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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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2.5 INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO<br />

La generazione <strong>di</strong> campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici artificiali, ovvero non facenti<br />

parte <strong>del</strong> fondo naturale terrestre o attribuibili ad eventi naturali, è prodotta da impianti realizzati<br />

per trasmettere informazioni attraverso la propagazione <strong>di</strong> onde elettromagnetiche (impianti<br />

ra<strong>di</strong>o-TV e per telefonia mobile), da impianti utilizzati per il trasporto e la trasformazione<br />

<strong>del</strong>l'energia elettrica dalle centrali <strong>di</strong> produzione fino all'utilizzatore in ambiente urbano<br />

(elettrodotti), da apparati per applicazioni biome<strong>di</strong>cali, da impianti per lavorazioni industriali,<br />

nonché da tutti quei <strong>di</strong>spositivi il cui funzionamento è subor<strong>di</strong>nato a un'alimentazione <strong>di</strong> rete<br />

elettrica (tipico esempio sono gli elettrodomestici).<br />

I campi elettromagnetici (CEM) si propagano sotto forma <strong>di</strong> onde elettromagnetiche, per le quali<br />

viene definito un parametro, detto frequenza, che in<strong>di</strong>ca il numero <strong>di</strong> oscillazioni che l'onda<br />

elettromagnetica compie in un secondo.<br />

L'unità <strong>di</strong> misura <strong>del</strong>la frequenza è l'Hertz (1 Hz equivale a una oscillazione al secondo).<br />

Sulla base <strong>del</strong>la frequenza viene effettuata una <strong>di</strong>stinzione tra:<br />

• esposizione elettromagnetica generata da campi a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz), nel quale<br />

rientrano i campi generati dagli elettrodotti, che emettono campi elettromagnetici a 50 Hz;<br />

• esposizione elettromagnetica generata da campi ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz) nel<br />

quale rientrano i campi generati dagli impianti ra<strong>di</strong>o-TV e <strong>di</strong> telefonia mobile.<br />

Più dettagliatamente, la correlazione tra frequenza e sorgente è riassunta nella Tab. 2.5.1.<br />

Tab. 2.5.1- Correlazione tra frequenza e sorgente<br />

FREQUENZA SORGENTE<br />

0 Hz Corrente continua<br />

50 – 400 Hz Corrente alternata<br />

30 kHz – 30 MHz Antenne ra<strong>di</strong>o<br />

30 MHz – 300 MHz Antenne ra<strong>di</strong>o MF e TV<br />

300 MHz – 3 GHz Telefonia mobile e TV<br />

3 GHz – 300 GHz Satelliti, Radar<br />

Questa <strong>di</strong>stinzione è necessaria in quanto le caratteristiche dei campi in prossimità <strong>del</strong>le sorgenti<br />

variano al variare <strong>del</strong>la frequenza <strong>di</strong> emissione, così come variano i meccanismi <strong>di</strong> interazione <strong>di</strong><br />

tali campi con i tessuti biologici e quin<strong>di</strong> le possibili conseguenze correlabili all'esposizione<br />

umana (effetti sulla salute).<br />

Relativamente alle sorgenti in bassa frequenza, sappiamo che l’intensità <strong>del</strong> campo elettrico<br />

aumenta con l’aumento <strong>del</strong>la tensione <strong>del</strong>la linea elettrica.<br />

Le linee elettriche infatti, sono classificabili in funzione <strong>del</strong>la tensione <strong>di</strong> esercizio come:<br />

• linee ad altissima tensione (AAT, 380 kV), per il trasporto <strong>del</strong>l’energia elettrica su gran<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanze;<br />

• linee ad alta tensione (AT, 220 kV e 132 kV), per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>l’energia elettrica – le<br />

gran<strong>di</strong> utenze (industrie con elevati consumi) possono avere <strong>di</strong>rettamente la fornitura alla<br />

tensione <strong>di</strong> 132 kV;<br />

• linee a me<strong>di</strong>a tensione (MT, generalmente 15 kV), per la fornitura ad industrie, centri<br />

commerciali, gran<strong>di</strong> condomini ecc.;<br />

• linee a bassa tensione (BT, 220-380 V), per la fornitura alle piccole utenze, come le singole<br />

abitazioni.<br />

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