piante medicinali che favoriscono la diminuzione del ... - Erboristeria
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Pectine<br />
Le pectine sono dei polisaccaridi<br />
eterogenei (polimeri formati sia da esosi<br />
<strong>che</strong> da pentosi ma an<strong>che</strong> dagli acidi<br />
uronici loro prodotti di ossidazione e da<br />
altri composti ancora) partico<strong>la</strong>rmente<br />
abbondanti nei frutti immaturi degli<br />
agrumi, nelle mele, nelle patate, nei<br />
fagioli verdi e nelle fragole, nel mondo<br />
vegetale svolgono il ruolo fondamentale<br />
di legare pareti cellu<strong>la</strong>ri adiacenti.<br />
Fig.15 Acido pectico, elemento<br />
costitutivo <strong>del</strong>le pectine<br />
Nel 1957 tramite studi effettuati nei topi fu scoperto <strong>che</strong> <strong>la</strong> pectina<br />
aumentava l’escrezione di lipidi, colesterolo e acidi biliari. Partendo da<br />
questi primi risultati si è arrivati ad al<strong>la</strong>rgare <strong>la</strong> ricerca fino a<br />
comprendere an<strong>che</strong> l’uomo; il colesterolo sierico si abbassava di circa<br />
il 13% o più fintanto <strong>che</strong> veniva somministrata <strong>la</strong> pectina. Quando <strong>la</strong><br />
pectina veniva sospesa, i livelli di colesterolo risalivano.<br />
Uno studio <strong>del</strong><strong>la</strong> durata di 10 anni, su quasi 4000 uomini con elevati<br />
livelli di colesterolemia, valutava gli effetti di un farmaco chiamato<br />
colestiramina. Esso riduceva l’incidenza di infarti e ma<strong>la</strong>ttie<br />
cardia<strong>che</strong> abbassando <strong>del</strong> 13,4% <strong>la</strong> colesterolemia, molto similmente<br />
ai risultati raggiunti con <strong>la</strong> pectina !!<br />
Il farmaco però doveva essere somministrato più volte al giorno ad un<br />
costo di 150 dol<strong>la</strong>ri al mese, inoltre dava buon esito se accompagnato<br />
da un cambiamento <strong>del</strong><strong>la</strong> dieta, e causava effetti col<strong>la</strong>terali tali <strong>che</strong> il<br />
27 % dei soggetti abbandonò l'esperimento piuttosto <strong>che</strong> continuare<br />
ad assumere il farmaco.<br />
È stato ipotizzato <strong>che</strong> le pectine agiscano legandosi agli acidi biliari,<br />
causando così una <strong>diminuzione</strong> <strong>del</strong>l’assorbimento di grassi e <strong>del</strong><br />
colesterolo. Inoltre aumentano l’escrezione degli acidi biliari neutri in<br />
quanto <strong>la</strong> porzione po<strong>la</strong>re conferisce loro una elevata affinità per i sali<br />
biliari solubilizzati. I complessi sale-pectina sono escreti come<br />
sostanze da eliminare, ne risulta una riduzione dei sali biliari<br />
disponibili. Questo fatto, a sua volta, può indirettamente determinare<br />
una <strong>diminuzione</strong> ulteriore <strong>del</strong> colesterolo, poiché l’organismo userà<br />
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