Dizionario di retorica - Livros LabCom - UBI
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168 <strong>Dizionario</strong> <strong>di</strong> <strong>retorica</strong><br />
sofìstico (sillogismo s.) → sillogismo sofistico.<br />
solecismo [s.m.] È un errorre morfologico o sintattico dovuto a ignoranza<br />
in<strong>di</strong>viduale o a peculiarità <strong>di</strong>alettali. Es.: oggi mi sento più meglio; toscanismo:<br />
se tu fosti, voi mi <strong>di</strong>cevi ‘<strong>di</strong>cevate’; vénghino, và<strong>di</strong>no, fàccino.<br />
Il concetto <strong>di</strong> solecismo anche oggi in<strong>di</strong>ca un errore o una devianza,<br />
mentre il → metaplasmo descrive uno spostamento, un mutamento che<br />
in partenza <strong>di</strong> solito è generato da una devianza. La <strong>retorica</strong> classica<br />
analizzò i solecismi sintattici, ossia le improprietà <strong>di</strong> costruzione dovute<br />
alla <strong>di</strong>smisura per eccesso e per <strong>di</strong>fetto. In questo senso vennero<br />
in<strong>di</strong>viduati solecismi per → aggiunzione, soppressione, permutazione e<br />
→ sostituzione quali usi scorretti <strong>di</strong> determinate figure grammaticali e<br />
anche <strong>di</strong> molte figure <strong>di</strong> parola e <strong>di</strong> pensiero.<br />
soppressióne [s.f.] Eliminazione <strong>di</strong> qualche elemento, ai vari livelli <strong>di</strong> analisi<br />
linguistica. → detractio.<br />
soprariprensióne [s.f.] Parte del <strong>di</strong>scorso che seguiva riprensione o confutazione.<br />
→ riprensione.<br />
sorite [s.m.] Sequenza <strong>di</strong> sillogismi incatenati l’un l’altro in modo tale che la<br />
conclusione dell’uno rappresenti la premessa del successivo.<br />
sospensióne [s.f.] Figura <strong>retorica</strong> che consiste nell’ interruzione volontaria<br />
del <strong>di</strong>scorso. Classificata da Fontanier tra le figure <strong>di</strong> pensiero per<br />
ragionamento o combinazione. → aposiopesi, interruptio, reticenza.<br />
sostituzióne [s.f.] Lausberg la definisce come alterazione <strong>di</strong> una parte <strong>di</strong> un<br />
insieme per mezzo <strong>di</strong> una parte che prima era estranea all’insieme stesso.<br />
In questo senso, un esempio <strong>di</strong> sostituzione potrebbe essere quella<br />
che prevede l’impiego <strong>di</strong> un tropo al posto <strong>di</strong> un verbum proprium<br />
nell’insieme rappresentato dalla frase. → immutatio.<br />
sottigliézza [s.f.] Lo stesso che → acutum <strong>di</strong>cen<strong>di</strong> genus, acutezza.<br />
sottintéso [s.m.] Parole non espresse che facilmente possono essere reintegrate<br />
e capite dall’ascoltatore. → ellissi.<br />
sottrazióne [s.f.] Eliminazione <strong>di</strong> qualche elemento, ai vari livelli <strong>di</strong> analisi<br />
linguistica. → detractio.<br />
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