1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG
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Il miglioramento (o il peggioramento) <strong>del</strong>la situazione ambientale si verifica nel tempo ed è solo<br />
tenendo sotto controllo quei parametri che sono in grado <strong>di</strong> fornire le giuste informazioni<br />
qualitative e quantitative (gli in<strong>di</strong>catori) che si potrà verificare se gli interventi <strong>di</strong> miglioramento<br />
hanno sortito l’effetto desiderato. Il Forum, in questo contesto, <strong>di</strong>venta un mezzo <strong>di</strong> lavoro aperto<br />
ed elastico, ma permanente che dovrà verificare <strong>di</strong> tanto in tanto i risultati ottenuti, adattare le<br />
proprie strategie alle esigenze che man mano si presentano e riprogrammare e riprogettare<br />
interventi sempre più efficaci.<br />
Il <strong>Rapporto</strong> <strong>sullo</strong> <strong>Stato</strong> <strong>del</strong>l’Ambiente<br />
Il principale obiettivo <strong>del</strong> <strong>Rapporto</strong> <strong>sullo</strong> <strong>Stato</strong> <strong>del</strong>l’Ambiente (RSA), quin<strong>di</strong>, è quello <strong>di</strong> fornire un<br />
adeguato sistema <strong>di</strong> informazione, accessibile e comprensibile.<br />
La redazione <strong>del</strong> <strong>Rapporto</strong> può e deve essere intesa come un’azione che si spinge oltre la raccolta e<br />
l’interpretazione dei dati, l’analisi <strong>del</strong>le criticità, l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le lacune conoscitive.<br />
Il <strong>Rapporto</strong> è un documento descrittivo <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le sue risorse e <strong>del</strong>le pressioni<br />
esercitate dalle trasformazioni indotte dalle attività umane.<br />
Esso viene costruito me<strong>di</strong>ante la selezione, definizione, identificazione e valutazione <strong>di</strong> opportuni<br />
in<strong>di</strong>catori ambientali, in<strong>di</strong>viduati e definiti a livello nazionale e internazionale, ritenuti<br />
rappresentativi <strong>del</strong>la realtà territoriale locale.<br />
Un importante risultato <strong>del</strong> <strong>Rapporto</strong> è quello <strong>di</strong> riunire insieme, secondo una logica finalizzata<br />
all’in<strong>di</strong>viduazione e superamento <strong>del</strong>le criticità ambientali, le informazioni esistenti sul territorio.<br />
Lo sforzo <strong>di</strong> raccolta dei dati e la loro restituzione grafica cerca, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> mettere in evidenza<br />
quali siano le informazioni ancora carenti o da acquisire al fine <strong>di</strong> rispondere sempre <strong>di</strong> più, nei<br />
Rapporti successivi, all’esigenza <strong>di</strong> mettere in relazione lo stato <strong>del</strong>l’ambiente e la qualità <strong>del</strong>la vita<br />
dei citta<strong>di</strong>ni con le pressioni che sono causa <strong>di</strong> problemi o <strong>di</strong> degrado.<br />
Il <strong>Rapporto</strong> <strong>sullo</strong> <strong>Stato</strong> <strong>del</strong>l’Ambiente non pretende <strong>di</strong> avere carattere <strong>di</strong> completezza ed esaustività,<br />
ma ha il pregio <strong>di</strong> cominciare ad organizzare le informazioni esistenti, spesso sparse e scoor<strong>di</strong>nate,<br />
evidenziando cosa, in futuro, andrà monitorato o ricercato.<br />
Il <strong>Rapporto</strong> potrà costituire al tempo stesso uno strumento per la definizione <strong>di</strong> una politica<br />
ambientale (in quanto permetterà <strong>di</strong> valutare con maggiore coerenza gli effetti degli interventi sul<br />
territorio e i risultati <strong>del</strong>le azioni <strong>di</strong> governo) e un’occasione <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione e <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
a vasto raggio.<br />
Il grande sforzo per la redazione <strong>del</strong> Primo <strong>Rapporto</strong> consiste nell’in<strong>di</strong>viduare le fonti dei dati utili,<br />
spesso non riconosciute come tali dagli stessi interessati, e normalmente si riesce a <strong>di</strong>sporre solo <strong>di</strong><br />
dati raccolti da soggetti <strong>di</strong>versi per i più svariati motivi, con meto<strong>di</strong> spesso non comparabili. Né è<br />
pensabile organizzare campagne <strong>di</strong> raccolta dati specifiche per far partire il processo <strong>di</strong> Agenda 21<br />
locale.<br />
L’evidenziare le maggiori criticità e le priorità <strong>di</strong> intervento, pur in presenza <strong>di</strong> dati parziali,<br />
permette <strong>di</strong> fare <strong>del</strong>le scelte su cosa, in futuro vale la pena effettivamente <strong>di</strong> aggiornare, <strong>di</strong><br />
identificare quali sono le informazioni in<strong>di</strong>spensabili per le quali organizzare campagne <strong>di</strong> raccolta<br />
dati, <strong>di</strong> stabilire quali informazioni è più urgente aggiornare e così via.<br />
Tutto ciò può trarre un grande vantaggio dall’utilizzo <strong>di</strong> meto<strong>di</strong> logici <strong>di</strong> aggregazione e analisi dei<br />
dati che permettano <strong>di</strong> evidenziare le connessioni e le sinergie esistenti tra i dati stessi. In altre<br />
parole, per ogni argomento non serve mettere insieme tutto lo scibile umano, ma vanno raccolte le<br />
informazioni che possono avere <strong>del</strong>le relazioni <strong>di</strong>rette con gli obiettivi <strong>del</strong>l’Agenda 21 locale, cioè<br />
il miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’ambiente e <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita dei citta<strong>di</strong>ni. Talvolta, però, ci<br />
si deve accontentare <strong>di</strong> “ciò che si trova”, anche se le informazioni non riescono ad essere<br />
complete. Purtroppo in Italia non esistono standard seguiti da tutti per la raccolta e la gestione dei<br />
dati ambientali. Organismi <strong>di</strong>versi raccolgono informazioni sugli stessi temi aggregandoli secondo<br />
logiche <strong>di</strong>fferenti o riferendoli a scale temporali e spaziali non comparabili. In attesa che vengano<br />
definiti criteri comuni per la gestione dei dati e la consultabilità da parte <strong>del</strong> pubblico si cerca <strong>di</strong><br />
trarre il meglio dai dati che si riesce a raccogliere.<br />
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