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Testo del volume - Istat.it

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Cap<strong>it</strong>olo 3 - Il bridge-coding: studi e metodi a confronto3.1 L’esperienza <strong>it</strong>alianaLo strumento per la valutazione <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong> passaggio a una nuova revisione <strong>del</strong>l’Icd èlo studio di comparabil<strong>it</strong>à o di bridge-coding. Questo tipo di studio si basa su dati per i quali sidispone di una doppia codifica <strong>del</strong>la causa iniziale di morte secondo le due revisioni Icd-9 e Icd-10. A partire da questi dati è possibile costruire il coefficiente di raccordo o comparabil<strong>it</strong>y ratioche cost<strong>it</strong>uisce l’indicatore chiave su cui si basa uno studio di bridge-coding.L’impostazione di uno studio di comparabil<strong>it</strong>à necess<strong>it</strong>a di una tabella di conversione con icodici equivalenti nelle due classificazioni a confronto. Nel 1997 l’Oms ha predisposto taletabella contenente le equivalenze tra codici Icd-9 alla quarta cifra e codici Icd-10 al quartocarattere 1 La tabella di conversione <strong>del</strong>l’OMS fornisce in generale l’indicazione sullacorrispondenza tra i codici di due diverse classificazioni, ovvero sulla tipologia di relazioni chesussistono tra i codici: relazioni di tipo univoco (uno a uno) ma anche di tipo complesso (molti auno o uno a molti). Una tabella di conversione non è pertanto sufficiente per confrontare lestatistiche di mortal<strong>it</strong>à rifer<strong>it</strong>e a due classificazioni diverse in quanto essa non è in grado dicogliere fino in fondo l’impatto legato al cambiamento <strong>del</strong>le regole di codifica né quelloderivante dalle diverse definizioni di categorie di cause aventi nomi simili nelle due diverse Icdma che si possono riferire a patologie diverse.Soltanto uno studio di bridge-coding può fornire gli strumenti adatti per misurarequant<strong>it</strong>ativamente gli effetti prodotti dal cambiamento di classificazione.3.1.1 I coefficienti di raccordoLa disponibil<strong>it</strong>à di una base di dati i cui decessi siano codificati ciascuno con la doppiaclassificazione permette di calcolare i coefficienti di raccordo tra le due revisioni. Talicoefficienti si ottengono confrontando le distribuzioni marginali di una tabella doppia difrequenza come quella proposta nella Figura 3.1.Figura 3.1 – Matrice di transizione: esempio di distribuzione dei decessi per causa iniziale di mortesecondo il doppio sistema di classificazioneICD-10Icd-9Causa 1 Causa 2 … Causa i … Causa j … Causa N TotaleCausa 1 n 11Causa 2 n 21 n 22…Causa i n ii n ij n i.……Causa N-1Causa N n N1 n NNTotale n .2 … n .i … n .j … n .N N<strong>Testo</strong> di Marilena Pappagallo (paragrafo 3.1), Silvia Bruzzone (paragrafo 3.2).1 Two-way Translator for the Ninth and Tenth Revisions. Fonte: Oms, WHO/HST/96.929

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