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Italia a Tavola Ottobre 2020

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FOCUS ON - SURGELATI<br />

pertanto è fondamentale ai fini della sicurezza<br />

del prodotto, il consumo entro la<br />

data di scadenza indicata dal produttore.<br />

Negli alimenti refrigerati la crescita<br />

dei microorganismi patogeni e alteranti è<br />

solo parziale e di conseguenza permette<br />

di conservarli per un periodo abbastanza<br />

breve, ma a differenza del congelamento,<br />

la refrigerazione controllata mantiene<br />

le qualità merceologiche del prodotto<br />

prossime a quelle originarie.<br />

Oltre al fattore della temperatura, è<br />

necessario controllare l’umidità: un ambiente<br />

non idoneo può deteriorare il prodotto<br />

con disidratazione, perdita di peso,<br />

avvizzimento, imbrunimento, sviluppo<br />

di microrganismi alteranti.<br />

Congelamento<br />

L’abbassamento drastico della temperatura<br />

di un alimento a -5°C/-12°C o addirittura<br />

a -30°C/-40°C fa sì che l’acqua<br />

contenuta solidifichi e cristallizzi in funzione<br />

del punto crioscopico, bloccando<br />

le reazioni enzimatiche generate dai<br />

microrganismi che sono tra le principali<br />

cause di deterioramento degli alimenti.<br />

Il congelamento blocca lo sviluppo<br />

dei microrganismi e rallenta i processi<br />

di deperimento (putrefazione delle<br />

proteine, irrancidimento dei grassi),<br />

ma è fondamentale ai fini della qualità<br />

del prodotto conservato, senza esagerare<br />

nell’estensione del Tmc (Termine minimo<br />

di confezionamento).<br />

Il prodotto congelato infatti non può<br />

mantenersi oltre un certo periodo di<br />

tempo, perché l’acqua è presente negli<br />

alimenti in due forme: acqua libera (Aw),<br />

cioè quella che congela a temperature<br />

poco inferiori allo 0 e acqua legata (BW)<br />

o incongelabile, le cui molecole sono<br />

incorporate nel reticolo cristallino delle<br />

sostanze idrofile quali proteine, glucidi,<br />

cellulosa, quest’ultima con un punto di<br />

congelamento molto inferiore rispetto<br />

all’acqua libera.<br />

Le alterazioni degli alimenti e in particolare<br />

l’attività microbica dipendono<br />

esclusivamente dell’acqua libera che è<br />

la misura normalmente utilizzata per<br />

definire il grado di predisposizione di un<br />

alimento al deterioramento, inteso come<br />

il rapporto tra la tensione di vapore della<br />

soluzione (gli alimenti sono considerati<br />

matrici complesse in base acquosa) e la<br />

tensione di vapore dell’acqua pura alla<br />

stessa temperatura dell’alimento.<br />

La maggior parte degli alimenti ha<br />

un Aw compresa tra 0.90 e 0.98 che permette<br />

la crescita delle varie specie microbiche,<br />

pertanto le tecniche di conservazione<br />

devono assicurare che l’acqua libera<br />

sia assai inferiore: più si avvicina a 1 e<br />

più il prodotto è vulnerabile, più tende a<br />

0 e meno il prodotto è deperibile.<br />

Il processo di congelamento si svolge<br />

in due fasi:<br />

• nucleazione: formazione di cristalli di<br />

ghiaccio iniziali;<br />

• accrescimento: i cristalli iniziali diventano<br />

sempre più grandi, fino alla totale<br />

solidificazione dell’alimento.<br />

Quando l’alimento viene congelato<br />

lentamente a temperature superiori a<br />

-20°C si formano pochi macrocristalli<br />

che distruggono la parete delle cellule<br />

rovinando la struttura dell’alimento, che<br />

perde liquidi e si presenta stopposo e<br />

di sapore sgradevole al momento dello<br />

scongelamento.<br />

Se invece l’alimento viene sottoposto<br />

a temperature di -30°C/-40°C o anche<br />

inferiori prevale la seconda fase di<br />

nucleazione e in questi casi parliamo di<br />

congelamento rapido durante il quale<br />

si formano microcristalli che non danneggiano<br />

le cellule. Allo scongelamento,<br />

l’alimento conserva la propria struttura e<br />

liquidi intracellulari. Per questi motivi a<br />

livello industriale il congelamento lento<br />

è stato quasi totalmente abbandonato.<br />

La tecnologia dei trattamenti termici<br />

evidenzia l’importanza del rapporto<br />

tempo-temperatura: il trattamento deve<br />

raggiungere il cuore del prodotto nel minor<br />

tempo possibile, differenziando in<br />

tal modo il congelamento dalla surgelazione.<br />

Surgelazione<br />

La surgelazione è un processo speciale di<br />

congelamento ultrarapido che consiste<br />

nell’abbassare velocemente la temperatura<br />

dell’alimento al cuore, portandola<br />

in tutti i suoi punti a valori pari o inferiori<br />

a -18°C che devono essere mantenuti<br />

ininterrottamente in tutte le fasi di<br />

conservazione, fino al consumatore finale.<br />

Un alimento può essere definito<br />

100 ITALIA A TAVOLA · OTTOBRE <strong>2020</strong>

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