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Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

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sfuggire ad un predatore) si parla <strong>di</strong> drift comportamentale attivo. La frequenza <strong>di</strong> questi eventi è<br />

relativamente bassa e senza una perio<strong>di</strong>cità preve<strong>di</strong>bile. Per drift <strong>di</strong>stribuzionale si intende la<br />

migrazione volontaria verso valle <strong>di</strong> sta<strong>di</strong> giovanili che, dalle affollate zone <strong>di</strong> deposizione, tendono<br />

ad occupare nuovi territori. Generalmente interessa molti in<strong>di</strong>vidui ed ha una marcata perio<strong>di</strong>cità.<br />

Diverse specie tendono a spostarsi <strong>di</strong> notte per sfuggire alla predazione da parte <strong>di</strong> cacciatori a<br />

vista come i pesci. Infine, il drift costante è definito come dovuto al <strong>di</strong>slocamento casuale dal<br />

substrato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui in basso numero, e in qualunque periodo dell’anno. Nel corso della propria<br />

vita, ciascuno <strong>di</strong> questi organismi si ritrova quin<strong>di</strong> sempre più a valle del luogo dove è nato e non<br />

può tornare in<strong>di</strong>etro. Eppure dai tratti a monte continuano ad arrivare nuovi organismi. Come si<br />

risolve il problema? Per i non‐insetti (molluschi, crostacei anfipo<strong>di</strong> e gammari<strong>di</strong>, sanguisughe,<br />

vermi) la soluzione non c’è e quin<strong>di</strong> si limitano a vivere negli ambienti fluviali dove la corrente è<br />

meno forte e il fondo è coperto da vegetazione acquatica in mezzo alla quale possono muoversi<br />

anche controcorrente. Pochi riescono a risalire verso i più impetuosi torrenti montani e tra questi<br />

le piatte planarie, capaci <strong>di</strong> aderire tenacemente al substrato e risalire, oppure organismi così<br />

piccoli (crostacei arpacticoi<strong>di</strong>, oligocheti) da passare negli interstizi della falda e muoversi in<br />

questo ambiente protetto. La soluzione più efficace è senz’altro quella adottata dagli insetti, che<br />

vivono la lunga fase larvale <strong>di</strong>scendendo lentamente il fiume e come atto finale si trasformano in<br />

adulto alato che torna volando verso monte a deporre le uova e perpetuare il ciclo (è il cosiddetto<br />

“ciclo longitu<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> colonizzazione” degli insetti acquatici. Grazie a questo fenomeno infatti, i<br />

tratti <strong>di</strong> fiume che per qualche motivo vengono privati della fauna, sono prontamente ricolonizzati<br />

dal drift). Il fenomeno del drift ha molte e importanti implicazioni nell’ecologia <strong>di</strong> un corso d’acqua<br />

essendo responsabile della più opportuna <strong>di</strong>stribuzione degli organismi al fine <strong>di</strong> utilizzare in modo<br />

ottimale le risorse energetiche, <strong>di</strong> ricolonizzare in tempi brevi tratti per qualche motivo<br />

depauperati e <strong>di</strong> occupare habitat nuovi. Questa ri<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> organismi è severamente<br />

compromessa da tutte le interruzioni della continuità longitu<strong>di</strong>nale dei corsi d’acqua, sempre più<br />

frammentati dagli interventi umani, fino alle quote più elevate. Gli in<strong>di</strong>vidui che driftano nell’arco<br />

delle 24 ore possono essere molto numerosi, equivalenti all’intera popolazione zoobentonica<br />

presente nei 40 ‐ 150 m a monte. Il drift è stato stu<strong>di</strong>ato dalla Sezione <strong>di</strong> Zoologia degli<br />

Invertebrati e Idrobiologia del <strong>Museo</strong> delle <strong>Scienze</strong> nell’ambito <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi progetti sull’ecologia<br />

delle acque correnti d’alta quota in ambiente Alpino.<br />

I risultati ottenuti confermano il ruolo importantissimo del drift anche nel ciclo biologico <strong>di</strong> corsi<br />

d’acqua montani, soggetti a più interruzioni naturali della continuità longitu<strong>di</strong>nale, come ad<br />

esempio cascate, rapide, laghetti e pozze.<br />

Retini da drift.<br />

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