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Testo del volume - Istat.it

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Tavola 5.21 – Distribuzione dei decessi classificati in sindrome di Down (Con129), secondo i duesistemi di codificaICD-9Icd-10Sindrome di Down Altre congen<strong>it</strong>e Condizioni perinatali Altre cause TotaleSindrome di Down (Per129) 6 4 3 2 15Tutte le altre congen<strong>it</strong>e - 566 58 29 653Condizioni perinatali 1 28 1072 51 1152Altre cause di mortal<strong>it</strong>à - 8 52 254 314Totale 7 6061185 336 21345.2.7 Altre specificate e non specificate malformazioni e deformazioni congen<strong>it</strong>e e anomaliecromosomiche (Icd-10 Settore XVII - gruppo residuo)Lo scostamento di casi tra i due sistemi di codifica per i raggruppamenti che non abbiamotrattato nel dettaglio: “malformazioni congen<strong>it</strong>e <strong>del</strong>l’apparato respiratorio” (Con125) e“malformazioni congen<strong>it</strong>e <strong>del</strong>l’apparato digerente” (Con126), è di piccola ent<strong>it</strong>à (tre o quattrocasi) e dovuto presumibilmente alla variabil<strong>it</strong>à intrinseca <strong>del</strong> processo di codifica manuale.5.3 Altre cause di mortal<strong>it</strong>àLe altre cause di mortal<strong>it</strong>à rappresentano nel loro insieme, con 336 casi, meno <strong>del</strong> 16 percento <strong>del</strong>la mortal<strong>it</strong>à infantile. Tra le principali cause di morte in Icd-10 figurano le “malattie <strong>del</strong>sistema circolatorio” e i “sintomi, segni e altri stati morbosi mal defin<strong>it</strong>i”.Le malattie <strong>del</strong> sistema circolatorio ammontano a 66 decessi classificati in Icd-10 (rispettoai 42 in Icd-9) e presentano un incremento di casi con l’utilizzo <strong>del</strong>la nuova classificazionedovuto principalmente alla differente codifica di certificati assegnati in Icd-9 alle congen<strong>it</strong>e ealle perinatali (coefficiente di raccordo 1,57). La nuova classificazione di questi casi è dovutaall’utilizzo più rigoroso in Icd-10 <strong>del</strong>l’informazione sull’epoca di insorgenza <strong>del</strong>le condizioni:quando sul certificato alcune condizioni cardiache non sono defin<strong>it</strong>e congen<strong>it</strong>e e non è possibilededurre questa informazione su altre parti <strong>del</strong> certificato, queste vengono classificate nel settore“malattie <strong>del</strong> sistema circolatorio” e non nelle “malformazioni congen<strong>it</strong>e”. Uno dei cr<strong>it</strong>eri perclassificare le condizioni cardiache tra le congen<strong>it</strong>e è quello <strong>del</strong>la durata <strong>del</strong>la malattia indicatadal medico sul certificato che, quando corrisponde all’età <strong>del</strong> deceduto, consente di classificarele condizioni tra le congen<strong>it</strong>e.Il settore “sintomi, segni e stati morbosi mal defin<strong>it</strong>i” ha visto diminuire il numero di casiper effetto di un maggiore dettaglio <strong>del</strong>l’Icd-10 nella classificazione di alcuni disturbi respiratorineonatali. All’interno <strong>del</strong> settore è classificata anche la “sindrome <strong>del</strong>la morte improvvisa <strong>del</strong>lattante” detta anche Sids per la quale si osserva lo stesso numero di casi in entrambi i sistemi diclassificazione.Per le altre cause non commentate nei precedenti paragrafi si osservano variazioni di pochicasi e una buona concordanza fra i due sistemi di classificazione in special modo per le “malattie<strong>del</strong> sistema respiratorio” e per le “malattie endocrine”.138

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