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Italia a Tavola Ottobre 2020

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FOCUS ON - SURGELATI<br />

surgelato se prodotto nel rispetto delle<br />

regole specifiche che disciplinano il<br />

settore dei surgelati (Dlgs. 110/1992, n.<br />

110 - Attuazione della direttiva 89/108/<br />

CEE in materia di alimenti surgelati destinati<br />

all’alimentazione umana), mentre<br />

i prodotti congelati osservano solamente<br />

le leggi generali di trattamento e conservazione<br />

sui prodotti alimentari.<br />

Gli alimenti surgelati destinati al consumatore<br />

devono essere venduti in confezioni<br />

originali chiuse dal fabbricante<br />

o dal confezionatore e preparatore con<br />

materiale idoneo a proteggere il prodotto<br />

dalle contaminazioni microbiche o di altro<br />

genere e dalla disidratazione.<br />

La surgelazione è un procedimento<br />

che avviene a livello industriale e artigianale<br />

secondo le seguenti fasi:<br />

• preparazione;<br />

• confezionamento;<br />

• congelamento ultrarapido (si opera a<br />

-30°C/-50°C);<br />

• conservazione (inferiore ai -18 °C).<br />

La differenza sostanziale tra congelamento<br />

e surgelazione consiste<br />

proprio nella rapidità della formazione<br />

dei cristalli di ghiaccio: la surgelazione<br />

avviene in tempi così rapidi e a temperature<br />

così basse che nelle fasi iniziali<br />

possono essere inferiori ai -80°C e i cristalli<br />

di ghiaccio che si formano sono<br />

di piccolissime dimensioni.<br />

Gli alimenti surgelati una volta riportati<br />

a temperatura ambiente, rimangono<br />

simili e quasi identici ai prodotti freschi,<br />

mentre il prodotto congelato a causa<br />

dell’acqua persa e alla rottura delle strutture<br />

cellulare, appare meno compatto.<br />

Per i prodotti surgelati la catena del<br />

freddo non deve essere mai interrotta<br />

per cui il prodotto deve restare alla stessa<br />

temperatura nei magazzini, nei depositi,<br />

nei furgoni per il trasporto e nei punti<br />

vendita e i luoghi di immagazzinamento<br />

e di conservazione degli alimenti surgelati<br />

devono essere dotati di adeguati<br />

strumenti di registrazione automatica<br />

della temperatura che misurino, frequentemente<br />

e ad intervalli regolari la<br />

temperatura dell’aria (registrazioni datate<br />

e conservate dagli operatori almeno<br />

per un anno).<br />

I surgelati non devono essere sottoposti<br />

a scongelamento sia che richiedano<br />

frittura, bollitura o qualsiasi altro<br />

tipo di cottura. Solamente in alcuni casi<br />

possono essere lasciati scongelare rigorosamente<br />

in frigorifero, tenendo conto<br />

e prevedendo che questa operazione potrebbe<br />

durare svariate ore.<br />

I prodotti surgelati non devono essere<br />

messi sotto acqua calda, perché si cuocerebbe<br />

la parte esterna del prodotto; in<br />

generale, passarli sotto l’acqua comporta<br />

comunque la perdita di sali e vitamine.<br />

Se il prodotto è stato scongelato per errore,<br />

non deve essere mai ricongelato, ma<br />

consumato subito o eliminato.<br />

Fermo restando le disposizioni in<br />

materia di etichettatura dei prodotti alimentari,<br />

le stesse si applicano agli alimenti<br />

surgelati con le seguenti modalità<br />

e integrazioni:<br />

• la denominazione di vendita, completata<br />

dal termine “surgelato”;<br />

• il termine minimo di conservazione<br />

completato dalla indicazione del periodo<br />

in cui il prodotto può essere conservato<br />

presso il consumatore;<br />

• le istruzioni relative alla conservazione<br />

del prodotto dopo l’acquisto completate<br />

dalla indicazione della temperatura di<br />

conservazione o dell’attrezzatura richiesta<br />

per la conservazione;<br />

• l’avvertenza che il prodotto, una volta<br />

scongelato, non deve essere ricongelato<br />

e le eventuali istruzioni per l’uso;<br />

• l’indicazione del lotto.<br />

Abbattimento criogenico<br />

L’abbattitore criogenico previene il rischio<br />

di crescita batterica e di sviluppo<br />

enzimatico, migliorando anche il profilo<br />

merceologico e sensoriale del prodotto.<br />

Si formano nanocristalli di ghiaccio distribuiti<br />

uniformemente all’interno del<br />

prodotto.<br />

L’azoto liquido a -147°C è l’agente refrigerante<br />

più versatile, atossico, inerte e<br />

caratterizzato da una vasta gamma di applicazioni<br />

e rendimenti su matrici complesse<br />

lipoproteiche o glicoproteiche<br />

come i prodotti di pasticceria e gelateria.<br />

Accelera la fase di nucleazione dell’acqua<br />

per ottenere dei cristalli di ghiaccio<br />

circa 500-600 volte inferiori rispetto a<br />

quelli ottenuti con il sistema di mantecatura<br />

a frigorie meccaniche e con un tempo<br />

ridotto di 1/3.

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