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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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Caratteristiche vegetazionali<br />

Nel tentativo <strong>di</strong> sfruttare la natura, l'uomo ha spesso operato profonde trasformazioni sugli<br />

ambienti naturali, attuando uno stato <strong>di</strong> "semplificazione ecologica" caratterizzato dalla<br />

sistematica pianificazione dei <strong>di</strong>sboscamenti, dettati dalla ricerca <strong>di</strong> una sempre più spinta<br />

produttività sia agricola che industriale.<br />

All’interno <strong>del</strong> comune <strong>di</strong> Colleferro possono essere <strong>di</strong>stinte le seguenti aree con caratteristiche<br />

vegetazionali <strong>di</strong>fferenti:<br />

- Rive <strong>del</strong> Fiume Sacco;<br />

- Bosco <strong>del</strong>la Piombinara;<br />

- Aree a<strong>di</strong>bite a pascolo e ad uso agricolo.<br />

Corso <strong>del</strong> Sacco<br />

La valle <strong>del</strong> Sacco in con<strong>di</strong>zioni naturali sarebbe stata ricoperta da una vegetazione boschiva<br />

rappresentata dalle formazioni <strong>di</strong> querce semprever<strong>di</strong> (leccio) miste a caducifoglie (cerro,<br />

roverella, farnia, castagno).<br />

Queste formazioni costituivano, nei secoli passati, le antiche foreste planiziali (cioè <strong>di</strong> pianura)<br />

che coprivano la valle Latina.<br />

A causa <strong>del</strong>l'antropizzazione, oggi la copertura boschiva è fortemente <strong>di</strong>scontinua, ma, anche se<br />

parzialmente ed in modo frammentato, le formazioni boschive assicurano al complesso<br />

idrografico una funzione protettiva <strong>di</strong> primaria importanza.<br />

Nelle aree più influenzate dall'azione <strong>del</strong>l'uomo, invece, la vegetazione arborea ed arbustiva<br />

declina in favore <strong>del</strong>le formazioni erbacee e <strong>del</strong>le coltivazioni, mentre lungo i corsi d'acqua sono<br />

presenti le specie tipiche <strong>del</strong>la vegetazione ripariale, più o meno stratificate, in relazione alla<br />

<strong>di</strong>mensione degli spazi <strong>di</strong>sponibili lasciati dalle zone agricole.<br />

Sulle rive <strong>del</strong> fiume crescono prevalentemente salici (Salix alba, S. purpurea in Fig. 1.2.11), che<br />

occupano le rive in modo <strong>di</strong>scontinuo.<br />

La componente erbacea associata è quantitativamente molto variabile: spesso, laddove il corso<br />

d'acqua è costretto e <strong>del</strong>imitato, è quasi assente e sono presenti solo rampicanti come la<br />

dulcamara (Solanum dulcamara) e la brionia comune (Bryonia <strong>di</strong>oica in Fig. 1.2.10).<br />

Frequentemente le specie <strong>di</strong> greto vanno a consociarsi con quelle <strong>di</strong> riva come la forbicina<br />

comune (Bidens tripartita), la fienarola comune (Poa trivialis) e gli equiseti (Equisetum sp.).<br />

Nella fascia imme<strong>di</strong>atamente a ridosso <strong>del</strong> fiume si trovano i pioppi, che pre<strong>di</strong>ligono terreni<br />

sciolti, umi<strong>di</strong> ed areati, ma non tollerano immersioni prolungate, poiché le ra<strong>di</strong>ci non sono in<br />

grado <strong>di</strong> sopportare perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> asfissia.<br />

Comunque, a causa sia <strong>del</strong>le manomissioni <strong>di</strong>rette <strong>del</strong>le rive che <strong>del</strong>le immissioni <strong>di</strong> inquinanti,<br />

l'assetto <strong>del</strong>le associazioni vegetazionali lungo il Sacco appare piuttosto degradato.<br />

Alla vegetazione preesistente si va via via sostituendo una fitocenosi nitrofila, costituita da<br />

specie quali il sambuco comune (Sambucus nigra), la canna (Arundo donax) ed il vilucchio<br />

(Convolvulus sp.), nonché essenze avventizie esotiche come la robinia (Robinia pseudoacacia),<br />

l'acero americano (Acer negundo) ed il gelso da carta (Broussonetia papyrifera in Fig. 1.2.9)<br />

che si consolidano in ambienti il cui substrato è arricchito artificialmente da composti azotati.<br />

Una vera fascia vegetazionale erbacea igrofila si sviluppa solo nelle situazioni non <strong>di</strong>sturbate ed<br />

è caratterizzata, in particolare, dalla cannuccia <strong>di</strong> palude (Phragmites australis), dalla tifa (Typha<br />

sp.) e dalla mestolaccia comune (Alisma plantago aquatica in Fig. 1.2.8).<br />

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