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FOCUS ON - SURGELATI<br />
surgelato se prodotto nel rispetto delle<br />
regole specifiche che disciplinano il<br />
settore dei surgelati (Dlgs. 110/1992, n.<br />
110 - Attuazione della direttiva 89/108/<br />
CEE in materia di alimenti surgelati destinati<br />
all’alimentazione umana), mentre<br />
i prodotti congelati osservano solamente<br />
le leggi generali di trattamento e conservazione<br />
sui prodotti alimentari.<br />
Gli alimenti surgelati destinati al consumatore<br />
devono essere venduti in confezioni<br />
originali chiuse dal fabbricante<br />
o dal confezionatore e preparatore con<br />
materiale idoneo a proteggere il prodotto<br />
dalle contaminazioni microbiche o di altro<br />
genere e dalla disidratazione.<br />
La surgelazione è un procedimento<br />
che avviene a livello industriale e artigianale<br />
secondo le seguenti fasi:<br />
• preparazione;<br />
• confezionamento;<br />
• congelamento ultrarapido (si opera a<br />
-30°C/-50°C);<br />
• conservazione (inferiore ai -18 °C).<br />
La differenza sostanziale tra congelamento<br />
e surgelazione consiste<br />
proprio nella rapidità della formazione<br />
dei cristalli di ghiaccio: la surgelazione<br />
avviene in tempi così rapidi e a temperature<br />
così basse che nelle fasi iniziali<br />
possono essere inferiori ai -80°C e i cristalli<br />
di ghiaccio che si formano sono<br />
di piccolissime dimensioni.<br />
Gli alimenti surgelati una volta riportati<br />
a temperatura ambiente, rimangono<br />
simili e quasi identici ai prodotti freschi,<br />
mentre il prodotto congelato a causa<br />
dell’acqua persa e alla rottura delle strutture<br />
cellulare, appare meno compatto.<br />
Per i prodotti surgelati la catena del<br />
freddo non deve essere mai interrotta<br />
per cui il prodotto deve restare alla stessa<br />
temperatura nei magazzini, nei depositi,<br />
nei furgoni per il trasporto e nei punti<br />
vendita e i luoghi di immagazzinamento<br />
e di conservazione degli alimenti surgelati<br />
devono essere dotati di adeguati<br />
strumenti di registrazione automatica<br />
della temperatura che misurino, frequentemente<br />
e ad intervalli regolari la<br />
temperatura dell’aria (registrazioni datate<br />
e conservate dagli operatori almeno<br />
per un anno).<br />
I surgelati non devono essere sottoposti<br />
a scongelamento sia che richiedano<br />
frittura, bollitura o qualsiasi altro<br />
tipo di cottura. Solamente in alcuni casi<br />
possono essere lasciati scongelare rigorosamente<br />
in frigorifero, tenendo conto<br />
e prevedendo che questa operazione potrebbe<br />
durare svariate ore.<br />
I prodotti surgelati non devono essere<br />
messi sotto acqua calda, perché si cuocerebbe<br />
la parte esterna del prodotto; in<br />
generale, passarli sotto l’acqua comporta<br />
comunque la perdita di sali e vitamine.<br />
Se il prodotto è stato scongelato per errore,<br />
non deve essere mai ricongelato, ma<br />
consumato subito o eliminato.<br />
Fermo restando le disposizioni in<br />
materia di etichettatura dei prodotti alimentari,<br />
le stesse si applicano agli alimenti<br />
surgelati con le seguenti modalità<br />
e integrazioni:<br />
• la denominazione di vendita, completata<br />
dal termine “surgelato”;<br />
• il termine minimo di conservazione<br />
completato dalla indicazione del periodo<br />
in cui il prodotto può essere conservato<br />
presso il consumatore;<br />
• le istruzioni relative alla conservazione<br />
del prodotto dopo l’acquisto completate<br />
dalla indicazione della temperatura di<br />
conservazione o dell’attrezzatura richiesta<br />
per la conservazione;<br />
• l’avvertenza che il prodotto, una volta<br />
scongelato, non deve essere ricongelato<br />
e le eventuali istruzioni per l’uso;<br />
• l’indicazione del lotto.<br />
Abbattimento criogenico<br />
L’abbattitore criogenico previene il rischio<br />
di crescita batterica e di sviluppo<br />
enzimatico, migliorando anche il profilo<br />
merceologico e sensoriale del prodotto.<br />
Si formano nanocristalli di ghiaccio distribuiti<br />
uniformemente all’interno del<br />
prodotto.<br />
L’azoto liquido a -147°C è l’agente refrigerante<br />
più versatile, atossico, inerte e<br />
caratterizzato da una vasta gamma di applicazioni<br />
e rendimenti su matrici complesse<br />
lipoproteiche o glicoproteiche<br />
come i prodotti di pasticceria e gelateria.<br />
Accelera la fase di nucleazione dell’acqua<br />
per ottenere dei cristalli di ghiaccio<br />
circa 500-600 volte inferiori rispetto a<br />
quelli ottenuti con il sistema di mantecatura<br />
a frigorie meccaniche e con un tempo<br />
ridotto di 1/3.