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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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1.2.3 Clima e caratteristiche vegetazionali<br />

Clima e fitoclima<br />

La vegetazione potenziale <strong>di</strong> un determinato territorio è quella che si svilupperebbe, in<br />

assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi esterni, sulla base <strong>del</strong> clima e <strong>del</strong> suolo. I popolamenti vegetali, infatti,<br />

tendono ad inse<strong>di</strong>arsi, in successione nel tempo, secondo determinati sta<strong>di</strong> che evolvono<br />

spontaneamente verso la maturità, caratterizzata da un insieme <strong>di</strong> specie in equilibrio tra <strong>di</strong><br />

loro e stabile nel tempo: tale sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> maturità è detto climax.<br />

La vegetazione potenziale <strong>del</strong>l'area in esame è riferibile all'unità fitoclimatica che si estende<br />

lungo la valle <strong>del</strong> fiume Sacco da Zagarolo ad Equino (Blasi, 1994), caratterizzata da piogge<br />

piuttosto costanti durante l'inverno e scarse nel periodo estivo, durante il quale si verificano<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> ari<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>la durata <strong>di</strong> circa due mesi.<br />

Il sito in esame ricade nella Regione xeroterica (sottoregione mesome<strong>di</strong>terranea) e presenta<br />

termotipo collinare inferiore o mesome<strong>di</strong>terraneo umido me<strong>di</strong>o e ombrotipo umido inferiore<br />

(Fig. 1.2.7).<br />

La vegetazione forestale prevalente è rappresentata da querceti a cerro (Quercus cerris),<br />

farnia (Q. robur), roverella (Q. pubescens), con elementi <strong>del</strong>la flora me<strong>di</strong>terranea e un<br />

progressivo aumento <strong>di</strong> farnetto (Q. frainetto) procedendo verso sud.<br />

L'area è potenzialmente favorevole per la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> castagneti e boschi misti <strong>di</strong> orniello<br />

(Fraxinus ornus), carpino nero (Ostrya carpinifolia) e carpino orientale (Carpinus orientalis).<br />

Gli alberi guida <strong>del</strong>l’ecosistema forestale sono: cerro (Quercus cerris), farnia (Q. robur),<br />

roverella (Q. pubescens), farnetto (Q. frainetto), carpino bianco (Carpinus betulus), carpino<br />

orientale (C. orientalis), nocciolo (Corylus avellana), castagno (Castanea sativa), albero <strong>di</strong><br />

Giuda (Cercis siliquastrum), carpino nero (Ostrya carpinifolia), olmo minore (Ulmus minor),<br />

acero oppio (Acer campestre).<br />

Gli arbusti guida sono: ginestra comune (Spartium junceum), biancospino (Crataegus<br />

monogyna), ilatro comune (Phillyrea latifolia), terebinto (Pistacia terebinthus), salsapariglia<br />

nostrana (Smilax aspera), rosa selvatica comune (Rosa canina), bossolo (Staphylea pinnata),<br />

sambuco nero (Sambucus nigra), corniolo sanguinello (Cornus sanguinea), corniolo maschio<br />

(C. mas).<br />

Il clima è definito come l’insieme <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni atmosferiche caratterizzate dagli sta<strong>di</strong> ed<br />

evoluzioni <strong>del</strong> tempo in una determinata area; è quin<strong>di</strong> uno dei fattori ecologici più importanti<br />

che influenza le componenti biotiche degli ecosistemi, sia naturali che antropici (compresi quelli<br />

agricoli), poiché agisce <strong>di</strong>rettamente come fattore <strong>di</strong>scriminante per la vita <strong>di</strong> piante ed animali,<br />

nonché sui processi pedogenetici, sulle caratteristiche chimico fisiche dei suoli e sulla<br />

<strong>di</strong>sponibilità idrica dei terreni.<br />

I dati pluviometrici, per la zona <strong>di</strong> indagine esaminata, si riferiscono alla stazione termpluviometrica<br />

<strong>di</strong> Frosinone e sono relativi ad un arco temporale compreso tra il 1951 ed il 1999.<br />

Nel <strong>di</strong>agramma in Fig. 1.2.5 sono sintetizzati i valori relativi a piogge e temperature; in questi<br />

<strong>di</strong>agrammi vengono riportati su un sistema <strong>di</strong> assi cartesiani i valori me<strong>di</strong> <strong>del</strong>le temperature e<br />

<strong>del</strong>le precipitazioni riscontrate nei mesi <strong>del</strong>l'anno. Nelle or<strong>di</strong>nate sono rappresentate le<br />

temperature e le precipitazioni in una scala in cui ad un centimetro corrispondono 10 mm <strong>di</strong><br />

pioggia (a destra) e 5 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> temperatura (a sinistra) e nelle ascisse i mesi <strong>del</strong>l'anno.<br />

Dalla lettura <strong>del</strong> <strong>di</strong>agramma si evidenzia un periodo <strong>di</strong> ari<strong>di</strong>tà compresa tra i mesi <strong>di</strong> giugno ed<br />

agosto.<br />

Inoltre i valori me<strong>di</strong> <strong>di</strong> piovosità mensile in<strong>di</strong>cano un massimo <strong>di</strong> precipitazione nel mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre<br />

con 167 mm, mentre il minimo si registra nel mese <strong>di</strong> luglio con 29 mm, andamento tipico <strong>del</strong><br />

clima me<strong>di</strong>terraneo; nell'ambito territoriale <strong>di</strong> Frosinone si riscontrano 1115 mm <strong>di</strong> pioggia caduta<br />

annualmente.<br />

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