Testo del volume - Istat.it

verificato in 47 casi sui 173 di differenza. I decessi attribuiti all’epatite concordano nel 65 percento dei casi in Icd-10 e nel 54 per cento in Icd-9. La tavola 4.7 mostra come il contributomaggiore si sia avuto dalle “cirrosi e altre malattie croniche del fegato” che rappresentano il54,36 per cento del totale dei decessi riclassificati come epatite virale in Icd-10. In questo casoha probabilmente giocato un ruolo importante la revisione completa delle prassi di codifica.Tavola 4.7 – Distribuzione dei 298 decessi classificati in Icd-10 come “epatite virale”, provenienti dacapitoli o raggruppamenti differenti dell’Icd-9CLASSIFICAZIONE PER SETTORI DELL’ICD-9 Valori assoluti %Altre malattie infettive e parassitarie 6 2,01Tumori 19 6,38Malattie del sistema circolatorio 22 7,38Polmonite 18 6,04Cirrosi e altre malattie croniche del fegato 162 54,36Altre malattie del sistema digerente 55 18,46Altre cause di mortalità 16 5,37Totale 298 100,00Dei 1.026 decessi che sono stati codificati in Icd-9 come epatite, 471 sono stati riclassificatiin altri settori o raggruppamenti in Icd-10. La più grossa migrazione si osserva per i 350 decessi(74,31 per cento) che afferiscono ad altre malattie infettive in Icd-10 (Tavola 4.8). In particolaredi questi, 297 decessi (84,85 per cento) sono codificati in Icd-10 come “sequele di epatitevirale”. Di fatto quindi si è ottenuto un maggior livello di dettaglio per i postumi dell’epatite chenon erano riconosciuti in Icd-9 con un codice specifico.Tavola 4.8 – Distribuzione dei 471 decessi classificati in Icd-9 come “epatite virale”, provenienti dacapitoli o raggruppamenti differenti dell’Icd-10CLASSIFICAZIONE PER SETTORI DELL’ICD-10 Valori assoluti %Altre malattie infettive e parassitarie 350 74,31Tumori 31 6,58Malattie del sistema circolatorio 11 2,34Cirrosi e altre malattie croniche del fegato 55 11,68Altre malattie del sistema digerente 7 1,49Altre cause di mortalità 17 3,61Totale 471 100,004.3 Tumori (Icd-10 settore II – gruppo 07)I tumori sono aumentati a seguito del passaggio di revisione passando da 128.521 decessi a130.993. Essi rappresentano la seconda causa di morte in Italia per frequenza di decessi. Ilcoefficiente di raccordo stimato mediante il riporto all’universo è pari a 1,01 confermando unasostanziale stabilità del settore dei tumori, come osservato anche dal coefficiente grezzo che hamostrato un aumento dell’1,9 per cento. Come si nota dalla tavola 4.9, la concordanza tra le duerevisioni si osserva in 127.693 decessi, pari al 97 per cento e al 99 per cento dei casi codificatinell’ambito del settore II in Icd-10 e in Icd-9 rispettivamente. Inoltre sono stati classificati al48