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1° Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Comune di ... - PUCG

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Fasi <strong>di</strong> lavorazione <strong>del</strong> Cdr in un termovalorizzatore<br />

Ingresso <strong>del</strong> Cdr nell’impianto (1)<br />

Il Cdr conferito all'impianto viene scaricato in una vasca dalla quale un sistema <strong>di</strong> aspirazione impe<strong>di</strong>sce l'uscita <strong>di</strong><br />

cattivi odori. Il Cdr viene quin<strong>di</strong> depositato da una gru sul forno a griglia mobile, dove inizia la combustione.<br />

Combustione <strong>del</strong> Cdr (2)<br />

Il Cdr viene rivoltato in continuazione sulla griglia in movimento, mentre una corrente d'aria forzata tiene viva la<br />

combustione.<br />

Estrazione <strong>del</strong>le scorie (3)<br />

Le sostanze più pesanti che "resistono" alla combustione (ad esempio i minerali come il ferro e l'acciaio), cadono in<br />

una vasca piena <strong>di</strong> acqua, posta al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong>la griglia. Una volta raffreddate, vengono estratte ed inviate in<br />

<strong>di</strong>scariche normali.<br />

Produzione <strong>di</strong> vapore (4)<br />

I fumi cal<strong>di</strong> generati dalla combustione portano in ebollizione una caldaia che produce vapore.<br />

Energia (5)<br />

Il vapore prodotto nella caldaia viene trasformato in energia elettrica, per mezzo <strong>di</strong> una turbina, e quin<strong>di</strong> immessa<br />

nella rete elettrica nazionale.<br />

Trattamento dei fumi (6)<br />

I fumi, dopo aver ceduto parte <strong>del</strong> proprio calore per la generazione <strong>del</strong> vapore, vengono convogliati in un sistema <strong>di</strong><br />

trattamento a più sta<strong>di</strong> che sottrae loro le ceneri volanti e riduce le altre sostanze in esse contenute.<br />

Inertizzazzione (7)<br />

Le ceneri volanti prodotte dalla combustione vengono inviate all'inertizzatore che, mescolandole a cemento ed<br />

acqua, ne mo<strong>di</strong>fica la composizione chimica. Le ceneri vengono cosi trasformate in materiale solido inerte,<br />

trasportato nelle normali <strong>di</strong>scariche.<br />

Controllo <strong>del</strong>le emissioni (S1)<br />

L'impianto non ha emissioni liquide <strong>di</strong> processo. Le principali emissioni gassose sono costantemente controllate e<br />

regolate automaticamente. Eventuali scostamenti dai valori consentiti sono imme<strong>di</strong>atamente segnalati da allarmi che<br />

portano alla fermata parziale o totale <strong>del</strong>l'impianto.<br />

Riduzione <strong>del</strong>le sostanze inquinanti (S2)<br />

Le sostanze inquinanti vengono ridotte già in fase <strong>di</strong> combustione, con l'ausilio <strong>di</strong> un sistema computerizzato:<br />

me<strong>di</strong>ante il controllo <strong>di</strong> temperatura e aria <strong>di</strong> combustione, si contiene la formazione <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> carbonio e altri<br />

incombusti ed immettendo una sostanza chimica (urea) si abbatte il livello degli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto. L'abbattimento<br />

finale avviene nel sistema <strong>di</strong> trattamento dei fumi che, eliminando ulteriormente le sostanze pericolose ancora in<br />

esso presenti, permette <strong>di</strong> immettere nell'atmosfera, attraverso il camino, fumi nei quali gli inquinanti sono ridotti al<br />

minimo, con valori ampiamente al <strong>di</strong> sotto dei limiti <strong>del</strong>la legge.<br />

Fonte – www.consorsiogaia.it<br />

La prima linea <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> termovalorizzazione è operativa dal gennaio 2003, mentre la<br />

seconda linea è attiva dal giugno 2003. Sempre nello stesso anno le due linee <strong>del</strong>l’impianto sono<br />

state interessate da un flusso <strong>di</strong> Cdr pari a poco più <strong>di</strong> 100.000 t, con circa 20.000 t <strong>di</strong> inerti<br />

prodotti.<br />

Nel complesso, sono stati prodotti quasi 100.000 MWh <strong>di</strong> energia elettrica, dei quali circa il 10%<br />

è stato utilizzato per esigenze interne all’impianto. Nelle Tab. 2.9.4 e 2.9.5 si riportano i dati<br />

tecnici (valori me<strong>di</strong>) <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> termovalorizzazione <strong>di</strong> Colleferro e le quantità <strong>di</strong> Cdr<br />

smaltite, inerti prodotti ed energia elettrica recuperata.<br />

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