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La società dell'arte. Saggi di sociologia dell'arte moderna - Artonweb

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processo creativo dell’artista nel suo concreto manifestarsi nel<br />

tempo e questa inerenza ha svolto, per tutto il Novecento, una<br />

funzione essenziale non solo <strong>di</strong> contrappeso <strong>di</strong>alettico o <strong>di</strong><br />

chiarimento autocoscienziale, ma anche <strong>di</strong> vera e propria guida e/o<br />

in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> tali processi 63 .<br />

Del resto, fin dal 1846 Baudelaire precisava esplicitamente la<br />

collocazione dell’esercizio critico nella non neutralità, vale a<br />

<strong>di</strong>re in una presa <strong>di</strong> posizione capace <strong>di</strong> rovesciare la parzialità<br />

<strong>di</strong> un’impostazione in una prospettiva <strong>di</strong> apertura e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

comprensione del nuovo 64 . Ciò non poteva avvenire senza una sorta<br />

<strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> responsabilità testimoniale nella quale le<br />

istanze puramente conoscitive (teorico-interpretative) si fondono<br />

con quelle legate alla con<strong>di</strong>visione della comprensione dei<br />

processi artistici, da cui <strong>di</strong>scende necessariamente il ruolo<br />

sociale della critica 65 .<br />

Ciò che spesso si tende a <strong>di</strong>menticare, infatti, e gli ultimi<br />

decenni del Novecento sono stati pro<strong>di</strong>ghi <strong>di</strong> esempi <strong>di</strong> tale<br />

<strong>di</strong>menticanza, è che la socialità della critica si esplicita anche<br />

in rapporto al pubblico, inteso come destinatario <strong>di</strong> un <strong>di</strong>alogo<br />

che il critico innesca allo scopo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>are autenticamente gli<br />

aspetti problematici dell’opera e del suo autore. <strong>La</strong> sua funzione,<br />

insomma, sarebbe quella <strong>di</strong> orientare il <strong>di</strong>scorso pubblico<br />

sull’arte, <strong>di</strong> offrire argomenti per l’intelligenza delle opere, <strong>di</strong><br />

elaborare progetti per promuovere o facilitare la comunicazione<br />

artistica. Senza la consapevolezza <strong>di</strong> questa me<strong>di</strong>azione culturale,<br />

63<br />

<strong>La</strong> funzione <strong>di</strong>alettico-formativa del critico è stata espressa in<br />

maniera emblematica da Apollinaire per i Cubisti. In Italia, in epoca più<br />

vicina a noi, vanno senz’altri menzionati i casi <strong>di</strong> Pierre Restany per il<br />

Nouveau Réalisme, Michel Tapié per l’Informale, Germano Celant per l’Arte<br />

povera, A.Bonito Oliva per la Transavanguar<strong>di</strong>a e Maurizio Calvesi per il<br />

Citazionismo.<br />

64<br />

“Per essere giusta, per avere cioè la sua ragion d’essere, la critica<br />

vuol essere parziale, appassionata, politica, ossia fatta da un punto <strong>di</strong><br />

vista esclusivo, ma dal punto <strong>di</strong> vista che apre il più vasto orizzonte.”<br />

C. Baudelaire, L’arte romantica Curiosità estetiche Opere postume, trad.<br />

it. Di Enrico Somaré, Milano, 1923, p.45.<br />

65<br />

Cfr E. Crispolti, Come stu<strong>di</strong>are l’arte contemporanea, Donzelli, 1997,<br />

pp.164-170.<br />

65

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