1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG
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Nel box qui <strong>di</strong> seguito viene riportato uno schema <strong>di</strong> sintesi <strong>del</strong> PTGP <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Roma.<br />
<strong>Stato</strong> <strong>di</strong> elaborazione <strong>del</strong> Piano<br />
- Schema <strong>di</strong> Piano concluso nel giugno 2002<br />
Normativa <strong>di</strong> riferimento<br />
- L. R. 38/99<br />
- L. 267/99<br />
- Testo Unico 265/00<br />
Obiettivi:<br />
- salvaguardare l’integrità e l’interazione egli ecosistemi, intesa come capacità <strong>di</strong><br />
mantenimento <strong>del</strong>le relazioni tra elementi naturali ed umani;<br />
- pervenire ad un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> efficienza <strong>del</strong>l’economia, intesa come costituzione <strong>di</strong><br />
regole <strong>di</strong> produzione e consumo che evitino la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> risorse non riproducibili;<br />
- realizzare azioni che garantiscano opportunità <strong>di</strong> vita per tutta la popolazione,<br />
comprese le generazioni future.<br />
Temi: Attraverso il PTGP la Provincia <strong>di</strong> Roma intende aprire la <strong>di</strong>scussione e la verifica<br />
<strong>di</strong> ammissibilità su temi <strong>di</strong> grande interesse collettivo quali:<br />
- localizzazione e rilocalizzazione dei sistemi produttivi e recupero dei valori socioeconomici;<br />
- reti ed infrastrutture <strong>di</strong> trasporto e verifica degli impatti ambientali e sociali;<br />
- controllo dei mutamenti degli standard <strong>di</strong> vita e <strong>del</strong>la capacità red<strong>di</strong>tuale dei luoghi<br />
come riferimento per la programmazione economico-finanziaria.<br />
Metodologia<br />
La metodologia ipotizza <strong>di</strong> trattare il piano territoriale come un progetto d’opera <strong>di</strong> cui,<br />
premettendo ad esso l’analisi ambientale, sia possibile stimarne l’impatto sull’ambiente,<br />
valutando il grado o la capacità <strong>del</strong> contesto territoriale <strong>di</strong> riporsi in equilibrio a seguito<br />
<strong>del</strong>l’intervento <strong>di</strong> Piano stesso.<br />
Piano Regolatore Generale (PRG)<br />
Il PRG vigente è stato adottato con <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong> Consiglio Comunale n. 92 <strong>del</strong> 28.5.1979 ed<br />
approvato con <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong>la Giunta Regionale n. 4719 <strong>del</strong> 17.07.1984 quale variante<br />
generale al PRG approvato con DPR <strong>del</strong> 18 marzo 1963.<br />
Il Piano <strong>del</strong> 1979 nacque dall'idea <strong>di</strong> attribuire a Colleferro il ruolo naturale <strong>di</strong> "cerniera" tra i<br />
Comuni <strong>del</strong>l'area romana e quelli contermini dei Monti Lepini.<br />
A livello urbano il Piano ha cercato <strong>di</strong> <strong>del</strong>ineare un assetto articolato in tre grossi ambiti:<br />
1) Zona Nord<br />
2) Colleferro Centro a cui è agganciata una modesta espansione a Sud<br />
3) Quarto Chilometro<br />
Zona Nord: il Piano prevedeva la creazione <strong>di</strong> una nuova zona industriale in accoglimento<br />
<strong>del</strong>le in<strong>di</strong>cazioni <strong>del</strong>la programmazione regionale <strong>del</strong>l'epoca che aveva in<strong>di</strong>viduato, lungo la<br />
<strong>di</strong>rettrice <strong>del</strong>la Valle <strong>del</strong> Sacco, la localizzazione <strong>di</strong> tali attività.<br />
L'idoneità <strong>del</strong>la localizzazione era avvalorata, sotto il profilo <strong>del</strong>l'accessibilità, dalla<br />
prossimità <strong>del</strong> casello autostradale, nonché dalla presenza <strong>di</strong> altre infrastrutture viarie e<br />
ferroviarie <strong>di</strong> carattere regionale. Tali previsioni espansive si sono rivelate in gran parte<br />
infondate in quanto è entrato in crisi il mo<strong>del</strong>lo economico incentrato sulla grande industria, per<br />
cui si è assistito a una progressiva <strong>di</strong>smissione <strong>di</strong> aree occupate dalla stessa.<br />
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