La società dell'arte. Saggi di sociologia dell'arte moderna - Artonweb
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industriali e dalla conseguente trasformazione <strong>di</strong> tutta la rete<br />
delle relazioni socioculturali 53 .<br />
Moholy-Nagy - che, non va <strong>di</strong>menticato, fu anche <strong>di</strong>rettore del<br />
Bauhaus nel suo trasferimento a Chicago - è infatti fra i primi a<br />
capire che nel processo storico <strong>di</strong> trapasso dal lavoro artigianale<br />
a quello industriale è certamente implicata anche l'arte sia nella<br />
sua funzione che nei suoi valori e che questa trasformazione<br />
richiede che l'artista sia capace <strong>di</strong> instaurare un'intesa, un<br />
rapporto organico con la struttura produttiva (il che significa,<br />
in chiave marxiana, con la Storia), che implica per un verso la<br />
conoscenza delle tecniche moderne, dall'altro la consapevolezza<br />
che la produzione artistica non può più avvenire ad un livello<br />
semplicemente manuale-fabrile, ma richiede bensì un potente<br />
apporto ideativo-progettuale che subor<strong>di</strong>na il suo compimento<br />
estetico alla messa in esercizio <strong>di</strong> quelle tecniche moderne <strong>di</strong> cui<br />
l’artista-progettatore deve saper <strong>di</strong>sporre.<br />
A ben vedere dunque, la ricerca <strong>di</strong> questo rapporto organico<br />
precede necessariamente da una mimesi formale-concettuale del<br />
modello tecnologico e proprio in quest'ottica si presta ad essere<br />
letta anche come una riproposizione <strong>di</strong> quel principio <strong>di</strong> imitazione<br />
che se nell'estetica settecentesca fondava il nesso arte/natura,<br />
a partire dall'Ottocento si muove verso un nuovo ambito <strong>di</strong><br />
inerenze, quello fra arte e <strong>società</strong>, nel quadro del quale esso<br />
andrà incontro ad un graduale ma inesorabile <strong>di</strong>ssolvimento del<br />
proprio carattere puramente estetico proprio sull'onda dell'avvento<br />
della tecnica e dei mutamenti culturali ivi derivanti anche nel<br />
campo <strong>dell'arte</strong>.<br />
<strong>La</strong> tendenza contemporanea dell'estetica ad essere assorbita da<br />
altre forme <strong>di</strong> sapere ha peraltro un suo attivissimo rappresentante<br />
proprio in Moholy-Nagy, nel cui progetto teorico l'arte si va<br />
trasformando da "mistero romantico" in "chiarezza storica", il che<br />
significa da un lato capacità <strong>di</strong> equiparare se stessa ai processi<br />
53 G.C. Argan, in G. Rondolino, <strong>La</strong>szlo Moholy-Nagy: Pittura Fotografia<br />
Film, Torino, Martano, 1975.<br />
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