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Italia a Tavola Ottobre 2020

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ALIMENTI<br />

LE RADICI DEL CIBO<br />

AMARANTO<br />

SUPERFOOD<br />

SENZA GLUTINE<br />

di Piera Genta<br />

è una pianta<br />

originaria dell’America<br />

L’amaranto<br />

centrale, dove era coltivata<br />

già dalle civiltà precolombiane.<br />

Conta circa 60 specie, ma solo<br />

tre sono ritenute buone produttrici<br />

di semi. Appartiene alla famiglia<br />

delle Amaranthaceae, considerato<br />

un pseudocereale e annoverato tra<br />

i superfood per il rilevante profilo<br />

nutrizionale.<br />

Come la quinoa, è stato selezionato<br />

per la dieta degli astronauti<br />

per il suo alto valore nutritivo e la<br />

sua capacità di crescere in condizioni<br />

sfavorevoli. Infatti, è stato descritto<br />

dalla Nasa come un alimento<br />

Celss (Controlled ecologic lifesupport<br />

system), dal 1985 sistema<br />

di supporto vitale autonomo per le<br />

stazioni spaziali.<br />

Dimenticato per tanti anni, è<br />

stato riscoperto negli Usa negli<br />

anni ’60. È coltivato anche in altre<br />

zone del mondo come Messico,<br />

Guatemala, Perù, India, Cina, Nepal<br />

e in altre regioni a clima tropicale<br />

o sub-tropicale.<br />

Gli antichi Romani credevano<br />

che allontanasse sfortuna e invidia.<br />

I Greci pensavano che fosse la<br />

pianta dell’amicizia e di tutti i sentimenti<br />

eterni. In <strong>Italia</strong>, l’amaranto<br />

è una pianta spontanea molto invadente,<br />

per questo considerata infestante<br />

dai coltivatori. Tuttavia, piccole<br />

realtà di coltivazione si stanno<br />

sviluppando anche nei nostri territori,<br />

grazie all’elevata redditività<br />

rispetto alle colture tradizionali e<br />

all’ottimo adattamento a periodi di<br />

siccità prolungata.<br />

Completamente privo di glutine,<br />

quindi particolarmente adatto<br />

ai celiaci, molto ricco di fibre e di<br />

proteine di alta qualità, valido alleato<br />

per chi decide di seguire un regime<br />

alimentare privo di carne e di<br />

derivati animali. Contiene un contenuto<br />

elevatissimo di lisina e garantisce<br />

un ottimo apporto di ferro,<br />

calcio, fosforo e magnesio. Non va<br />

mai abbinato a cibi ricchi di proteine,<br />

per esempio a uova o latticini,<br />

perché ne contiene una quota già<br />

molto elevata. I suoi semi dal gusto<br />

delicato con una leggerissima nota<br />

di nocciola sono adatti sia a preparazioni<br />

dolci che salate.<br />

Possono essere inseriti, dopo<br />

averli lessati, in insalate di cereali<br />

e legumi, oppure semplicemente<br />

aggiunti alle varie preparazioni per<br />

aumentarne le proprietà nutritive.<br />

Si possono fare i popcorn oppure<br />

utilizzare una percentuale di farina<br />

di amaranto nella preparazione di<br />

pane e impasti lievitati. Le foglie<br />

sono molto più ricche di ferro dei<br />

semi e possono essere cucinate con<br />

le stesse modalità degli spinaci.<br />

Dai semi si estrae anche un acido<br />

grasso molto utilizzato in cosmesi<br />

e viene prodotto un latte, una delle<br />

migliori alternative vegetali al latte<br />

vaccino o di altri animali.<br />

È facilmente reperibile nei<br />

negozi di prodotti naturali per l’alimentazione,<br />

nelle erboristerie<br />

oltre che in alcuni punti vendita<br />

della grande distribuzione che prevedano<br />

scaffali dedicati ai prodotti<br />

biologici.

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