1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG
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1.5.4 Il commercio e l'artigianato<br />
A <strong>di</strong>fferenza <strong>del</strong>le attività industriali, il commercio produce effetti sull’ambiente legati<br />
principalmente alla conservazione e al trasporto dei prodotti venduti, soprattutto rifiuti e<br />
imballaggi, ma anche all’uso d'energia per la refrigerazione, all’esigenza <strong>di</strong> aree commerciali con<br />
relative infrastrutture, ad esempio i parcheggi, e con<strong>di</strong>ziona la concentrazione e la <strong>di</strong>stribuzione<br />
<strong>del</strong> traffico nelle ore <strong>di</strong> punta e in determinati giorni <strong>del</strong>la settimana.<br />
La tipologia <strong>di</strong>stributiva <strong>del</strong> commercio è un in<strong>di</strong>catore <strong>del</strong>la vivibilità <strong>del</strong> territorio.<br />
In seguito alla riforma <strong>del</strong> commercio, l’Assessorato alle Attività produttive <strong>del</strong>la Regione Lazio<br />
ha istituito l’Osservatorio Regionale sul Commercio composto dai rappresentanti degli enti<br />
locali, <strong>del</strong>le associazioni <strong>di</strong> categoria <strong>del</strong> commercio fisso e <strong>di</strong> quello su aree pubbliche, dei<br />
sindacati e <strong>del</strong>le camere <strong>di</strong> commercio.<br />
La L. R. n. 33/1999 sul commercio affida all’Osservatorio il compito <strong>di</strong> monitorare la rete<br />
<strong>di</strong>stributiva, rilevando le caratteristiche strutturali e merceologiche <strong>del</strong>la rete stessa e i problemi<br />
derivanti dalla programmazione commerciale ed urbanistica.<br />
Commercio e piano degli inse<strong>di</strong>amenti commerciali<br />
La L. R. n. 33/1999, all’art. 22, impone l’adeguamento degli strumenti urbanistici generali ed<br />
attuativi e i regolamenti <strong>di</strong> polizia locale.<br />
Sotto il profilo urbanistico tale legge esaurirà presto la sua funzione <strong>di</strong> adeguamento per<br />
<strong>di</strong>ventare parte integrante <strong>del</strong>la pianificazione urbanistica regolata dalla nuova L. R. n. 38/1999.<br />
I nuovi piani urbanistici comunali generali (<strong>PUCG</strong>) nasceranno già “adeguati” rispetto alla<br />
funzione commerciale, entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2004. Ciò che resterà <strong>del</strong>la L.R. n. 33/99 è, invece,<br />
la programmazione commerciale che dovrà svolgersi ogni tre anni; una sorta <strong>di</strong> piano pluriennale<br />
<strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> settore commerciale condotto sulla guida e sulle <strong>di</strong>sposizioni emanate dalla<br />
Regione in un documento programmatico per l’inse<strong>di</strong>amento <strong>del</strong>le attività commerciali (art. 11).<br />
Il Documento programmatico è stato adottato dal Consiglio Regionale <strong>del</strong> Lazio con<br />
Deliberazione n. 131 <strong>del</strong> 6/11/2002.<br />
Per l’art. 56 comma 2 <strong>del</strong>la L. R. n. 33/1999, decorso inutilmente un anno dalla entrata in vigore<br />
<strong>del</strong>la L. n. 33/99, i comuni possono, entro i successivi sei mesi procedere autonomamente alla<br />
definizione <strong>del</strong>l’assetto <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong>stributiva e procedere al rilascio <strong>del</strong>le autorizzazioni per<br />
l’esercizio <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />
Il comune <strong>di</strong> Colleferro ha provveduto a pre<strong>di</strong>sporre il prescritto adeguamento che sotto il titolo<br />
<strong>di</strong> Piano degli inse<strong>di</strong>amenti commerciali è stato adottato con Delibera <strong>del</strong> Consiglio Comunale n.<br />
28 <strong>del</strong>l’11 aprile <strong>del</strong> 2001.<br />
Il piano degli inse<strong>di</strong>amenti commerciali <strong>di</strong> Colleferro rappresentata la traduzione, in termini<br />
pianificatori, <strong>del</strong>lo “Stu<strong>di</strong>o preliminare alla programmazione <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong>stributiva e piano degli<br />
esercizi <strong>di</strong> vicinato” redatto in applicazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive <strong>del</strong> D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 114.<br />
Il Piano è stato preceduto da uno “Stu<strong>di</strong>o preliminare” e considera il commercio parte integrante<br />
<strong>del</strong> piano degli inse<strong>di</strong>amenti industriali.<br />
Il Piano coniuga, quin<strong>di</strong>, due <strong>di</strong>versi aspetti in uno: adegua gli strumenti urbanistici vigenti e<br />
programma per il prossimo triennio, l’assetto <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong>stributiva:<br />
Il Piano <strong>di</strong> Colleferro coniuga, quin<strong>di</strong>, due <strong>di</strong>versi aspetti in uno: adeguamento degli strumenti<br />
urbanistici vigenti e programmazione per il prossimo triennio <strong>del</strong>l’assetto <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong>stributiva.<br />
Lo “Stu<strong>di</strong>o preliminare” ha tracciato una idea-guida articolata in due aspetti fondamentali:<br />
• far compiere alla struttura commerciale un salto <strong>di</strong> qualità che la porti non solo a migliorare<br />
l’offerta, ma a farla <strong>di</strong>ventare concorrenziale contribuendo a realizzare, come sintesi <strong>di</strong><br />
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