patogeno. Una eccezione a questa struttura è rappresentata ad esempio dal cap<strong>it</strong>olo relativo allecause esterne di mortal<strong>it</strong>à dove la classificazione è multi assiale tenendo in considerazione lemodal<strong>it</strong>à (accidentale, suicidio, omicidio) con cui uno stesso evento traumatico può avvenire.Questo tradizionale disegno <strong>del</strong>la classificazione, e altri aspetti <strong>del</strong>la sua struttura cheenfatizzano condizioni morbose frequenti, statisticamente ed epidemiologicamente rilevanti,costose o comunque importanti per la salute pubblica, sono stati mantenuti.A differenza <strong>del</strong>l’Icd-9 che era composta di due volumi (classificazione anal<strong>it</strong>ica e indicealfabetico) l’Icd-10 è formata da tre volumi:Volume 1. Classificazione anal<strong>it</strong>ica. Contiene il rapporto <strong>del</strong>la Conferenza internazionale per ladecima revisione, la classificazione stessa a tre e a quattro caratteri, la morfologia dei tumori,liste speciali per l’intabulazione <strong>del</strong>le cause di mortal<strong>it</strong>à e di morbos<strong>it</strong>à, definizioni eregolamento riguardante la nomenclatura.Volume 2. Manuale d’istruzione. Riporta insieme le note sia per la compilazione <strong>del</strong> certificatodi morte sia per la codifica, precedentemente incluse nel primo <strong>volume</strong>, con una maggiorequant<strong>it</strong>à di informazioni e di materiale di istruzione e di orientamento sull’uso <strong>del</strong> primo <strong>volume</strong>,sulle tavole e sulla programmazione per l’uso <strong>del</strong>l’Icd, aspetti r<strong>it</strong>enuti carenti nelle precedentiversioni. Vi sono inoltre riportati cenni storici già formalmente presentati nell’introduzione alprimo <strong>volume</strong>.Volume 3. Indice alfabetico. Vi è contenuto l’indice con una introduzione e una maggiorequant<strong>it</strong>à di istruzioni per il suo uso.La più evidente nov<strong>it</strong>à è nelle caratteristiche e nel numero stesso dei codici previsti: mentrel’Icd-9 ha 6.969 codici numerici, l’Icd-10 ne prevede 12.420 alfanumerici (14.199 se s’include ilquarto carattere nel settore XX – cause esterne di mortal<strong>it</strong>à e morbos<strong>it</strong>à sul “luogo ove èavvenuto l’accidente”); questo metodo fornisce una struttura di codifica più ampia, lasciandospazio per future revisioni senza dover modificare il sistema di numerazione, diversamente daquanto avvenuto con le precedenti revisioni.Il numero di categorie previste (codici alla terza cifra) è raddoppiato quale risultato<strong>del</strong>l’aggiunta di dettagli relativi alle malattie e alle condizioni morbose. I codici “E” <strong>del</strong>l’Icd-9sono stati inclusi nell’Icd-10 nel settore XX (cause esterne di morbos<strong>it</strong>à e mortal<strong>it</strong>à), consideratoparte integrante <strong>del</strong>la classificazione e non più come cap<strong>it</strong>olo a sé.Alcuni settori sono stati rivisti radicalmente, quali il V (disturbi psichici ecomportamentali); alcune malattie sono state spostate in un diverso cap<strong>it</strong>olo a causa <strong>del</strong>le nuoveconoscenze circa la loro eziologia, come nel caso <strong>del</strong>la condizione caratterizzata da “attacchicerebro-vascolari ischemici trans<strong>it</strong>ori”, classificata nel settore VII (malattie <strong>del</strong> sistemacircolatorio) in Icd-9 e nel settore VI (malattie <strong>del</strong> sistema nervoso) in Icd-10; alcune malattie dirilevanza epidemiologica sono state trattate a un maggior livello di dettaglio, come nel caso<strong>del</strong>l’Aids cui sono state attribu<strong>it</strong>e cinque categorie, con relative sottocategorie, identificate dalblocco B20-B24, e dei mesoteliomi identificati da una categoria dedicata (C45). Inoltre alcunidisturbi <strong>del</strong> meccanismo immun<strong>it</strong>ario sono inclusi nel settore <strong>del</strong>le malattie <strong>del</strong> sangue e degliorgani ematopoietici (settore III). Nuovi settori sono stati creati per le malattie degli occhi edegli annessi oculari e per le malattie <strong>del</strong>l’orecchio e <strong>del</strong>l’apofisi mastoide.Una particolare attenzione è stata dedicata alla mortal<strong>it</strong>à peri-neonatale, infantile e maternacon il miglioramento di definizioni, cr<strong>it</strong>eri e requis<strong>it</strong>i per la pubblicazione dei dati relativi allamortal<strong>it</strong>à materna, fetale, perinatale, neonatale e infantile. I settori “gravidanza, parto epuerperio”, “alcune condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale” e“malformazioni congen<strong>it</strong>e e anomalie cromosomiche” sono presentati come settori consecutividal XV al XVII. Infine, tra i settori di gruppo speciale, quelli su “gravidanza, parto e puerperio”18
e su “alcune condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale” hanno la prior<strong>it</strong>àsugli altri.È stato ampliato il numero <strong>del</strong>le condizioni morbose che possono essere indotte da farmaciidentificate separatamente da un codice Icd; un’altra importante innovazione è stata la creazione,verso la fine di alcuni settori, di categorie per i disturbi iatrogeni, quali ad esempio alcunemalattie endocrine e metaboliche successive ad ablazione di un organo.Per quanto attiene le cause esterne di mortal<strong>it</strong>à, in alcuni casi è stato modificato l’asse dicodifica come nel caso degli incidenti da trasporto ove in Icd-10 è data importanza al ruolo <strong>del</strong>lav<strong>it</strong>tima piuttosto che al mezzo di trasporto come in passato.Le note di esclusione all'inizio di ogni settore sono state ampliate per spiegare la gerarchiarelativa dei settori, e per rendere chiaro che i settori “di gruppo speciale” (ad es. “alcune malattieinfettive e parass<strong>it</strong>arie”, “tumori”, “gravidanza, parto e puerperio” e “alcune condizioni morboseche hanno origine nel periodo perinatale”) hanno prior<strong>it</strong>à di codifica rispetto ai settori d'organo odi sistema quali “malattie <strong>del</strong> sistema circolatorio”, “malattie <strong>del</strong>l’apparato digerente” e simili.La lista <strong>del</strong>le condizioni mal defin<strong>it</strong>e cui si applica la regola di modifica A (senil<strong>it</strong>à e altrecondizioni morbose mal defin<strong>it</strong>e) è stata notevolmente ampliata nel tentativo di poter fornire lacausa iniziale di morte più rilevante in termini statistico-epidemiologici. Alcune modifiche sonostate introdotte nelle regole di selezione e modifica per l’attribuzione <strong>del</strong>la causa iniziale dimorte (per maggiori dettagli vedere il paragrafo 2.3). In particolare, le applicazioni <strong>del</strong>la regola 3(conseguenze dirette) sono più ampie e meglio defin<strong>it</strong>e: ad esempio la polmon<strong>it</strong>e, spessoconseguenza di altre patologie, viene selezionata meno frequentemente come causa iniziale dimorte rispetto a quanto avveniva con l’uso <strong>del</strong>l’Icd-9. Viceversa, le malattie cronicodegenerativetendono ad essere selezionate con maggior probabil<strong>it</strong>à di quanto avveniva con l’uso<strong>del</strong>l’Icd-9.Infine, le liste speciali per la presentazione statistica dei dati, sono state modificate inaccordo con le modifiche introdotte.2.3 Il sistema di aggiornamenti periodici <strong>del</strong>l’Icd-10Il ciclo di revisione <strong>del</strong>l’Icd è stato circa decennale fino all’adozione <strong>del</strong>l’Icd-9. Laconferenza internazionale per la nona revisione <strong>del</strong>l'Icd, convocata dall'Oms, si tenne nel 1975.Data la compless<strong>it</strong>à introdotta con la decima revisione, questa è stata approvata dalla Conferenzainternazionale per la decima revisione <strong>del</strong>la Classificazione internazionale <strong>del</strong>le malattie nel1989 con uno sl<strong>it</strong>tamento di quattro anni rispetto alle precedenti revisioni, e pubblicata a cura<strong>del</strong>l’Oms in lingua inglese e francese nel corso degli anni dal 1992 al 1994.Anche la successiva implementazione nei vari paesi ha subìto dei r<strong>it</strong>ardi a causa<strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>la compless<strong>it</strong>à e degli investimenti necessari per il relativo adeguamentotecnico-metodologico; l’edizione <strong>it</strong>aliana, ad esempio, è stata pubblicata nel 2001.La gestione e manutenzione <strong>del</strong>l’Icd-10 è inoltre molto più complessa rispetto al passato inquanto essa può essere defin<strong>it</strong>a una revisione “dinamica” in cui sono apportati cambiamenti concadenza annuale (aggiornamenti minori) o triennale (aggiornamenti maggiori). Tram<strong>it</strong>e una seriedi appos<strong>it</strong>i gruppi di lavoro e com<strong>it</strong>ati di esperti che collaborano con l’Oms e tram<strong>it</strong>e il networkdei centri collaboratori per la famiglia <strong>del</strong>le classificazioni internazionali (Who-Fic network), siè quindi giunti alla messa a punto di un sistema di aggiornamenti ufficiali che sonoperiodicamente pubblicati sul s<strong>it</strong>o <strong>del</strong>l’Oms 2 alla fine di gennaio di ciascun anno (Prospetto 2.1).2 http://www.who.int/classifications/icd/icd10updates/en/index.html19