31.05.2013 Views

Journal of Italian Translation - Brooklyn College - Academic Home ...

Journal of Italian Translation - Brooklyn College - Academic Home ...

Journal of Italian Translation - Brooklyn College - Academic Home ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

14<br />

<strong>Journal</strong> <strong>of</strong> <strong>Italian</strong> <strong>Translation</strong><br />

di uno sforzo impari che tuttavia non rendeva merito all’originale.<br />

A volte poteva addirittura superarlo, ma diventava altro, se non<br />

parodia.<br />

Cicerone poi fece il resto e addirittura abbozzò una storia<br />

aurorale teorica della traduzione nel De optimo genere oratorum<br />

sostenendo di non aver tradotto dal greco ut interpres, come<br />

interpretare, ma ut orator, quale oratore, non rispettando dunque<br />

il senso letterale, ma appena il modo, lo stile e i concetti dell’autore<br />

“tradotto”.<br />

Del resto Mounin l’ha dichiarato con dati di fatto, l’esperienza<br />

personale è incomunicabile, com’egli si esprime, “nella sua unicità”.<br />

Già utilizzare prima un aggettivo e poi un sostantivo o viceversa<br />

dà la misura di un impatto non comparabile. Resta possibile la<br />

comunicazione tout court, ma è evidente che si tratterà di messaggi<br />

concreti, elementari, trasparenti che non coinvolgono la sfera<br />

emotiva e misteriosa dell’essere umano, la psicologia del pr<strong>of</strong>ondo.<br />

Comunque il problema diventa complicato e fuori dalla portata<br />

di qualsiasi teorizzazione quando si tratta di tradurre testi poetici,<br />

o narrativa di forte tempra simbolica o espressionista. Si può dire<br />

che non vi sia studioso di estetica che non abbia detto la sua in<br />

proposito, ma forse non è il caso di ripercorrere le varie teorie del<br />

passato che si infittirono durante l’Umanesimo e il Rinascimento e<br />

piuttosto partire da ciò che, per esempio,affermò Benedetto Croce.<br />

Nell’Estetica egli ribadisce con intransigenza l’intraducibilità della<br />

poesia: “corollario di ciò (‘i singoli fatti espressivi sono altrettanti<br />

individui’) è l’impossibilità delle traduzioni, in quanto abbiano la<br />

pretesa di compiere un travasamento di un’espressione in un’altra,<br />

come di un liquido da un vaso in un altro di diversa forma. Si può<br />

elaborare logicamente ciò che prima era stato elaborato in forma<br />

estetica, ma non ridurre ciò che prima era stato elaborato in forma<br />

estetica ad altra forma anche estetica. Ogni traduzione infatti, o<br />

sminuisce e guasta, ovvero crea una nuova espressione, rimettendo<br />

la prima nel crogiuolo e mescolandola con le impressioni personali<br />

di colui che si chiama traduttore. Nel primo caso l’espressione resta<br />

sempre una, quella dell’originale, essendo l’una più o meno<br />

deficiente, cioè non propriamente espressione, nell’altro saranno,<br />

sì, due, ma di due contenuti diversi. ‘Brutte fedeli o belle infedeli’;<br />

questo detto proverbiale coglie bene il dilemma, che ogni traduttore<br />

si trova innanzi”.<br />

In seguito Croce torna su questi concetti irrigidendoli e in La<br />

Poesia scriverà: “L’impossibilità della traduzione è la realtà stessa

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!