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Progetto HIGHEST - Relazione Finale - Museo Tridentino di Scienze ...

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Nell’ambito alpino gli ambienti krenal rappresentano delle vere e proprie aree rifugio adatte allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> fauna e flora. La bio<strong>di</strong>versità dello zoobentos rheocrenale esibisce tipicamente valori<br />

interme<strong>di</strong> fra quelli del kryal e del rhitral, ma le con<strong>di</strong>zioni altamente stabili <strong>di</strong> questi corsi d’acqua<br />

permettono lo sviluppo <strong>di</strong> densità zoobentoniche molto superiori alle altre tipologie. In situazioni<br />

dove il rhithral si trova in con<strong>di</strong>zioni estreme la bio<strong>di</strong>versità del krenal può essere più alta. Negli<br />

ambienti crenali alpini in genere gli insetti sono il gruppo più abbondante mentre negli habitat<br />

crenali <strong>di</strong> basse quote predominano Crostacei anfipo<strong>di</strong> e isopo<strong>di</strong> e Molluschi. In parte questo può<br />

riflettere la prevalenza degli insetti nello zoobenthos <strong>di</strong> torrenti d’alta quota. Per certi pesci inoltre<br />

questi ambienti sono molto importanti come aree <strong>di</strong> riproduzione.<br />

Gli emissari <strong>di</strong> laghi alpini sono definiti come zone <strong>di</strong> transizione longitu<strong>di</strong>nale fra ambienti lentici<br />

e lotici. Normalmente in ambienti <strong>di</strong> bassa quota i laghi hanno un effetto tampone sulle variazioni<br />

<strong>di</strong> temperatura e portata degli emissari. Inoltre le acque in uscita sono arricchite con plancton, ciò<br />

favorisce l’instaurarsi <strong>di</strong> organismi filtratori in questi ambienti. I laghi alpini, pur essendo<br />

generalmente <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni, hanno comunque un’influenza sui loro emissari.<br />

Normalmente questi torrenti, a confronto con i “non‐emissari”, presentano temperature massime<br />

più elevate, valori <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> giorno annui più alti e variazioni <strong>di</strong> temperatura giornaliere minori. La<br />

maggior parte dei laghi alpini sono estremamente oligotrofici. Ciò implica che gli apporti <strong>di</strong><br />

sostanza organica agli emissari sono molto bassi e quin<strong>di</strong> non sono in grado <strong>di</strong> supportare<br />

consistenti comunità <strong>di</strong> filtratori. In base alla tipologia degli immissari <strong>di</strong> un lago, gli emissari<br />

possono essere classificati come sottoclassi <strong>di</strong> rhithral o kryal.<br />

Emissario del lago Nero, che <strong>di</strong>venta immissario del Bacino del Careser dopo un breve percorso. Nonostante<br />

la sua brevità, il piccolo corso d’acqua ospita una comunità zoobentonica abbondante e molto <strong>di</strong>versificata<br />

in relazione alla quota elevata (circa 2600 m s.l.m.).<br />

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