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Di Sabato-Siani/longhi 97<br />

variegato e perfino bizzarro. Prima di essere avvocato e politico, fu<br />

pugile, commerciante di calze da donna, marinaio nella Marina<br />

Mercantile americana; e in seguito, appunto, autore di libri e di lavori<br />

teatrali. Durante la seconda guerra mondiale si arruolò in marina,<br />

quasi costretto dai suoi amici Cisco Huston e Woody Guthrie, con i<br />

quali cantava e suonava la chitarra per intrattenere le truppe<br />

destinate al fronte europeo. Racconterà la sua esperienza di guerra<br />

e l’amicizia con i due cantanti folk molti anni dopo, nella sua unica<br />

opera narrativa, una memoria autobiografica intitolata Woody,<br />

Cisco,& Me. 1<br />

Finita la guerra, Jim riprese la sua attività di avvocato e divenne<br />

portavoce dei portuali di <strong>Brooklyn</strong>. Il compito che si era assunto<br />

richiedeva coraggio, di fronte alle intimidazioni mafiose. Longhi<br />

confidava nel fatto di essere persona nota; nessuno si sarebbe spinto<br />

fino ad attentare alla sua vita, come invece avvenne anni prima al<br />

suo amico Peter Panto, un portuale di origine italiana che, fattosi<br />

portavoce dei suoi compagni, nel luglio del 1939 fu rapito e mai più<br />

ritrovato.<br />

Longhi chiese l’appoggio finanziario di Arthur Miller per<br />

risanare dal gangsterismo l’ambiente del porto. Miller si lasciò<br />

coinvolgere. Ne nacque l’idea di un film. Longhi raccontò a Miller<br />

la storia che aveva in mente; insieme a Elia Kazan scrissero un<br />

copione, intitolato The Hook, che secondo Longhi “era la celebrazione<br />

del coraggio dei portuali”; ma Hollywood non lo accettò; laggiù<br />

volevano un film anti-comunista; il film che aveva in mente – dice<br />

Longhi – “non era comunista ma di idee liberali; tuttavia il fascismo<br />

americano di quei tempi era così forte che non permetteva nessuna<br />

critica ai dirigenti del paese”. 2 Lo stesso Miller, in un articolo apparso<br />

su The New Yorker, 3 conferma, dicendo che Harry Cohn, il capo della<br />

Columbia Pictures, gli chiese di trasformare in comunisti i gangster<br />

che opprimevano i portuali; Miller non accettò, e sia lui che Kazan<br />

abbandonarono il progetto, come il drammaturgo ricorda anche in<br />

un capitolo della propria autobiografia 4 . L’idea fu invece ripresa, e<br />

modificata, da Kazan e Budd Schulberg, che ne trassero il<br />

superpremiato On the Waterfont, o Fronte del porto, con Marlon<br />

Brando. L’episodio è confermato in un lungo saggio di Stephen<br />

Schwartz sulla rivista Film History. 5 Secondo Longhi, “tutto il film,<br />

per quanto ben fatto, è un tradimento della realtà” che lui e Miller<br />

avrebbero voluto rappresentare.<br />

Longhi, che non aveva mai scritto opere teatrali, adirato per il<br />

rifiuto di Hollywood, si mise a scrivere in proprio e fece di quella

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