Antropologia museale, n. 28-29, 2011 - Dipartimento Storia Culture ...
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guadagna in estensioni e connessioni piatte. C’è più oralità oggi anche dentro il computer.<br />
Milonghe dei gauchos e stornelli afrobrasiliani mescolano i mondi locali, producono ibridismi<br />
che ci aiutano anche a riconoscere le forme in giro nelle loro varietà per il mondo.<br />
Ovunque i poeti tendono a rinascere nelle città, forse perdendo il loro radicamento, avvicinandosi<br />
allo spettacolo globale. In più luoghi la chiusa del contrasto avviene avviando in<br />
modo collaborativo versi alternati. Il conflitto si pratica nel rispetto. Nel mondo arabo contemporaneo<br />
la poesia ha un ruolo nella protesta e nelle nuove esperienze di democrazia,<br />
essa taceva sotto le dittature, ora è tornata, nella forma di brevi versi ha conquistato anche<br />
twitter e i social networks. La poesia si connette con la vita, partecipa della nascita, del matrimonio<br />
e della morte. Sono temi che ci riportano a una civiltà comune.<br />
Per i berberi del Marocco la poesia si lega alla vita, all’identità e alla fertilità perché essa<br />
fa nodi e cuce, è tessuto. Si produce metaforicamente con un telaio. Immagini mediterranee<br />
che ci richiamano in Sardegna l’arte di Maria Lai e nel mondo antropologico<br />
un saggio famoso e inteso sulla casa della cabilia, di P. Bourdieu. Tessere ci riporta all’inizio,<br />
a Neruda ai poeti popolari ‘tessitori della poesia’.<br />
Fratelli, insieme, forza paris<br />
È ancora Neruda che ci riporta alla missione del progetto dossier UNESCO sulla poesia<br />
estemporanea. Missione di protagonismo plurale e di democrazia, per una UNESCO<br />
che riconosca i poeti, gli studi, le associazioni, la società civile e non gli stati e le ambizioni<br />
delle diplomazie e delle lobbies. Ridare all’UNESCO credibilità sul terreno del riconoscimento<br />
come pratica di democrazia mondiale. Per farlo dovremo anche cambiare<br />
qualche regola dell’UNESCO, o almeno proporla. L’UNESCO è per noi come una<br />
sorta di tribuna, o di parlamento delle culture del mondo, ed è l’unico, non ce n’è un<br />
altro. Non vogliamo buttarlo via per gli errori che fa, prodotti da un mondo di stati in<br />
conflitto. Vogliamo prenderlo sul serio e alla lettera.<br />
Nella Dichiarazione di Nuoro (vedi l’allegato) c’è un impegno di tutti i presenti perché:<br />
ogni comunità, ogni associazione, ogni area promuoverà una campagna di sensibilizzazione<br />
e salvaguardia, per la partecipazione di poeti, appassionati, studiosi e<br />
istituzioni della ricerca, associazioni culturali e amministrazioni locali a sostegno<br />
della candidatura.<br />
I convenuti si impegnano anche a promuovere, nel quadro della attività di preparazione<br />
del dossier di candidatura, lo scambio di performance, incontri, studi<br />
sull’improvvisazione in modo comparato nelle aree del mondo che condividono il<br />
nostro progetto, così da far crescere la consapevolezza, il confronto e la trasmissione<br />
alle nuove generazioni della competenza dell’improvvisazione poetica cantata<br />
già nell’attività di promozione della candidatura.<br />
Per farlo auguriamoci buona fortuna, e forza paris (in sardo: forza insieme) in tutte le<br />
lingue del progetto, i nuovi incontri dovranno essere ancora più ricchi di esperienze a<br />
confronto, più ampi e condivisi. Ma Nuoro è stato un buon inizio, un evento inedito<br />
che consente buoni auspici.<br />
Poetas naturales de la tierra<br />
……<br />
Numerosos<br />
Sois, come las raices.<br />
En el antiguo Corazón<br />
Del pueblo<br />
Habéis nacido<br />
Scrive ancora Neruda:<br />
Con musica o senza musica, ultimo cantadores di jota, cantadores sardi e occitani,<br />
il genere funebre e meana sardo, cosa si può fare con la voce per essere legame<br />
sociale, dialoghi berberi corsi, aedi, coppie di versi, nuova tunisia, twitter,<br />
poesia come mediazione epica di circoncisioni e nozze, messa a tacere dal potere,<br />
come nei mercati storie d’amore segrete.<br />
Nodo, cucito, struttura, tessere i canti, tessuto, telaio, poesia,<br />
agire a sorpresa, mnemosyne, improvvisare forma di adattamento biologico opposta<br />
a parole el ngaue, si da sempre l’uno e l’altro.<br />
Politiche del canto.<br />
Democrazia da vicino, cercatori di funghi, maestri a ogni passo.<br />
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