Dizionario di retorica - Livros LabCom - UBI
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114 <strong>Dizionario</strong> <strong>di</strong> <strong>retorica</strong><br />
anche nelle artes me<strong>di</strong>evali: la Summa de arte pre<strong>di</strong>can<strong>di</strong> <strong>di</strong> Tommaso<br />
<strong>di</strong> Salisbury, la Poetria nova <strong>di</strong> Goffredo <strong>di</strong> Vinsauf. → memoria locale.<br />
merismo [s.m.] Figura <strong>retorica</strong> che consiste nell’enumerazione prima – e poi<br />
nell’eventuale spiegazione – delle parti <strong>di</strong> un intero precedentemente<br />
menzionato. → <strong>di</strong>visione.<br />
mesarchìa [s.f.] È la ripetizione <strong>di</strong> una o più parole all’inizio e nel mezzo <strong>di</strong><br />
frasi successive. → anafora.<br />
meso<strong>di</strong>plosis ingl. → anafora.<br />
mesoteleuton ingl. → anafora.<br />
mesozèugma [s.m.] Sinonimo <strong>di</strong> sinzeugma, rappresenta quella tipologia <strong>di</strong><br />
zeugma per cui il verbo che unisce e regge due frasi si trova posizionato<br />
in mezzo ad esse. Es.: → sinzeugma, zeugma.<br />
metàbasi [s.f.] Si ha quando la narrazione scivola su un altro argomento o<br />
quando spiega ciò che è stato o verrà detto. Nel corso <strong>di</strong> una narratio la<br />
metabasi è necessaria quando ad esempio le persone implicate nel filo<br />
del racconto si trovano in luoghi <strong>di</strong>versi, e l’attenzione dell’u<strong>di</strong>torio è<br />
spostata dall’una all’altra. → transitio, re<strong>di</strong>tus ad rem.<br />
metàbole o metàbola [s.f.] Ogni cambiamento <strong>di</strong> un aspetto qualsiasi del<br />
co<strong>di</strong>ce, al <strong>di</strong> sopra del ‘grado zero assoluto’ Il Gruppo μ le <strong>di</strong>stingue in:<br />
metaplasmi, metatassi, metasememi e metalogismi. Secondo il Gruppo<br />
µ (in un contesto teorico in cui risultano determinanti i concetti <strong>di</strong><br />
→ grado zero e <strong>di</strong> → scarto rispetto ad esso), ciascuna delle quattro<br />
operazioni <strong>di</strong> trasformazione: aggiunzione, soppressione, aggiunzionesoppressione<br />
e permutazione, anch’essa definibile come operazione <strong>di</strong><br />
aggiunzione e soppressione che agisce su punti <strong>di</strong>stinti del sintagma.<br />
(Suddette operazioni derivano idealmente dallo schema della quadripartita<br />
ratio <strong>di</strong> Quintiliano, che <strong>di</strong>stingue a<strong>di</strong>ectio, detractio, immutatio,<br />
e transformatio (cfr. Inst. Or. I, 5.38) e citato da Lausberg, 1960,<br />
p. 250). Ogni trasformazione costituisce una ‘metabola’, genere internamente<br />
articolato in funzione dell’estensione delle unità mo<strong>di</strong>ficate e<br />
della presenza o dell’assenza <strong>di</strong> rilievo semantico. Incrociando il tipo<br />
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