Dizionario di retorica - Livros LabCom - UBI
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116 <strong>Dizionario</strong> <strong>di</strong> <strong>retorica</strong><br />
Le metabole si articolano quin<strong>di</strong> in quattro classi: 1. metaplasmi: figure<br />
che mo<strong>di</strong>ficano l’aspetto sonoro o grafico delle parole e delle unità<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne inferiore alla parola; 2. metatassi: figure che mo<strong>di</strong>ficano la<br />
struttura della frase, alterando la posizione <strong>di</strong> sintagmi e morfemi; 3.<br />
metasememi: figure che mo<strong>di</strong>ficano la composizione semica delle unità<br />
concettuali lessicalizzate; coprono quin<strong>di</strong> il campo dei tropi o delle<br />
figure <strong>di</strong> parola; poiché la parola è considerata “un insieme <strong>di</strong> semi nucleari<br />
senza or<strong>di</strong>ne interno e senza possibilità <strong>di</strong> ripetizione”, nell’ambito<br />
dei metasememi non sono possibili operazioni <strong>di</strong> permutazione; 4.<br />
metalogismi: coprono l’ambito delle antiche figure <strong>di</strong> pensiero; mo<strong>di</strong>ficano<br />
il valore logico <strong>di</strong> una frase, così che lo scarto investe il rapporto<br />
fra linguaggio e realtà. Pur limitando il proprio intervento ad un solo<br />
aspetto del linguaggio, le metabole implicano tuttavia la coor<strong>di</strong>nazione<br />
fra i <strong>di</strong>versi livelli: ogni figura, infatti, riguarda piano delle unità mo<strong>di</strong>ficate<br />
(piano ‘formatore’), quello su cui si manifesta lo scarto (piano<br />
‘portatore’), e quello, ancora superiore, che permette <strong>di</strong> riconoscere la<br />
figura (piano ‘rivelatore’). Nel caso della metafora, il piano formatore<br />
è costituito dai semi, quello portatore dalla parola e quello rivelatore<br />
dall’enunciato. Metabolé esisteva già in Aristotele, mentre i termini<br />
métataxes, métasémèmes y métalogismes sono neologismi del lessico<br />
retorico.<br />
metàfora [s.f.] Nelle teorie linguistiche classiche la metafora è un problema<br />
<strong>di</strong> linguaggio per cui un’espressione linguistica (<strong>di</strong> solito letteraria<br />
o poetica) è caratterizzata da una o più parole che appartengono ad un<br />
certo contesto e che vengono impiegate al <strong>di</strong> fuori del loro uso convenzionale<br />
per esprimere un concetto simile. Tuttavia la metafora può essere<br />
pensata non semplicemente da un punto <strong>di</strong> vista linguistico, quanto<br />
piuttosto come un problema <strong>di</strong> pensiero, cioè secondo una prospettiva<br />
cognitiva. L’idea che gli uomini abbiano la capacità cognitiva <strong>di</strong> concettualizzare<br />
il mondo in termini figurali non è nuova, e si ricollega al<br />
pensiero <strong>di</strong> alcuni autorevoli pensatori quali, tra gli altri, Giambattista<br />
Vico e Fiederich Nietzsche. Secondo Vico, infatti, la conoscenza non<br />
sta nella pura cogitatio ma anche nella capacità dell’uomo <strong>di</strong> produrre<br />
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