di<br />
pre-catalogo) BDI (beni demoetnoantropologici immateriali)<br />
degli elementi proposti in candidatura e nella realizzazione<br />
dello stesso dossier di candidatura. Un ruolo peculiare<br />
viene assegnato, all’interno della stessa Convenzione<br />
all’inventario del patrimonio immateriale. La realizzazione<br />
degli inventari è il compito più evidente dello<br />
Stato parte. Anche se il ruolo non viene specificato chiaramente,<br />
ed è vero che gli inventari possono essere più<br />
di uno – è altrettanto vero che l’inventario deve essere<br />
periodicamente monitorato (si parla di scadenze ogni sei<br />
anni a partire dalla data di ratifica). L’inventariazione diventa<br />
così – nell’ambito del fenomeno patrimoniale –<br />
strumento per creare gli stessi elementi del patrimonio<br />
immateriale, piuttosto che solo strumento di registrazione<br />
di quanto già è conosciuto, ma uno strumento in<br />
grado di identificare e/o creare comunità 1 . L’inventariazione<br />
– basata su precise competenze scientifiche – è<br />
considerata una misura di salvaguardia imprescindibile,<br />
nominata dalla Convenzione stessa, per proteggere l’elemento<br />
del patrimonio culturale immateriale dal rischio<br />
di sparizione. Il processo inventariale rafforza la patrimonializzazione<br />
dello stesso elemento proposto in candidatura.<br />
Il criterio R5 assegna alla presenza o meno di inventariazione<br />
nazionale la funzione di ostacolo alla stessa<br />
proposta di candidatura.<br />
Al 31 marzo <strong>2011</strong> sono arrivate a Parigi otto proposte di<br />
candidatura al Segretariato per il patrimonio culturale<br />
intangibile. Di fatto sono state le prime proposte di candidatura<br />
italiane da quando la convenzione del 2003 è