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Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

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<strong>di</strong> ferro che non favoriscono la crescita del fitobenthos. NBAR1, invece, pur ospitando specie<br />

in<strong>di</strong>catrici <strong>di</strong> bassa alcalinità, mostra maggiore vicinanza con i popolamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee <strong>di</strong> NB3 bis.<br />

Infine NB1 bis e NB5 si segnalano per una <strong>di</strong>screta presenza <strong>di</strong> Diadesmis gallica var. perpusilla,<br />

specie caratteristica <strong>di</strong> ambienti soggetti a <strong>di</strong>sseccamento.<br />

Infine un’osservazione sul rapporto sforzo <strong>di</strong> preparazione/risultato ottenuto rispetto alla<br />

preparazione <strong>di</strong> campioni quantitativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee. La procedura quantitativa messa a punto, a<br />

fronte del risultato <strong>di</strong> dare un valore comunque sottostimato, ma interessante, relativo<br />

all’abbondanza assoluta <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee, richiede tempi lunghi <strong>di</strong> preparazione, con <strong>di</strong>versi passaggi<br />

nel proce<strong>di</strong>mento, che comportano, in conclusione, tempi più lunghi nella preparazione dei<br />

campioni rispetto a quelli necessari alla determinazione. In particolare per i corsi d’acqua ad<br />

alimentazione glaciale o mista con i campioni del 2002 o si è scelto <strong>di</strong> non preparare neppure<br />

quanto raccolto (nel 2001 non si è trovato praticamente nulla) o si è dovuto comunque ripiegare<br />

su determinazioni delle abbondanze qualitative, con campioni già preparati secondo il<br />

proce<strong>di</strong>mento quantitativo, e questo è avvenuto talvolta anche per campioni <strong>di</strong> origine non<br />

glaciale. Sembra quin<strong>di</strong> opportuno considerare la scelta <strong>di</strong> raccogliere campioni quantitativi solo<br />

quando si sia in presenza <strong>di</strong> abbondanze sufficienti. In alternativa occorre prima mettere a punto<br />

un metodo specifico <strong>di</strong> raccolta delle <strong>di</strong>atomee che possa ovviare alla bassa densità riscontrata.<br />

Nel caso della Val de la Mare sarebbe stato necessario un aumento della superficie spazzolata <strong>di</strong><br />

almeno 2/3 volte per agevolare le fasi <strong>di</strong> determinazione e conteggio, ma <strong>di</strong> fronte al maggiore<br />

tempo <strong>di</strong> campionamento necessario si sarebbero ottenuti solamente alcuni valori <strong>di</strong> abbondanza<br />

assoluta in più. Difficile <strong>di</strong>re se ne sarebbe valsa la pena. Occorre quin<strong>di</strong> una certa attenzione nel<br />

programmare e portare avanti questa particolare tipologia <strong>di</strong> campionamento valutando caso per<br />

caso obiettivi e caratteristiche degli ambienti indagati.<br />

Lo zoobenthos<br />

Di seguito vengono presentati i risultati relativi ai gruppi <strong>di</strong> invertebrati determinati a livello <strong>di</strong><br />

specie o superiore. L’elenco delle specie è riportato nell’Appen<strong>di</strong>ce 2. Sono stati determinati oltre<br />

180 taxa (specie o livello suoeriore), <strong>di</strong> cui 6 nuovi per la scienza.<br />

I Turbellari<br />

Appartengono a questo gruppo i tricla<strong>di</strong> (o planarie) meglio conosciuti come vermi piatti che<br />

comprendono sia specie francamente reofile che altre esclusive <strong>di</strong> laghi e stagni. e Il contributo<br />

percentuale fornito alla biocenosi dei corsi indagati è stato pari al 2% e ascrivibile<br />

fondamentalmente alla presenza <strong>di</strong> Crenobia alpina. Questo taxon appare frequente in torrenti<br />

montani, sorgenti ed a volte può essere presente nell’ambiente litorale <strong>di</strong> laghi montani, purché<br />

con acque fresche e ben ossigenate. Si tratta <strong>di</strong> una specie predatrice <strong>di</strong> altri piccoli invertebrati<br />

acquatici.<br />

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