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Dizionario di retorica - Livros LabCom - UBI

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20 <strong>Dizionario</strong> <strong>di</strong> <strong>retorica</strong><br />

Ad esempio, quando si <strong>di</strong>ce che Aveiro è la Venezia del Portogallo si<br />

stanno comparando due città al fine <strong>di</strong> ottenere la valorizzazione dell’elemento<br />

più “debole” della comparazione. 2. Gli argomenti fondati<br />

sulla struttura del reale, che si costruiscono non a partire dal fondamento<br />

ontologico della realtà, bensì da ciò che l’u<strong>di</strong>torio ritiene essere<br />

reale, utilizzano la struttura del reale per istituire un legame tra opinioni<br />

stabilite circa suddetta struttura ed altre, a proposito delle quali si tenta<br />

<strong>di</strong> convincere l’interlocutore. Essi si sud<strong>di</strong>vidono in due gruppi: a.<br />

gli argomenti che si applicano alle relazioni <strong>di</strong> successione che legano<br />

un avvenimento alle sue cause ed alle sue conseguenze. La relazione<br />

causale (causa-effetto) è, per così <strong>di</strong>re, il prototipo della relazione<br />

<strong>di</strong> successione. Dato un avvenimento (ad esempio il problema della<br />

criminalità) si cercano cioè <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una o più cause che lo determinano<br />

(quando si mette in relazione la criminalità [effetto] alla droga<br />

[causa]) o, viceversa, si rivolge l’attenzione agli effetti che esso produce<br />

(quando dalla criminalità [causa] si <strong>di</strong>scende all’insicurezza sociale<br />

[effetto]); b. gli argomenti che usano una relazione <strong>di</strong> coesistenza tra<br />

una essenza e le sue manifestazioni. Mentre nella relazione <strong>di</strong> successione<br />

gli elementi si situano al medesimo livello dentro una relazione<br />

temporale, nella relazione <strong>di</strong> coesistenza gli elementi stanno su livelli<br />

<strong>di</strong>stinti e la <strong>di</strong>mensione temporale è irrilevante. È questo il caso delle<br />

argomentazioni per cui gli atti compiuti coesistono con la persona che li<br />

compie (un politico stabilirà così una relazione <strong>di</strong> coesistenza tra la sua<br />

persona e gli atti che gli converrà porre in risalto come manifestazione<br />

<strong>di</strong> sé: strade, ponti, buone leggi ecc; con lo stesso argomento si stabilirà<br />

una relazione <strong>di</strong> coesistenza tra un criminale e i suoi atti criminosi, a<br />

meno che egli non sia considerato non imputabile: in questo caso l’argomentazione<br />

consisterà proprio nel <strong>di</strong>mostrare che la coesistenza non<br />

esiste, ossia che, nel momento del crimine, l’in<strong>di</strong>viduo in questione non<br />

era “nel pieno uso delle proprie facoltà mentali”, vale a <strong>di</strong>re che l’atto<br />

commesso non era manifestazione della sua essenza in quanto persona<br />

cosciente e libera). 3. Gli argomenti che fondano la struttura del reale<br />

contrad<strong>di</strong>stinguono una argomentazione che opera come per induzione,<br />

stabilendo generalizzazioni e regolarità che fondano ciò che si accre<strong>di</strong>ta<br />

essere la struttura del reale socialmente costruito, ossia proponendo<br />

modelli, esempi, illustrazioni, a partire da casi particolari: a. esempio:<br />

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