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Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

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mancanza <strong>di</strong> copertura arborea e frequentemente anche <strong>di</strong> quella erbacea nel bacino imbrifero e<br />

lungo gli argini dei torrenti sono con<strong>di</strong>zioni del tutto naturali. Nel corso della compilazione della<br />

scheda, le quattro domande sono risultate fortemente penalizzanti nell’elaborazione del<br />

punteggio finale ed i tratti più a monte sono stati equiparati dall’in<strong>di</strong>ce ad aree urbanizzate. In<br />

particolare, le domande 3 e 4 hanno portato ad assegnare valori molto bassi ai tratti posti subito al<br />

<strong>di</strong> sotto del limite della vegetazione arborea, mentre le domande 1 e 2 sono risultate<br />

particolarmente penalizzanti per il tratto più elevato. La domanda 5, relativa alle con<strong>di</strong>zioni idriche<br />

dell’alveo, è risultata penalizzante nei confronti dei torrenti glaciali, sottoposti a naturali variazioni<br />

quoti<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> portata ma non nei confronti <strong>di</strong> corsi d’acqua ritrali, anche se posti a quote elevate.<br />

La domanda 6, relativa alla conformazione delle rive, <strong>di</strong>venta particolarmente punitiva per i tratti<br />

posti alle quote più elevate. Le domande 12 e 14, che si riferiscono alla componente vegetale ed<br />

animale presente nel fiume, non considerano la possibilità <strong>di</strong> associare una comunità poco<br />

strutturata e poco <strong>di</strong>versificata ad una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> elevata naturalità e <strong>di</strong> funzionalità, come in<br />

realtà è nei tratti criali non impattati.<br />

L’in<strong>di</strong>ce I.F.F. ha rilevato valori decrescenti <strong>di</strong> funzionalità con l’aumento dell’altitu<strong>di</strong>ne in entrambi<br />

i sistemi fluviali, passando da un II livello <strong>di</strong> funzionalità, nei tratti più a valle, ad un III‐IV livello <strong>di</strong><br />

funzionalità nei tratti a monte e quin<strong>di</strong> una tendenza generale alla <strong>di</strong>minuzione della qualità<br />

ambientale con la quota. Questa <strong>di</strong>minuzione è determinata, in assenza <strong>di</strong> impatti antropici, da<br />

una serie <strong>di</strong> fattori naturali quali la scomparsa della vegetazione arborea riparia, le variazioni <strong>di</strong><br />

portata indotte dall’attività dei ghiacciai, l’aumento dell’erosione e quin<strong>di</strong> la desertificazione delle<br />

rive e la <strong>di</strong>minuzione della bio<strong>di</strong>versità della comunità macrobentonica piuttosto che da fattori<br />

riconducibili ad attività antropica. L’uso dell’IF.F.F. ha presentato <strong>di</strong>fficoltà nella compilazione <strong>di</strong><br />

parte della scheda in quanto l’in<strong>di</strong>ce non considera la possibilità <strong>di</strong> non avere copertura arborea,<br />

fascia riparia, elevata erosione e comunità biologiche estremamente semplificate in con<strong>di</strong>zioni<br />

naturali.<br />

L’uso dell’in<strong>di</strong>ce I.B.E. in ambienti fluviali d’alta quota ha evidenziato limiti <strong>di</strong> applicazione in<br />

relazione al decrescere, in assenza <strong>di</strong> impatti antropici, dei valori <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità biologica con<br />

l’aumento sia dell’altitu<strong>di</strong>ne che del contributo glaciale dei corsi d’acqua.<br />

In generale si può considerare quale limite superiore <strong>di</strong> applicazione dei due in<strong>di</strong>ci la linea degli<br />

alberi. Variazioni <strong>di</strong> questo limite possono essere determinate dall’origine del corso d’acqua e/o<br />

dalla presenza <strong>di</strong> impatti antropici <strong>di</strong>retti e/o in<strong>di</strong>retti.<br />

L’impatto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ghe e <strong>di</strong> captazioni sulle comunità bentoniche <strong>di</strong> Val de la Mare<br />

Pur essendo l’energia idroelettrica l’unica fonte <strong>di</strong> energia rinnovabile ampiamente usata, la sua<br />

produzione implica gravi conseguenze sull’integrità ecologica e funzionale degli ecosistemi<br />

acquatici.<br />

Le centrali idroelettriche sottraggono spesso buona parte della portata <strong>di</strong> un corso d’acqua. Nei<br />

bacini artificiali l’acqua viene solitamente “stoccata” per un certo periodo, prima <strong>di</strong> venire<br />

turbinata e reimmessa nel corso d’acqua molto più a valle del punto <strong>di</strong> prelievo. Ciò comporta una<br />

generale <strong>di</strong>minuzione del volume dell’acqua che scorre attraverso i canali fluviali a valle degli<br />

sbarramenti. Questo causa una mo<strong>di</strong>ficazione della portata, del flusso <strong>di</strong> base e del substrato, che<br />

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