Testo del volume - Istat.it

Come illustrato nella tavola 4.106, la concordanza tra i due sistemi di codifica si verifica in1.731 casi per l’insieme del raggruppamento, pari al 70,25 per cento in Icd-9 e al 95,79 per centoin Icd-10.Tavola 4.106 – Distribuzione dei decessi classificati come “cause sconosciute e non specificate”,secondo i due sistemi di codificaIcd-10ICD-9Cause sconosciute e nonspecificateAltre causeTotaleCause sconosciute e non specificate 1.731 733 2.464Altre cause 76Totale 1.807Gli spostamenti principali si osservano verso le altre cause dell’Icd-10: questi decessiammontano a 733 e risultano essere molto concentrati in poche categorie come riportato nellatavola 4.107. L’entità degli spostamenti osservati, superiore a 624 decessi descritti per l’interocapitolo, trova la sua ragione nello spostamento osservato dal raggruppamento delle causesconosciute ad altri raggruppamenti di cause afferenti allo stesso settore. Ciò è principalmentedovuto al fatto che alcune condizioni incluse in Icd-9 nella categoria residuale “altre cause maldefinite e sconosciute di morbosità e mortalità'” (categoria Icd-9: 799.-) comprende alcunecondizioni quali la cachessia (codice Icd10: R64) e il collasso respiratorio (codice Icd-10: R06.8)che sono state inserite in altri raggruppamenti del medesimo settore nella Icd-10 non inclusinelle cause sconosciute.Come si nota dalla tavola, la riclassificazione operata a carico della setticemia nel passaggiodi revisione ha causato un cambiamento nella selezione della causa iniziale: i 20 decessiprecedentemente codificati nel raggruppamento delle cause sconosciute (codice Icd-9: 799.1,collasso respiratorio) presentavano anche la menzione di setticemia, e secondo le regole dicodifica dell’Icd-9, essendo entrambe le condizioni classificate tra le “cause mal definite osconosciute di mortalità”, venivano selezionate con l’applicazione della “regola 5” (cfr.paragrafo 2.4); che non consentiva di operare una preferenza tra le condizioni riportate dalmedico sul certificato, ma teneva conto del suo ordine di compilazione. La riclassificazione dellasetticemia al di fuori del settore, comporta la possibilità di selezionarla di preferenza quale causainiziale rispetto a condizioni mal definite o cause sconosciute.Gli altri spostamenti consistenti hanno riguardato 279 decessi che in Icd-10 sono statiascritti al settore delle malattie del sistema respiratorio: tra questi, 276 erano classificati comecollasso respiratorio (codice Icd-9: 799.1) e sono stati riclassificati come insufficienzarespiratoria non classificata altrove (categoria Icd-10: J96.-), essendo anche sparita dall’indicedell’Icd-10 la dizione di “collasso respiratorio”. Questo spostamento non è particolarmenterilevante poiché non aggiunge informazione e conferma che il livello qualitativo della codificafosse già elevato con l’utilizzo dell’Icd-9. Esso è in buona parte imputabile a un cambiamentointrodotto nell’indice dell’Icd-10 nel quale l’insufficienza respiratoria è stata scissa in due codicidiversi: R09.2 che comprende l’arresto respiratorio e l’insufficienza cardiorespiratoria (nel sensodi “insufficiency”), e J96.- che comprende l’insufficienza respiratoria acuta, cronica e nonspecificata (nel senso di “failure”). È infine da notare che in Icd-10 sia l’insufficienzarespiratoria acuta (J96.0) sia quella non specificata (J96.9) sono considerate comunque115