Bilancio 2007 - Italcementi Group
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Produzione nazionale*<br />
<strong>2007</strong> <strong>2007</strong>/2006<br />
(milioni di tonnellate)<br />
(var. %)<br />
Italia settentrionale 21,8 (0,4)<br />
Italia centrale 9,1 (1,0)<br />
Italia meridionale 10,5 (4,9)<br />
Italia insulare 5,3 (0,5)<br />
Totale 46,7 (1,6)<br />
* fonte: AITEC<br />
Si è ridotto anche il volume di commercio estero di cemento. Per effetto della più rapida<br />
contrazione dell’import si è comunque ulteriormente ampliato l’attivo commerciale. E’ altresì<br />
da segnalare la sostanziale tenuta delle importazioni di clinker, attività nella quale è<br />
risultato crescente il ruolo dei macinatori indipendenti e che vede ormai una prevalenza<br />
delle forniture dall’est asiatico.<br />
In questo contesto, <strong>Italcementi</strong> S.p.A. ha registrato ricavi per 1.019,9 milioni di euro, con<br />
una riduzione del 2,6% rispetto al 2006 (1.046,6 milioni di euro), essenzialmente dovuta al<br />
calo dei volumi di vendita, il cui effetto è stato solo in parte contenuto dal miglioramento dei<br />
prezzi.<br />
Il margine operativo lordo corrente, pari a 139,8 milioni di euro, ha evidenziato una<br />
flessione del 20,6% rispetto all’anno precedente (176,1 milioni di euro), con un’incidenza<br />
sui ricavi che è scesa dal 16,8% al 13,7%.<br />
Tale peggioramento è stato determinato, oltre che dal negativo effetto volume, anche dai<br />
sensibili incrementi dei costi di produzione, in particolare per i fattori energetici.<br />
Si segnalano soprattutto gli aumenti che hanno interessato i combustibili solidi (petcoke e<br />
carbone fossile), mentre più contenuto è stato l’aumento per l’olio combustibile. Il positivo<br />
apporto dei combustibili alternativi, sia pure cresciuto rispetto al 2006, ha temperato in<br />
misura modesta la dinamica dei costi dei combustibili tradizionali.<br />
Inoltre, l’incremento dei prezzi di vendita, pur significativo, non è stato però tale da<br />
annullare l’aumento dei costi di produzione.<br />
Ulteriori apporti positivi sono derivati dall’aumento dei proventi per interrompibilità<br />
dell’energia elettrica e dalla riduzione degli oneri relativi al deficit per emissioni di CO 2,<br />
conseguenti all’introduzione della Direttiva europea 2003/87/CE (Emission trading),<br />
principalmente grazie alla diminuzione, rispetto al 2006, delle quotazioni sul mercato dei<br />
diritti di emissione.<br />
Tra i costi fissi si segnalano gli incrementi degli oneri diretti e accessori legati al personale<br />
e delle spese di manutenzione.<br />
Il margine operativo lordo, che ha beneficiato di maggiori plusvalenze sulla cessione di<br />
immobilizzazioni materiali rispetto al 2006, è stato pari a 151,2 milioni di euro, con una<br />
riduzione del 19,1% rispetto all’anno precedente e con un’incidenza sui ricavi del 14,8%<br />
(17,9% nel 2006).<br />
Il risultato operativo, dopo ammortamenti in sensibile aumento rispetto al precedente<br />
esercizio (+9,8%), è stato pari a 71,6 milioni di euro (-37,3% rispetto al 2006), con<br />
un’incidenza sui ricavi che scende dal 10,9% al 7,0%.<br />
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