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Italia a Tavola Ottobre 2020

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FOCUS ON - SOFTWARE<br />

Proviamo quindi a immaginare il<br />

progetto di unico strumento software<br />

che aggreghi le varie funzioni aziendali<br />

e che sia “aperto” alla rete. E lo facciamo<br />

affrontando i vari momenti del lavoro in<br />

cui l’informatica dà davvero una mano.<br />

Partiamo da una considerazione<br />

base. In tutto il mondo produttivo, e<br />

quindi anche nella ristorazione, ci sono<br />

due cicli fondamentali:<br />

• il ciclo attivo<br />

• il ciclo passivo<br />

Ci sono attività complesse, che generano<br />

documenti, e quindi dati e informazioni<br />

che coinvolgono tutte le funzioni<br />

aziendali, sia di linea che di staff.<br />

Inoltre si creano relazioni all’esterno, in<br />

prima battuta con fornitori e clienti. Poter<br />

controllare e “governare” in un unico<br />

sistema informativo l’automazione dei<br />

due cicli (attivo e passivo) innesca un<br />

volano virtuoso grazie al quale si ottiene<br />

un risparmio di risorse e più efficienza.<br />

Immaginando questo lavoro in un<br />

ristorante o in bar, è evidente che si può<br />

gestire meglio l’impresa se tutto quanto<br />

non è “materia insostituibile” (e che<br />

garantisce la squisitezza dei cibi e delle<br />

bevande) diviene “bit”, passa al mondo<br />

digitale e le carte e le scartoffie vengono<br />

dematerializzate. Grazie all’informatica<br />

“utile”, il ristoratore può in pratica<br />

liberarsi da operazioni di routine (burocratiche)<br />

e dedicarsi maggiormente<br />

all’attività più creativa (in cucina) e<br />

allo sviluppo dell’azienda. Cosa più<br />

che mai indispensabile in questi tempi<br />

di crisi.<br />

Una volta condivisa l’idea che vanno<br />

integrate tutte le attività aziendali, sia<br />

interne che esterne, è quindi necessario<br />

esaminare come porre sotto un unico<br />

sistema informativo il governo dell’azienda.<br />

Se prima della pandemia poteva<br />

sembrare complicato avere un approccio<br />

di questo tipo, adesso questo non<br />

solo è più facile (ci sono stati mesi in cui<br />

74 ITALIA A TAVOLA · OTTOBRE <strong>2020</strong><br />

in tanti hanno sperimentato app e sistemi<br />

vari) ma è addirittura obbligatorio se<br />

si vuole avere dei vantaggi dalle disposizioni<br />

contenute nei recenti Dpcm.<br />

Pensiamo ad alcune opportunità<br />

(obblighi). Il primo è ad esempio la<br />

costruzione e gestione dell’archivio<br />

con i dati anagrafici dei clienti.<br />

Buona parte dei ristoratori si è sottratta<br />

all’obbligo, buona parte lo ha fatto malvolentieri<br />

e solo una minima parte ha<br />

colto questa grande opportunità! Ma si<br />

ha idea della preziosità di queste informazioni?<br />

Probabilmente ancora non se<br />

ne ha idea precisa. Ancora si ascolta la<br />

frase velleitaria: “io i miei clienti li conosco<br />

ad uno ad uno!”. Eppure qui si tratta<br />

di prendere i dati anagrafici significativi:<br />

mail e numero di cellulare. Un’opportunità<br />

enorme per restare in collegamento<br />

col cliente per potergli mandare<br />

poi proposte o inviti. L’unico modo per<br />

rimanere legato con il cliente e non passare<br />

attraverso la mediazione<br />

di altri portali<br />

(tipo TheFork...) che<br />

vorrebbero spogliare<br />

il ristorante di questo<br />

valore aggiunto incalcolabile.<br />

E che dire del successivo<br />

passaggio, al<br />

termine del pranzo o<br />

della cena, quando c’è<br />

da porgere al cliente il<br />

conto? Qui gli intrecci<br />

sono molteplici ed ancora<br />

più si comprende<br />

quanto sia utile e<br />

necessario un sistema<br />

informativo integrato. Analizziamo attentamente<br />

questa attività.<br />

Presentare il conto significa:<br />

a) evidenziare quanto è stato ordinato<br />

b) calcolare l’importo di quanto dovuto.<br />

La fase a) ha a sua volta un molteplice<br />

impatto:<br />

a1) arricchire l’anagrafica cliente con le<br />

informazioni di quanto ha consumato,<br />

associando ad ogni cliente abitudini/<br />

gusti/allergie/preferenze<br />

a2) aggiornare in tempo reale cambusa<br />

e cantina innescando eventuali ordini<br />

a fornitori (ciclo passivo) per referenze<br />

giunte al livello di riordino, prima di andare<br />

in sottoscorta.<br />

E ci sono altri approfondimenti per<br />

ciascuna delle due sottofasi.<br />

a1) Come è stato presentato al cliente<br />

il menu? A parte l’utilizzo di moderni<br />

menù cartacei igienizzabili, ed evitando<br />

di far girare tablet ancor meno sanificabili,<br />

l’uso più frequente è di qrcode<br />

o app consultabili sullo smartphone. E<br />

in molti casi è possibile che il cliente, a<br />

questo punto è anche probabile, ed auspicabile,<br />

conoscesse il menu già prima<br />

di varcare la fatidica soglia del ristorante<br />

(quella con l’igienizzante all’ingresso,<br />

con l’addetto al termoscanner che fa<br />

anche diligentemente<br />

compilare il modulo<br />

anagrafica!). Come<br />

dire, la comanda potrebbe<br />

giungere in<br />

cucina ben prima che<br />

il cliente sia entrato in<br />

sala. Grazie al software<br />

la cucina può avere<br />

per tempo un’idea<br />

precisa di quando lavorare<br />

i singoli piatti …<br />

a2) Le comande fanno<br />

da starter alle movimentazioni<br />

di magazzino,<br />

innescano un<br />

alert per impostare i<br />

riordini quando se ne ravvisa l’esigenza<br />

secondo algoritmo impostato. Ma il<br />

sistema è utile anche al contrario. Permette<br />

di segnalare l’assenza di prodotti<br />

o bevande, escludendoli in tempo reale<br />

dai menu. Ciò che conta è gestire meglio<br />

dispensa e cantina, con azioni commer-

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