Nr. 4 (21) anul VI / octombrie-decembrie 2008 - ROMDIDAC
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GEO VASILE<br />
C<br />
EX PONTO NR.4, <strong>2008</strong><br />
128<br />
genera]ia „criterion”<br />
Il personaggio iperionico<br />
nella prosa di Mircea Eliade<br />
ostantemente evocato da Mircea Eliade nei suoi saggi ma anche nella sua<br />
prosa fantastica, Mihai Eminescu viene considerato quale personalità tutelare<br />
della mitologia della patria spirituale, quale sinonimo dello specifico nazionale.<br />
Si può attribuire al prosatore Eliade una vera ossessione emineschiana<br />
rivelatasi nelle sue battute narrative che riguardano i grandi testi poetici tipo<br />
“Iperione”, “I pensieri del povero Dionigi”, “Gli spettri”, nonché alcuni frammenti<br />
epici ecc. Il romanzo “Signorina Christina, riletto nella visione emineschiana<br />
dell’Iperione, mette in atto l’amore tra due esseri sostanzialmente diversi,<br />
uno di loro essendo comune mortale, l’altro, già morto e quindi estraneo a<br />
questo mondo. La fonte immaginaria delle due opere è la stessa: la credenza<br />
popolare nei fantasmi dell’al di là che tornano sotto i più diversi aspetti e con<br />
mete non sempre benefiche. Fatto sta che Signorina Christina si incarna in<br />
una variante di segno opposto nei confronti del protagonista emineschiano.<br />
Iperione, come si sa, è un prototipo schopenhaueriano della sorte del genio:<br />
infelice sulla terra, lui non non può recare la felicità a nessuno; benché abbia<br />
una percezione oggettiva del mondo si ritrova tagliato fuori da esso.<br />
Nel romanzo di Mircea Eliade (Bucarest 1907-1986 Chicago), l’essere<br />
dotato dell’aura dell’immortalità, ma che aspira all’amore di un comune mortale,<br />
quindi alla condizione terrena dei comuni mortali è una donna, mentre quello<br />
che non riesce ad assumere la propria caducità e a rassegnarsi al suo<br />
statuto di umano morituro, bramando l’ora di amore sovrumano, è il pittore<br />
Egor, il corrispondente della emineschiana Catalina, innamorata, come si sa,<br />
dell’intramontabile espero Iperione.. Come nel capolavoro lirico del poeta,<br />
la comunicazione tra i due personaggi ha luogo attraverso il sogno, questo<br />
avendo virtù iniziatiche per tutt’e due gli autori. La metamorfosi della defunta<br />
Signorina Christina in spettro, reincarnazione dello spirito alato notturno,<br />
presente nella tradizione folclorica romena, orale o colta, rappresenta la<br />
tentazione stessa di condividere una sorte umana, anche se impossibile per<br />
l’incompatibilità strutturale. Ricordiamo che Iperione stesso è pronto a negarsi<br />
alla sua condizione siderale, per scendere e realizzare l’assoluto dell’amore<br />
accanto a una donna mortale. L’ansia, l’anelito, il desio, la nostalgia per<br />
godersi la condizione umana, spinge la Signorina Christina a ritornare per