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Testo del volume - Istat.it

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Analizzando gli spostamenti evidenziati dalla tavola 4.103 si nota che 285 decessiprecedentemente attribu<strong>it</strong>i a insufficienza renale in Icd-9 sono stati riclassificati ad altre cause inIcd-10; non si notano concentrazioni di decessi riclassificati verso un determinatoraggruppamento, tuttavia è da c<strong>it</strong>are che gli spostamenti più rilevanti sono avvenuti verso lasetticemia (31 decessi), le malattie endocrine (27 decessi), le malattie <strong>del</strong> cuore (37 decessi), lemalattie <strong>del</strong> sistema respiratorio (40 decessi) e le altre malattie <strong>del</strong> sistema gen<strong>it</strong>ourinario (19decessi).Si nota che 1.568 decessi classificati in Icd-9 come “altre malattie <strong>del</strong> rene e <strong>del</strong>l’uretere”sono stati attribu<strong>it</strong>i a “insufficienza renale” in Icd-10; lo spostamento è principalmente dovuto adecessi codificati in Icd-9 come “altri disturbi <strong>del</strong> rene e <strong>del</strong>l’uretere” (categoria Icd-9: 593.-)che sono stati inclusi nelle relative categorie <strong>del</strong>l’insufficienza renale in Icd-10 grazie allemigliori specifiche <strong>del</strong>la terminologia adottata. Tra i decessi riclassificati, vale la pena dimenzionare che 905 sono stati attribu<strong>it</strong>i a “insufficienza renale acuta non specificata” (codiceIcd-10: N17.9), e 625 a “insufficienza renale non specificata” (categoria Icd-10: N19).Continuando ad analizzare gli spostamenti per riga (da Icd-9 a Icd-10) si osserva che 249decessi attribu<strong>it</strong>i alle “altre malattie <strong>del</strong> rene e <strong>del</strong>l’uretere” sono stati attribu<strong>it</strong>i ad altre cause; traqueste sono da c<strong>it</strong>are: la setticemia (20 decessi), le malattie <strong>del</strong> cuore (57 decessi), tutte le altremalattie <strong>del</strong> sistema circolatorio (71 decessi).Infine, per quanto riguarda i 679 decessi riclassificati come insufficienza renale in Icd-10,essi provengono fondamentalmente dai seguenti raggruppamenti: diabete mell<strong>it</strong>o (141 decessi)malattie <strong>del</strong> cuore (223 decessi), malattie <strong>del</strong> sistema respiratorio (63 decessi).4.15 Gravidanza, parto e puerperio (Icd-10 Settore XV – gruppo 73)I decessi ascr<strong>it</strong>ti a questo settore sono molto esigui in entrambe le revisioni e le osservazioniqui riportate sono quindi prettamente qual<strong>it</strong>ative. Tuttavia questo settore è di primariaimportanza per determinare i casi di mortal<strong>it</strong>à materna che sono di norma sottostimati nellestatistiche di mortal<strong>it</strong>à per causa. I decessi per complicazioni <strong>del</strong>la gravidanza, <strong>del</strong> parto o <strong>del</strong>puerperio sono aumentati da 6 a 11. Per l’esigu<strong>it</strong>à dei numeri non è possibile fornire una stima<strong>del</strong> coefficiente di raccordo.La concordanza tra le due revisioni nell’amb<strong>it</strong>o <strong>del</strong> settore si ottiene per i sei decessiclassificati in Icd-9, pari al 100 per cento dei decessi codificati in questo settore in Icd-9 e al54,54 per cento di quelli codificati in Icd-10.Analizzando la terminologia riportata sulle schede, si rileva che gli 11 decessi identificaticon l’utilizzo <strong>del</strong>l’Icd-10 sono correttamente attribu<strong>it</strong>i al settore in oggetto, da ciò consegue chela nuova revisione ha consent<strong>it</strong>o di identificare cinque decessi precedentemente ascr<strong>it</strong>ti ad altriraggruppamenti <strong>del</strong>l’Icd-9. Tutti gli 11 decessi trattati sono stati codificati manualmente in Icd-9,mentre sei sono stati codificati in automatico in Icd-10. È importante evidenziare che tra questi,tre sono tra i cinque nuovi casi correttamente ascr<strong>it</strong>ti al settore, confermando quindi la valid<strong>it</strong>à<strong>del</strong>le procedure di riconoscimento testuale e codifica automatica nel trattare questo <strong>del</strong>icatoaspetto <strong>del</strong>le statistiche di mortal<strong>it</strong>à per causa.Analizzando in dettaglio la terminologia riportata dal medico e il codice di causa inizialeattribu<strong>it</strong>o per i sei decessi ascr<strong>it</strong>ti a questo stesso settore, si nota che la concordanza tra le duerevisioni è al livello riportato nel prospetto 4.1. Come riferimento è stata considerata la causainiziale <strong>del</strong>l’Icd-10 perché è stato verificato essere la più corretta, ma la qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> dato rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>oè senz’altro in linea con quanto atteso e con il buon livello <strong>del</strong>la qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong>le statistiche dimortal<strong>it</strong>à per causa prodotte dall’<strong>Istat</strong>.112

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