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La società dell'arte. Saggi di sociologia dell'arte moderna - Artonweb

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viviamo 37 . <strong>La</strong> tecnica è insomma un modello, anzi il modello <strong>di</strong><br />

razionalità <strong>moderna</strong> e da qui <strong>di</strong>scende l'esigenza <strong>di</strong> ripensare il<br />

rapporto che intercorre fra essa e la scienza. Secondo Scheler,<br />

infatti, la tecnica non può essere pensata come una mera<br />

applicazione pratica della scienza pura, ma al contrario come il<br />

programma operativo sul quale quest'ultima può svilupparsi nella<br />

<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> una sempre maggiore capacità <strong>di</strong> intervento pratico<br />

sul reale, capacità che tuttavia coesiste e consiste con la ra<strong>di</strong>ce<br />

stessa della scienza, che è impresa <strong>di</strong> dominio sulla natura.<br />

Chiamando in causa Nietzsche, Scheler in<strong>di</strong>ca nella tecnica la<br />

concretizzazione <strong>di</strong> un'istanza <strong>di</strong> facilitazione materiale che<br />

conduce inevitabilmente ad un rovesciamento <strong>di</strong> valori: tutta la<br />

civiltà <strong>moderna</strong> verrebbe così a poggiare su un impianto <strong>di</strong> protesi<br />

superorganiche che in realtà rivelerebbe l'impotenza spirituale<br />

dell'uomo e la sfiducia nelle proprie capacità organiche.<br />

Incidentalmente salta agli occhi quanto queste tesi debbano aver<br />

influenzato il pensiero <strong>di</strong> Marshall McLuhan sui me<strong>di</strong>a, anche se<br />

quest'ultimo risulta poi <strong>di</strong> gran lunga meno pessimistico dei suoi<br />

antecedenti tedeschi.<br />

E' con Martin Heidegger (1889-1976), tuttavia, che la<br />

riflessione teoretica sulla tecnica raggiunge una matura<br />

consapevolezza <strong>di</strong> concetto e <strong>di</strong> visione. Prima ancora <strong>di</strong> chiedersi<br />

se la tecnica possa essere definita come essenza del mondo<br />

moderno, Heidegger si interroga su quale sia realmente l'essenza<br />

della tecnica, spostando così la sua analisi dagli effetti alle<br />

cause. Per questa via egli è in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il legame<br />

costitutivo fra i concetti <strong>di</strong> natura e <strong>di</strong> tecnica e perché la<br />

questione della tecnica sia emersa solo nel pensiero moderno.<br />

Secondo Heidegger l'idea <strong>di</strong> tecnica nasce in seno ad una<br />

concezione nihilistica dell'essere: il processo storico della<br />

metafisica occidentale culmina e si conclude nell'annullamento<br />

dell'essere (principio assoluto universale) e nella conseguente<br />

<strong>di</strong>visione della realtà in soggetto ed oggetto. <strong>La</strong> metafisica si<br />

trova così trasformata in impresa <strong>di</strong> dominio tecnico-scientifico e<br />

37 M. Nacci, cit.<br />

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