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Dizionario di retorica - Livros LabCom - UBI

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Stefano Arduini & Matteo Damiani 67<br />

anche un caso <strong>di</strong> → sinestesia)]. /. . . un ribatte / le porche con sua marra<br />

pazïente (G. Pascoli) l’aggettivo paziente è riferito all’arnese marra,<br />

ma logicamente va riferito a un, cioè al conta<strong>di</strong>no che usa la marra e<br />

che è paziente.<br />

enantiosemìa [s.f.] Si ha quando una medesima parola presenta due significati<br />

tra loro contrari, o contrad<strong>di</strong>ttori o conversi. Es. avanti può significare<br />

‘prima’ e ‘dopo’: il giorno avanti, d’ora in avanti. → antifrasi.<br />

enantiòsi [s.f.] Una delle <strong>di</strong>eci opposizioni che nel sistema pitagorico stanno<br />

a base <strong>di</strong> tutte le cose. / Rifiuto della tesi contraria a quella che si vuole<br />

provare. Es.: Il reato non è stato compiuto intenzionalmente (invece <strong>di</strong>:<br />

il reato è stato compiuto accidentalmente)→ antitesi, contrad<strong>di</strong>zione.<br />

enargìa [s.f.] Vivace descrizione <strong>di</strong> un’azione, un evento, una persona, una<br />

situazione, una emozione, ecc. utilizzata per creare l’illusione della<br />

realtà. → ipotiposi, evidentia.<br />

encomium [s.m.] Tributo <strong>di</strong> lode, onore, ammirazione; lode pubblica.<br />

endìa<strong>di</strong> [s.f.] (variante arc. endìade). Figura che consiste nell’esprimere un<br />

concetto me<strong>di</strong>ante due termini complementari (due sostantivi o due aggettivi)<br />

e coor<strong>di</strong>nati tra loro, evitando così <strong>di</strong> subor<strong>di</strong>narne uno all’altro<br />

(agg. + nome, oppure nome + specificazione complementare subor<strong>di</strong>nata).<br />

L’en<strong>di</strong>a<strong>di</strong> si presenta quin<strong>di</strong> come un metodo <strong>di</strong> amplificazione<br />

che aggiunge forza al <strong>di</strong>scorso. Es.: pateris libamus et auro ‘beviamo<br />

in coppe e in oro’ = pateris aureis libamus ‘beviamo in coppe d’oro’.<br />

Nella strada e nella polvere = nella strada polverosa. La notte e il buio<br />

= la notte buia. La gioventù e le forze mi vengono meno = mi vengono<br />

meno le forze della gioventù. Erbe e veleni = erbe velenose. Vedo<br />

splendere la luce e il sole = Vedo splendere la luce del sole.<br />

energìa [s.f.] La forza e la robustezza dell’→ ornatus <strong>di</strong> un <strong>di</strong>scorso.<br />

ènfasi [s.f.] Consiste in un’esagerazione del tono e dell’intensità della voce,<br />

del calore generale della espressione e dei gesti; nello scritto si manifesta<br />

nel tipo <strong>di</strong> lessico utilizzato e nella sintassi molto formalizzata o<br />

anche arcaizzante. → vox.<br />

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