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La società dell'arte. Saggi di sociologia dell'arte moderna - Artonweb

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concreta <strong>di</strong> una "conoscenza interessata" 28 il che equivale ad un<br />

pensiero come rappresentazione che ha storicamente assunto <strong>di</strong><br />

fronte alla realtà un atteggiamento <strong>di</strong> dominio e <strong>di</strong> sfruttamento<br />

(e si capisce quin<strong>di</strong> che questo tipo <strong>di</strong> conoscenza è "interessata"<br />

proprio nella misura in cui essa utilizza i presunti oggetti della<br />

propria comprensione per autoalimentare la propria essenza <strong>di</strong><br />

dominio sull'esistente); per un altro, però, il sistema<br />

tecnologico dell'informazione rompe irrime<strong>di</strong>abilmente, per via dei<br />

suoi connaturati caratteri <strong>di</strong> molteplicità, eterogeneità e<br />

<strong>di</strong>scontinuità, l'unità ideale della comprensione del reale,<br />

accentuando al contrario il carattere interpretativo delle nostre<br />

immagini del mondo. <strong>La</strong> me<strong>di</strong>atizzazione della <strong>società</strong> contribuisce<br />

insomma, secondo l'ipotesi post<strong>moderna</strong> (proposta in specie da<br />

Gianni Vattimo 29 ) ad indebolire il principio <strong>di</strong> realtà e la<br />

presunta obiettività delle sue rappresentazioni, ponendo le<br />

con<strong>di</strong>zioni per sempre più allargato esercizio critico <strong>di</strong><br />

intelligenza interpretativa capace <strong>di</strong> sfuggire alla tentazione <strong>di</strong><br />

ritornare ad un più rassicurante, ma anche più autoritario, senso<br />

<strong>di</strong> oggettività tipico <strong>di</strong> un pensiero inteso come dominio tecnicorazionale.<br />

E' evidente che al fondo del pensiero postmoderno si agita una<br />

sostanziale svalutazione <strong>di</strong> quei valori umanistici verso cui molti<br />

altri pensatori fanno peraltro forte riferimento in vista <strong>di</strong> una<br />

possibile "umanizzazione" della tecnica, a causa del ruolo che<br />

proprio questi valori hanno svolto nello sviluppo del pensiero<br />

razionalistico moderno e della sua impresa <strong>di</strong> rappresentazione od<br />

oggettivazione della realtà culminata nella civiltà tecnologica 30 .<br />

E' altrettanto evidente, tuttavia, che la soluzione<br />

ermeneutica che questo pensiero propone per il problema<br />

tecnologico pone come istanza basilare per l'uomo la ripresa <strong>di</strong> un<br />

rapporto critico con la "ovvietà del mondo" che deve essere<br />

28<br />

Cfr. George Steiner, Heidegger, London, 1978 (trad. it. Heidegger,<br />

Milano, Mondadori, 1990).<br />

29<br />

Gianni Vattimo, <strong>La</strong> <strong>società</strong> trasparente, Milano, Garzanti, 1989.<br />

30<br />

Idem, <strong>La</strong> fine della modernità, Milano Garzanti, 1985 e Postmoderno,<br />

Tecnologia, Ontologia in Micromega, n.4, 1990.<br />

31

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