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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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Tab. 1.4.1 – Classificazione <strong>del</strong>le aree a rischio idrogeologico<br />

A1 aree <strong>di</strong> moderata attenzione<br />

A2 aree <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a attenzione<br />

A3 aree <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o - alta attenzione<br />

A4 aree <strong>di</strong> alta attenzione<br />

Apa aree <strong>di</strong> attenzione potenzialmente alta<br />

Apb aree <strong>di</strong> attenzione potenzialmente bassa<br />

C1 aree <strong>di</strong> possibile ampliamento dei fenomeni franosi<br />

C2 aree <strong>di</strong> versante nelle quali non è stato riconosciuto un livello <strong>di</strong> rischio o <strong>di</strong><br />

attenzione significativo<br />

R1 aree a rischio idrogeologico moderato<br />

R2 aree a rischio idrogeologico me<strong>di</strong>o<br />

R3 aree a rischio idrogeologico elevato<br />

R4 aree a rischio idrogeologico molto elevato<br />

Rpa aree a rischio idrogeologico potenzialmente alto<br />

Rpb aree a rischio idrogeologico potenzialmente basso<br />

al aree inondabili da fenomeni <strong>di</strong> sovralluvionamento<br />

Fonte – Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico <strong>del</strong>l’Autorità <strong>di</strong> Bacino Liri_Garigliano e Volturno<br />

La carta degli Scenari <strong>di</strong> rischio <strong>di</strong> frana allegata al Progetto <strong>di</strong> Piano Stralcio mostra come il<br />

territorio <strong>di</strong> Colleferro sia compreso principalmente all’interno <strong>del</strong>la zona C1, vale a <strong>di</strong>re in<br />

un’area <strong>di</strong> possibile ampliamento dei fenomeni franosi <strong>di</strong> primo <strong>di</strong>stacco, all’interno <strong>del</strong> quale è<br />

possibile rinvenire ambiti nei quali si riconoscono limitate aree a rischio moderato (R2) o <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>a/moderata attenzione (A2/A1).<br />

Il Piano Territoriale Regionale Generale (PTRG)<br />

La Regione Lazio ha adottato con <strong>del</strong>iberazione <strong>del</strong>la Giunta Regionale n.2581 <strong>del</strong> 2000 il Piano<br />

Territoriale Regionale Generale (PTRG).<br />

Le finalità <strong>del</strong> Piano sono in<strong>di</strong>viduate dalla L. 431 <strong>del</strong> 1985 e dalla L. R. 46 <strong>del</strong> 1977:<br />

• per la prima “le <strong>di</strong>sposizioni…per la tutela <strong>del</strong>le zone <strong>di</strong> particolare interesse<br />

ambientale…costituiscono norme fondamentali <strong>di</strong> riforma economico-sociale <strong>del</strong>la<br />

Repubblica”;<br />

• per la seconda “nell’ambito <strong>del</strong>la politica <strong>di</strong>retta al miglioramento <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita<br />

<strong>del</strong>le comunità locali interessate….l’istituzione <strong>di</strong> parchi e riserve” è finalizzata alla<br />

conservazione <strong>del</strong>le risorse naturali, alla <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> paesaggio e <strong>del</strong>l’ambiente e concorre alla<br />

corretta fruizione <strong>del</strong> territorio per scopi sociali, ricreativi, scientifici e culturali.<br />

La finalità dei provve<strong>di</strong>menti citati è duplice: tutela e valorizzazione, sviluppo economico e<br />

fruizione sociale.<br />

In Tab. 1.4.2 è riportato un quadro sintetico degli obiettivi e <strong>del</strong>le azioni <strong>del</strong> PTRG.<br />

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