01.06.2013 Views

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4. LA COMPONENTE BIOTICA<br />

Le ricerche in campo biologico hanno riguardato le alghe (periphyton) e la fauna <strong>di</strong> ambienti<br />

bentonici (zoobenthos) e iporreici.<br />

Il periphyton era rappresentato quasi esclusivamente da <strong>di</strong>atomee (o bacillarioficee), alghe<br />

unicellulari microscopiche che vivono libere o aderenti al substrato in ambienti d’acqua dolce e<br />

salata. Alcune specie formano colonie nastriformi o a forma <strong>di</strong> ventaglio. Le <strong>di</strong>atomee<br />

costituiscono probabilmente la più grande classe <strong>di</strong> alghe, con quasi 20.000 specie attualmente<br />

note. Queste alghe, che al microscopio appaiono come delle piccole scatole rotonde o allungate,<br />

hanno la parete cellulare (detta frustolo) costituita da silice. Il frustolo è formato da due valve,<br />

l’epiteca (superiore) e l’ipoteca (inferiore), e l’epiteca si incastra perfettamente sull’ipoteca come<br />

un coperchio con la sua scatola. La componente silicea della parete cellulare delle <strong>di</strong>atomee è<br />

scarsamente attaccata dai processi degenerativi che agiscono sul resto della cellula; in questo<br />

modo le loro valve si accumulano sui fondali acquatici formando depositi detti <strong>di</strong> farina fossile (o<br />

<strong>di</strong>atomite).. Le <strong>di</strong>atomee fossili più antiche risalgono all’inizio del Cretaceo, 135 milioni <strong>di</strong> anni fa.<br />

Tra le <strong>di</strong>atomee si <strong>di</strong>stinguono due or<strong>di</strong>ni: Centrales e Pennales. Nelle prime, il frustolo presenta<br />

una simmetria ra<strong>di</strong>ale o concentrica, mentre la simmetria delle seconde è bilaterale con forma più<br />

allungata. La maggior parte delle Pennales è provvista <strong>di</strong> rafe: un organello che permette loro <strong>di</strong><br />

strisciare sul substrato con una velocità che può raggiungere i 20 µm al secondo (1µm = 1/1000<br />

mm). Circa il 90% delle <strong>di</strong>atomee d’acqua dolce appartiene a quest’or<strong>di</strong>ne. Le <strong>di</strong>mensioni variano<br />

da 1‐2 µm fino a 100 µm e anche all’interno <strong>di</strong> una stessa specie si possono verificare profonde<br />

<strong>di</strong>fferenze. Le più gran<strong>di</strong> sono alcune <strong>di</strong>atomee tropicali visibili ad<strong>di</strong>rittura ad occhio nudo. Le<br />

<strong>di</strong>atomee si riproducono sia per via asessuale che sessuale. Quella asessuale (più comune) avviene<br />

per scissione: da una cellula madre si formano per <strong>di</strong>visione mitotica due cellule figlie più piccole.<br />

La riproduzione sessuale è caratteristica della stagione fredda e avviene attraverso l’unione <strong>di</strong> due<br />

gameti, con conseguente formazione <strong>di</strong> uno zigote. Da questo si forma una spora (l’auxospora),<br />

che rappresenta la forma <strong>di</strong> resistenza a con<strong>di</strong>zioni ambientali avverse. La ricchezza in specie è<br />

influenzata anche da minime variazioni ambientali e costituisce quin<strong>di</strong> un eccellente strumento <strong>di</strong><br />

valutazione ecologica. Le <strong>di</strong>atomee vengono considerate preziosi in<strong>di</strong>catori ecologici in quanto<br />

rispondono <strong>di</strong>rettamente ed in modo molto sensibile a cambiamenti fisici, chimici, biologici quali la<br />

temperatura, la concentrazione dei nutrienti, il livello <strong>di</strong> aci<strong>di</strong>tà e la presenza <strong>di</strong> sostanze<br />

inquinanti. Le forme <strong>di</strong> resistenza permettono loro <strong>di</strong> colonizzare ambienti estremi, quali i torrenti<br />

d’alta quota, che possono gelare o andare in secca durante il lungo periodo invernale. Esiste una<br />

profonda <strong>di</strong>fferenza nella <strong>di</strong>stribuzione delle <strong>di</strong>atomee rispetto all’origine del corso d’acqua:<br />

tipicamente, nei torrenti non glaciali sono molto più abbondanti sia per numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui che<br />

per numero <strong>di</strong> specie mentre in quelli <strong>di</strong> origine glaciale possono essere ad<strong>di</strong>rittura assenti. Per la<br />

raccolta si è seguito il protocollo usato per l’analisi della clorofilla.<br />

Con il termine zoobenthos si identifica in maniera generale quella “categoria” <strong>di</strong> animali che, con<br />

varie modalità, vive legata al fondo degli ambienti acquatici. Questo raggruppamento ecologico,<br />

che solitamente rappresenta una componente importante della biocenosi fluviale, svolge un ruolo<br />

dominante ed esclusivo nei torrenti montani. Una prima “classificazione” degli organismi<br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!