La società dell'arte. Saggi di sociologia dell'arte moderna - Artonweb
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desco, sviluppando nel contempo un <strong>di</strong>scorso unitario sui problemi<br />
peculiari delle arti figurative, cui egli si riferisce, sulla scia<br />
dell'Alberti, come un insieme omogeneo <strong>di</strong>scipline ben <strong>di</strong>fferenziate<br />
dalle tecniche e dai mestieri.<br />
Le interferenze e gli sconfinamenti <strong>di</strong> ascendenza umanistica fra<br />
arte e scienza rimarranno peraltro un leitmotiv della cultura del<br />
Seicento, tanto che Charles Perrault, cui pure si deve la prima<br />
adozione del termine "beaux arts" in sostituzione dell'obsoleto<br />
"arti liberali", includerà fra queste anche l'ottica e la<br />
meccanica.<br />
5. <strong>La</strong> rivoluzione filosofico-scientifica del Seicento introduce<br />
nuovi criteri epistemologici (sperimentalità, sistematicità,<br />
comunicabilità) a guida delle attività conoscitive, configurando<br />
un nuovo modello <strong>di</strong> sapere basato su un rigoroso concetto <strong>di</strong><br />
metodo. Matura in tale nuovo contesto anche il <strong>di</strong>vorzio fra arte e<br />
scienza, cui concorre in maniera determinante l'esito della<br />
cosiddetta "Querelle des Anciens et des Modernes", espressione che<br />
designa il <strong>di</strong>battito sviluppatosi nella seconda metà del Seicento<br />
in Francia intorno alla valutazione dei progressi della cultura in<br />
paragone con i raggiungimenti della civiltà classica. <strong>La</strong> "Querelle"<br />
sorse in ambito strettamente letterario, ma ben presto sconfinò<br />
su temi filosofici ed estetici, aprendo la strada al nascente<br />
Illuminismo. Da essa si <strong>di</strong>ffonde tuttavia l'idea <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versificazione<br />
sempre più netta fra arte e scienza, che scorre lungo<br />
l'asse <strong>di</strong> antitesi quali soggettivo-oggettivo, metodo-creatività,<br />
regola-talento. Ma il suo effetto più significativo e duraturo si<br />
pone - almeno ai nostri fini - sul piano concettuale: arte comincia<br />
ad essere considerato come termine (ed ambito concettuale)<br />
<strong>di</strong>verso da ciò che fino ad allora esso aveva inteso designare<br />
(attività fondata su un impianto regolistico-procedurale razionale<br />
e formalizzato), il cui significato, per converso, va ricercato in<br />
relazioni a nozioni quali fantasia, immaginazione, estro, intuizione,<br />
genio, qualità che ben <strong>di</strong>fficilmente potrebbero essere<br />
compen<strong>di</strong>abili in un sistema <strong>di</strong> regole oggettive.<br />
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