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Testo del volume - Istat.it

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codifica automatica consentendo ai codificatori di utilizzare tale strumento anche per la codificamanuale. Questo opportuno adeguamento ha comportato alcune modifiche nel processo produttivo,in particolare nella gestione <strong>del</strong>le schede scartate da Micar200: non viene più assegnatamanualmente la sola causa iniziale ma viene richiesto al codificatore di completare la codifica <strong>del</strong>lecause multiple di morte e di sottoporre successivamente la scheda al programma Acme per laselezione automatizzata <strong>del</strong>la causa iniziale. Per particolari decessi, quali quelli da cause esterne equelli per i quali è particolarmente oneroso e complesso completare la codifica <strong>del</strong>le causemultiple, il codificatore assegna direttamente i codici di causa iniziale di morte consultando letavole di Acme. L’insieme <strong>del</strong>le innovazioni ha permesso di passare mediamente dal 75% all’82%circa di schede codificate in automatico.La scelta di utilizzare le tavole di Acme anche per la quota di schede da codificaremanualmente ha avuto anche ricadute pos<strong>it</strong>ive in termini di informazione prodotta visto che apartire dall’introduzione <strong>del</strong>l’Icd-10 si dispone <strong>del</strong>la codifica <strong>del</strong>le cause multiple di morte per laquasi total<strong>it</strong>à dei decessi (circa il 97% <strong>del</strong>le cause multiple è oggi codificato con un codiceaccettato dalla Icd-10).L’innovazione introdotta ha inoltre consent<strong>it</strong>o di rendere più omogenea la codifica elevandonela riproducibil<strong>it</strong>à e comparabil<strong>it</strong>à data la quota elevata di diagnosi e di schede di morte codificate inautomatico o con un minimo intervento umano.La revisione <strong>del</strong> dizionario ha permesso infine l’identificazione di alcuni accoppiamenti nonpertinenti tra terminologia e codici Icd presenti nel dizionario precedente: il passaggio di revisioneha consent<strong>it</strong>o di identificare ed eliminare alcuni di questi errori contribuendo ulteriormente almiglioramento <strong>del</strong>la qual<strong>it</strong>à dei dati.2.5.3 – La procedura di validazione dei dati san<strong>it</strong>ariPer quanto riguarda la fase di individuazione e correzione degli errori è stato aggiornato ilpiano di controllo e verifica <strong>del</strong>le incompatibil<strong>it</strong>à tenendo conto <strong>del</strong>le indicazioni <strong>del</strong>l’Oms e<strong>del</strong>l’Eurostat. È stato inoltre modificato il metodo di correzione degli errori. Per i dati codificatisecondo la nona revisione le schede identificate come errate (in quanto contenenti codiciinesistenti o non validi come causa iniziale o codici incompatibili con le informazionidemografiche), venivano corrette attraverso una procedura automatica di assegnazione casuale diun codice compatibile estratto da un elenco predeterminato di codici frequenti.Con l’introduzione <strong>del</strong>l’Icd-10 si è scelto di correggere le cause di morte risultateincompatibili con l’età e il sesso sottoponendole nuovamente alla codifica manuale. L’interventosu ciascuna singola scheda scartata garantisce un correzione più puntale sebbene richieda tempidi correzione più lunghi.Per poter essere applicato, questo metodo necess<strong>it</strong>a ovviamente di piani di controlloautomatici, di strumenti interattivi e risulta essere tanto più efficiente quanto più ridotto è ilnumero di scarti.L’attuale sistema Codsan II di codifica <strong>del</strong>le cause di morte è in gran parte basato suprocedure automatiche che garantiscono la qual<strong>it</strong>à e la riproducibil<strong>it</strong>à <strong>del</strong> dato, e la codificamanuale viene effettuata con l’ausilio di maschere interattive con controlli di congru<strong>it</strong>à in fase diimputazione. La nuova procedura ha quindi permesso sia di minimizzare il numero di schedeerrate sia di intervenire agevolmente sulle incompatibil<strong>it</strong>à. Il numero medio di interventi dicorrezione manuale è di circa 3 mila decessi su un totale di oltre 550 mila eventi annui.28

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