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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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3.1.2 Cultura<br />

L’offerta culturale <strong>di</strong> Colleferro si concretizza nella <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> musei, biblioteche, teatri e<br />

cinema.<br />

Musei<br />

Nel 1986 è stato istituito l’Antiquarium Comunale <strong>di</strong> Colleferro con il patrocinio <strong>del</strong>la società<br />

Bombrini Paro<strong>di</strong> Delfino e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica <strong>del</strong> Lazio.<br />

L’Antiquarium costituisce una raccolta museale <strong>di</strong> documenti e testimonianze riferibili all’Alta<br />

Valle <strong>del</strong> Sacco ed è il risultato <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> ricerca, documentazione e conservazione che ha<br />

visto coinvolti per più <strong>di</strong> vent’anni il volontariato (Gruppo Archeologico Toleriense) e gli<br />

organismi preposti alla tutela dei beni culturali (Soprintendenza Archeologica <strong>del</strong> Lazio).<br />

L’Antiquarium rappresenta un importante punto <strong>di</strong> riferimento per il territorio, sia in termini <strong>di</strong><br />

salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> patrimonio archeologico che in termini culturali. Il tragitto museale è articolato<br />

in più sezioni, con reperti che vanno dal paleolitico al me<strong>di</strong>oevo. Lungo il percorso sono presenti<br />

quaranta pannelli esplicativi, alcuni plastici, un percorso per i non vedenti e degli accessi<br />

agevolati per i <strong>di</strong>sabili.<br />

Al museo, inoltre, sono annessi:<br />

− una biblioteca specialistica <strong>di</strong> archeologia, arte e storia, fornita <strong>di</strong> 1.055 pubblicazioni, 1.027<br />

riviste e perio<strong>di</strong>ci, 127 videocassette e 34 cd rom;<br />

− un laboratorio fotografico;<br />

− un laboratorio per i primi interventi <strong>di</strong> restauro;<br />

− un laboratorio de<strong>di</strong>cato ai corsi <strong>di</strong> aggiornamento per gli insegnanti.<br />

Il Museo Marconiano è oggetto <strong>di</strong> visite da parte <strong>di</strong> ogni tipo <strong>di</strong> utenza, dagli amatori agli<br />

studenti <strong>del</strong>le scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado: dal 2004 il numero complessivo <strong>di</strong> visitatori ha<br />

raggiunto le 1.500 presenze. La gestione <strong>del</strong>lo stesso permette già oggi una buona fruibilità <strong>del</strong>la<br />

struttura da parte <strong>del</strong> pubblico, ma l’Amministrazione Comunale intende migliorarla inserendo il<br />

Museo Marconiano nel concetto più ampio <strong>di</strong> polo museale, cioè <strong>di</strong> uno strumento <strong>di</strong> educazione<br />

permanente.<br />

Dal 2002 ha preso il via l’iniziativa “C’era una volta il museo”, che consiste in visite <strong>di</strong>dattiche<br />

per bambini da effettuarsi una domenica al mese.<br />

Le presenze registrate a partire dal 2001 in<strong>di</strong>cano che il numero dei visitatori è stato pari a 4.602<br />

unità, <strong>del</strong>le quali ben 3.801 rappresentate da ragazzi <strong>del</strong>le scuole; nel corso <strong>del</strong> solo 2005 si sono<br />

contati 874 visitatori, composti da 736 studenti e 138 adulti.<br />

Nel <strong>di</strong>cembre 2004, presso il palazzo espositivo <strong>di</strong> via degli Esplosivi, è stata inaugurata la<br />

mostra permanente sulla storia <strong>del</strong>le comunicazioni. Gran parte dei rari cimeli, degli apparati e<br />

dei documenti esposti provengono dalla Collezione Cremona 8 e sono de<strong>di</strong>cati a Guglielmo<br />

Marconi, che con le sue scoperte ha lasciato un segno profondo nella storia.<br />

L’esposizione è sud<strong>di</strong>visa in tre sezioni:<br />

1. una serie <strong>di</strong> gigantografie sulla vita e le opere <strong>di</strong> Marconi;<br />

8 La “Collezione Cremona”, <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong> Gen. Francesco Cremona, rende omaggio all’opera <strong>di</strong> Guglielmo<br />

Marconi. Di rilevante valore scientifico e culturale, la Collezione nasce nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra con una prima<br />

raccolta <strong>di</strong> residuati bellici ed è composta da cimeli ed apparecchiature storiche per telecomunicazioni civili e<br />

militari. Oggi la Collezione, articolata in 20 sezioni tematiche, consta <strong>di</strong> 1.200 strumenti e cimeli <strong>di</strong> varie<br />

nazionalità, molti dei quali rari o ad<strong>di</strong>rittura esemplari unici, come ad esempio la famosa macchina “Enigma”,<br />

utilizzata per la criptazione dei messaggi che i tedeschi utilizzarono durante la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale per<br />

comunicare tra <strong>di</strong> loro in co<strong>di</strong>ce.<br />

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