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pensiamo si potranno trarre tanti spunti<br />
degni di nota. Dobbiamo completare la<br />
proposta del mondo gastronomico e<br />
grazie all'accoglienza abbiamo potuto<br />
sempre promuovere la nostra proposta<br />
che è poi quello che il cliente vuole.<br />
Inoltre innalzare il livello della sala ci<br />
rafforzerà».<br />
Proprio sulla formazione si sono<br />
espressi molti partecipanti, perché la<br />
complessità delle azioni per chi deve accogliere<br />
e raccontare l'offerta ristorativa<br />
non si impara nelle scuole alberghiere e<br />
gli stessi docenti difficilmente entrano<br />
nelle cucine dei ristoranti. Ed è anche<br />
all'interno del ristorante che la formazione<br />
dovrebbe continuare. Di una sorta<br />
di interscambio tra cucina e sala ha<br />
parlato Andrea Berton. «Quando lavoravo<br />
con Gualtiero Marchesi - ha detto<br />
- invitavamo i ragazzi di cucina ad uscire<br />
in sala e viceversa per far cogliere ad<br />
entrambe le professionalità il valore del<br />
loro lavoro. Così faccio nella mia attività<br />
perché per far star bene il cliente serve il<br />
lavoro di tutti. Ma forse la sala è ancora<br />
più importante perché<br />
se si sbaglia viene rovinato<br />
tutto l'impegno<br />
della cucina».<br />
Negli ultimi anni<br />
si è assisto a un cambiamento<br />
del lavoro<br />
di sala, una maggiore<br />
presa di coscienza su<br />
quanto viene richiesto<br />
per la professione.<br />
«Ma stanno cambiando<br />
anche i giovani che<br />
si iscrivono ai corsi - ha<br />
sottolineato Marco Amato che si occupa<br />
della didattica - e si nota un maggiore<br />
impegno verso la professionalità, nella<br />
convinzione che il ristorante debba essere<br />
una macchina perfetta e che la qualifica<br />
di chi opera in sala a contatto con<br />
il cliente possa essere diversa: piuttosto<br />
L’associazione<br />
ha organizzato<br />
a Roma una<br />
tavola rotonda<br />
per riflettere<br />
sul ruolo<br />
del personale<br />
di sala nella<br />
ristorazione.<br />
Fondamentale<br />
la formazione<br />
anche all'interno<br />
dei locali<br />
che cameriere - un termine sempre sottovalutato<br />
- quasi un manager di tavolo».<br />
Joe Bastianich ha parlato della sua<br />
esperienza quarantennale nel settore<br />
vissuta soprattutto negli Stati Uniti e seguendone<br />
la continua evoluzione.<br />
Per Marcello Masi, impegnato per la<br />
Rai nella comunicazione enogastronomica,<br />
è il rapporto con le persone, prima<br />
ancora che col cibo, a<br />
fare la differenza. «Il<br />
vero fronte - ha detto<br />
- è la sala. Loro, gli addetti,<br />
sono il biglietto<br />
da visita a cominciare<br />
da chi risponde al<br />
telefono per ricevere<br />
la prenotazione. E se<br />
la nostra cucina per il<br />
suo alto livello ha raggiunto<br />
una supremazia<br />
mondiale, lo stesso<br />
non si può dire per la<br />
formazione e il servizio».<br />
Per Paolo Marchi, fondatore di Identità<br />
Golose, il settore dovrebbe avere più<br />
attenzione da parte delle istituzioni e di<br />
conseguenza non riesce a far comprendere<br />
la sua forza, comunicare quanto<br />
può offrire. Anche nel proporre e servire<br />
un vino c'è bisogno di maggiore competenza,<br />
così come per spiegare la qualità<br />
degli oli usati nei piatti a secondo della<br />
loro territorialità, a volte meno considerati<br />
della qualità delle acque minerali.<br />
Per Antonello Magistà, titolare di un<br />
ristorante stellato a Conversano (Ba) si<br />
sta assottigliando la distanza tra i giovani<br />
che scelgono la cucina rispetto alla sala.<br />
Anche per Alessandro Pipero il lavoro<br />
di sala è fondamentale, difficile e<br />
delicato. Si è prima linea e se un errore<br />
può esser perdonato in cucina non è lo<br />
stesso per quello commesso di fronte al<br />
cliente. «Io sull'insegna - ha detto - metto<br />
il mio nome, non quello dello chef,<br />
perché è il sistema che deve cambiare,<br />
non si può identificare un ristorante<br />
con nome dello chef che può cambiare,<br />
essere sostituito. Inoltre se si premia il<br />
ristorante nel suo complesso e non solo<br />
la figura dello chef, il personale è più stimolato<br />
e gratificato. Il cuoco non è tutto,<br />
è la squadra quella che conta».<br />
L'associazione Noi di Sala ha recentemente<br />
pubblicato la guida "I protagonisti<br />
dell'ospitalità nella ristorazione<br />
italiana" (Ed. Giunti) con 159 indirizzi in<br />
cui viene celebrata, regione per regione,<br />
il valore dell'ospitalità.