piante medicinali che favoriscono la diminuzione del ... - Erboristeria
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10. PIANTE CALMANTI<br />
In considerazione <strong>del</strong>le re<strong>la</strong>zioni esistenti tra stati emotivi e<br />
nutrizione, specialmente durante <strong>la</strong> prima infanzia, Borsetto ha<br />
studiato l’influenza <strong>che</strong> può avere <strong>la</strong> somministrazione di sedativi<br />
vegetali, quali <strong>la</strong> Passiflora, il Biancospino, <strong>la</strong> Valeriana, <strong>la</strong><br />
Camomil<strong>la</strong> ecc., su quelle anomalie di crescita <strong>che</strong> possono derivare<br />
dagli stati di irrequietezza nervosa.<br />
Le droghe vennero somministrate come estratti fluidi o come infuso<br />
(per Camomil<strong>la</strong>) a dosi tali da non indurre in sonnolenza e <strong>la</strong> durata<br />
<strong>del</strong> trattamento venne protratta per un periodo variante da una<br />
settimana, nei casi di pronta risposta al prodotto impiegato, sino ad<br />
oltre un mese negli altri casi.<br />
L’A. osservò <strong>che</strong> l’azione dei sedativi sui bambini ipercinetici,<br />
eretistici, inappetenti, può influenzare favorevolmente l’equilibrio<br />
psico-fisico e l’incremento ponderale, <strong>che</strong> risultò notevole in tutti i<br />
casi(Benigni-Capra-Cattorini).<br />
Come sappiamo, <strong>la</strong> produzione di noradrenalina sotto stress è<br />
notevolmente aumentata. La norarenalina inibisce <strong>la</strong> produzione di<br />
CRH, il neurotrasmettitore centrale, il master trasmitter <strong>del</strong>lo stress,<br />
<strong>che</strong>, tra i suoi numerosi effetti, ha an<strong>che</strong> quello di indurre sazietà,<br />
insomma di togliere l’appetito. La noradrenalina, quindi, bloccando<br />
il CRH, toglie il rego<strong>la</strong>tore <strong>del</strong><strong>la</strong> sazietà sollecitando così <strong>la</strong> fame (v.<br />
s<strong>che</strong>ma).<br />
Come nel caso <strong>del</strong>lo stress an<strong>che</strong> le <strong>piante</strong> calmanti sono in grado<br />
di produrre inibizione sul<strong>la</strong> produzione <strong>del</strong> CRH tramite però<br />
l’attivazione <strong>del</strong> sistema GABA-ergico. Il risultato è sempre quello di<br />
indurre <strong>la</strong> fame ansiosa. La pratica diffusa di consigliare<br />
l’assunzione di <strong>piante</strong> calmanti a chi è obeso con <strong>la</strong> speranza di<br />
calmare <strong>la</strong> fame ansiosa, potrebbe quindi non essere corretta<br />
perché esiste <strong>la</strong> possibilità di ottenere il risultato opposto. Nel<strong>la</strong><br />
terapia farmacologica <strong>del</strong>l’obesità in effetti, vengono utilizzati<br />
farmaci anoressizzanti cioè farmaci ad azione stimo<strong>la</strong>nte centrale<br />
oppure farmaci <strong>che</strong> stimo<strong>la</strong>no <strong>la</strong> produzione di serotonina e <strong>che</strong><br />
quindi migliorano il tono <strong>del</strong>l’umore, ma hanno an<strong>che</strong> una azione di<br />
stimolo(non di blocco) <strong>del</strong><strong>la</strong> produzione di CRH e quindi inducono<br />
sazietà (s<strong>che</strong>ma 1).<br />
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