12.07.2015 Views

Testo del volume - Istat.it

Testo del volume - Istat.it

Testo del volume - Istat.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

automaticamente il codice Icd-9 di causa iniziale 3 . Dall’ammontare residuo di decessi per iquali il sistema di codifica automatica non era stato in grado di attribuire la causa iniziale,ovvero da una popolazione di 135.904 eventi, è stato infine estratto un campione casuale sulquale effettuare una codifica manuale in Icd-9.In sintesi, il campione complessivo dei decessi con doppia codifica <strong>del</strong>le cause di morte ècost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da 454.897 casi su un totale di 580.200 eventi avvenuti nel 2003 (da questo ammontaresono esclusi i decessi oltre il primo anno di età <strong>del</strong>le province autonome di Trento e Bolzano).Il campione è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o da:• tutti i 2.134 decessi avvenuti entro il primo anno di v<strong>it</strong>a;• 96.380 decessi avvenuti nei mesi di gennaio e giugno;• 345.782 decessi con codice Icd-9 di causa iniziale attribu<strong>it</strong>o mediante il sistema di codificaautomatica;• 10.601 decessi estratti con campionamento casuale semplice da una popolazione di 135.904decessi per i quali il sistema di codifica automatica in Icd-9 non era stato in grado diattribuire la causa iniziale e che sono stati codificati manualmente in Icd-9.Questo insieme di dati cost<strong>it</strong>uisce la base sulla quale sono stati calcolati i coefficienti diraccordo defin<strong>it</strong>ivi, gli intervalli di confidenza e le corrispondenti misure di errore.3.1.3 Il disegno campionarioCome descr<strong>it</strong>to nel precedente paragrafo la popolazione di riferimento <strong>del</strong>la parte casuale<strong>del</strong> campione complessivo su cui è basato lo studio di bridge-coding è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da 135.904decessi <strong>del</strong> 2003.La definizione <strong>del</strong> disegno campionario ha richiesto alcuni importanti passaggi. Come primopunto è stato necessario determinare la dimensione campionaria in base al tempo e alle risorsedisponibili. La valutazione di tali parametri ha imposto di fissare la dimensione <strong>del</strong> campione al7,8 per cento <strong>del</strong> totale <strong>del</strong>le schede di decesso. Pertanto da un totale di 135.904 decessi sonostate selezionate con procedura casuale 10.601 un<strong>it</strong>à.L’estrazione è stata effettuata in modo sistematico con passo di campionamento pari a N/ndove N è la numeros<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la popolazione e n rappresenta la numeros<strong>it</strong>à <strong>del</strong> campione estratto.Questa tecnica di selezione <strong>del</strong>le un<strong>it</strong>à effettuata su una base di dati ordinata per il mese didecesso ha garant<strong>it</strong>o l’estrazione di eventi occorsi in ciascun mese ev<strong>it</strong>ando così di escluderecause di morte maggiormente concentrate in alcuni mesi <strong>del</strong>l’anno.L’obiettivo principale <strong>del</strong>le stime è la valutazione <strong>del</strong>le frequenze assolute e relative deicodici rilevati. Questo tipo di analisi rientra concettualmente nell’amb<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la stima <strong>del</strong> totale,per la quale i dati campionari devono essere ponderati attribuendo a ciascuna un<strong>it</strong>à campionariaun peso che può essere interpretato come il numero <strong>del</strong>le un<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la popolazione da essarappresentate.Il passo successivo è stato pertanto quello di definire il metodo di ponderazione per ilriporto all’universo dei dati campionati. Poiché il campione estratto è di tipo casuale semplice, ilpeso per il riporto all’universo è dato dall’inverso <strong>del</strong>la probabil<strong>it</strong>à di inclusione, ovvero dal pesobase: n/N. Tuttavia, al fine di valutare una migliore efficienza <strong>del</strong>le stime, sono stati effettuatidei confronti tra le distribuzioni nel campione e nella popolazione di riferimento rispetto adalcune variabili note. In generale infatti quando la variabile oggetto di studio ha una relazionesignificativa con altre variabili ausiliarie, è importante verificare la coerenza <strong>del</strong> campione con ladistribuzione <strong>del</strong>la popolazione obiettivo rispetto a tali informazioni ausiliarie: una buona3 Frova, L., Marchetti, S., Pace, M. Applying Acs to Causes of Death Statistics in Italy. Some Clues on Implementation, BridgeCoding and Further Steps”. Roma: <strong>Istat</strong>, 2004. (Essays, n. 13).Frova Luisa, La Nuova Indagine sulle Cause di morte. La codifica automatica, il bridge-coding e altri elementi innovativi. Roma:<strong>Istat</strong>, 2001. (Metodi e Norme, n. 8).31

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!