piante medicinali che favoriscono la diminuzione del ... - Erboristeria
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apporto calorico scende a zero. L’assunzione rego<strong>la</strong>re prima dei<br />
pasti permette il controllo <strong>del</strong>le calorie, potenziando gli effetti di<br />
regimi dietetici o favorendo il mantenimento <strong>del</strong> peso in soggetti<br />
normopeso.<br />
Il chitosano è quindi in grado di diminuire lo stress metabolico<br />
indotto dal grasso in eccesso: infatti come è ben noto l’apporto<br />
calorico in eccesso viene trasformato dall’organismo in grassi.<br />
Questi poi sono immagazzinati nel tessuto adiposo, <strong>che</strong> essendo un<br />
tessuto di accumulo, presenta un metabolismo molto basso <strong>che</strong><br />
rende difficile ogni loro smaltimento.<br />
Esiste poi un secondo meccanismo attraverso il quale il chitosano<br />
“mangia” i grassi. Infatti oltre a legare i grassi per interazione di tipo<br />
elettrostatico, forma una sorta di rete, resistente all’azione degli<br />
enzimi digestivi, <strong>che</strong> intrappo<strong>la</strong> maggiormente i grassi al suo<br />
interno non permettendo il loro assorbimento.<br />
Questo può spiegare perché il chitosano ha mostrato buone<br />
proprietà ipocolesterolemizzanti, infatti ha dimostrato di essere<br />
attivo an<strong>che</strong> nel promuovere <strong>la</strong> riduzione <strong>del</strong> colesterolo come<br />
conseguenza an<strong>che</strong> <strong>del</strong>l’effetto sequestrante degli acidi biliari.<br />
Questo attiva un meccanismo a cascata a livello epatico, dove gli<br />
acidi biliari sono sintetizzati a partire dal colesterolo endogeno.<br />
Il chitosano è in grado di assorbire i grassi in quantità pari a 4-6<br />
volte il suo peso <strong>che</strong> può salire an<strong>che</strong> a 8 volte quando è assunto<br />
assieme a sostanze in grado di aumentare l’acidità come ad esempio<br />
l’acido ascorbico, in questo modo viene favorito il rigonfiamento.<br />
An<strong>che</strong> in questo caso è consigliata l’assunzione di molti liquidi<br />
durante <strong>la</strong> giornata.<br />
I risultati <strong>del</strong>le ricer<strong>che</strong> in vitro sull’attività <strong>del</strong> chitosano come<br />
sequestrante dei lipidi alimentari sono state confermate an<strong>che</strong> in<br />
studi clinici. Tra le fibre alimentari il chitosano ha dimostrato di<br />
possedere uno dei valori più alti di grassi assorbiti per quantità<br />
assunta, pur rimanendo di bassissima tossicità per l’organismo.<br />
Tra i tanti studi clinici <strong>che</strong> convalidano i molti effetti benefici <strong>del</strong><br />
chitosano nelle terapie <strong>del</strong> sovrappeso, riportiamo qui di seguito i<br />
risultati <strong>del</strong>lo studio condotto all’Università di Pavia, presso <strong>la</strong><br />
Cattedra di Chirurgia gastroenterica (Tab. 8). La sperimentazione<br />
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